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Legno duro o tenero per l'arredamento di casa: guida alla scelta

I legni non sono tutti uguali, ognuno ha le sue caratteristiche: vediamo la differenza tra legni duri e teneri e come sono usati nell’arredamento, parola all’esperta

26-11-2024
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attiva dal 2007 nel settore della progettazione architettonica, si occupa di architettura residenziale, commerciale e direzionale, retail e art direction, con particolare attenzione al design di interni, seguendo un approccio attento alla ricerca del dettaglio, all’uso di materiali tradizionali e ...
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Quando si deve arredare casa una delle domande più frequenti è la seguente: meglio il legno duro o tenero? Sicuramente questo materiale ha un fascino senza tempo e si adatta a tanti utilizzi e stili di arredamento. Inoltre, è sostenibile, resistente e versatile; ormai è usato per i mobili ma anche infissi e la pavimentazione. La scelta deve essere frutto di un attento ragionamento.

Vediamo quindi la differenza tra legni duri e teneri nell’arredamento e come selezionare quello perfetto per le proprie esigenze.

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Differenza tra legno duro e tenero

legno duro o tenero per l'arredamento

Fonte foto: Shutterstock

Quando si parla di durezza del legno non si fa riferimento a quanto un legno è duro in senso stretto, ma piuttosto al tipo di albero da cui proviene e, di conseguenza, le sue caratteristiche come il grado di compattezza.

Il legno duro proviene da alberi chiamati latifoglie, termine che indica gli arbusti a foglia larga, ovvero aceri, faggi, ciliegi, querce. Questi impiegano tanto tempo a crescere e hanno una struttura cellulare più densa. È proprio questa densità a renderlo in linea generale più resistente duraturo.

Il legno dolce o tenero proviene da conifere, come pini, larici o abeti, che crescono più velocemente e quindi hanno una struttura cellulare meno densa. Proprio per questa sua conformazione, il legno risulta più tenero, quindi più leggero e semplice da lavorare da una parte, ma meno resistente dall’altra. Per esempio, si graffia più facilmente rispetto al precedente.

Come usare il legno duro nell’arredamento

arredamento in legno

Fonte foto: Shutterstock

Le due tipologie di legno vengono usate in modi differenti nell’arredamento. Generalmente il legno duro viene usato per realizzare mobili pregiati, destinati a durare per tanto tempo e quindi che richiedono materiale di alta qualità. Si parla, appunto, di armadi, grandi librerie, tavoli. Il legno di rovere, per esempio, è tra i più interessanti. È molto duro e resistente ed è caratterizzato da eleganti venature e una colorazione che può andare dal giallo al rosso, adattandosi così a differenti stili e contesti abitativi.

Il legno duro viene usato anche per le pavimentazioni, perché è molto resistente a graffi e urti. Infatti, il parquet in rovere è il migliore in termini estetici e di resistenza, così come quelli in ciliegio o teak.

Alcuni tipi di legno duro, come il frassino o il castagno, possono essere impiegati con successo nei rivestimenti, quindi per realizzare soffitti e pareti. Sono l’ideale per una casa dallo stile rustico, per uno chalet in montagna, per offrire un tocco di calore e intimità.

Infine, questo materiale è l’ideale per creare mobili che richiedono robustezza e stabilità, come letti, tavoli o armadi.

Come usare il legno tenero nell’arredamento

Il legno tenero è più versatile e facile da lavorare; perciò, si rivela molto utile per la realizzazione di arredi che non devono sopportare un carico pesante e che magari vogliono essere decorati o hanno forme più particolari. Si tratta, infatti, di un legno facile da modellare. Ma attenzione, perché è più esposto ai danni.

Può essere usato per le parti interne dei mobili, come i cassetti, le ante, i ripiani interni, i telai che magari non sono sottoposti a sguardi continui. Può essere usato con successo nelle seconde case, dove i componenti d’arredo vengono usati come meno frequenza e dove magari si vogliono inserire mobili più economici rispetto a quelli della casa di residenza. Il legno tenero può essere usato per pannelli decorativi, divisori e pareti mobili, grazie alla sua leggerezza e facilità di lavorazione.

Questa tipologia di legno si adatta molto bene anche allo stile scandinavo, dove sono molto diffusi i legni di abete e pino. Questo stile accoglie mobili leggeri, con finiture chiare, perfetto per chi ama cambiare la disposizione degli arredi, perché i diversi complementi sono più leggeri rispetto a quelli in legno duro.

Tipi di legno in base all’albero

Ti è mai capitato di guardare una tipologia di legno e innamorarti all’istante ma non sapere se si tratta di un tipo di legno duro o tenero? Cerchiamo di dipanare i dubbi.

Le tipologie più comuni di legno dolce sono:

  • Legno di pino: economico e leggero, è chiamato anche legno bianco (insieme a quello di betulla) a causa del suo colore molto chiaro con venature visibili. Usato nello stile scandinavo, ma anche in quello country e rustico, purtroppo è soggetto a graffi e risulta delicato.
  • Legno di abete: ne esistono vari tipi con colorazioni differenti, il più comune è quello chiaro tendente al bianco con poche venature. È plastico e versabile, oltre a garantire un buon isolamento termico e acustico. Può essere usato per parti interne dei mobili.
  • Legno di cipresso: resiste alla decomposizione, e tra i legni dolci è tra i più resistenti. È perfetto per l’arredamento outdoor poiché resiste all’umidità.

Vediamo alcune tipologie diffuse di legni duri:

  • Legno di mogano: è tra quelli più amati per la sua estetica regale, nonché costoso. Col tempo il colore diventa più intenso e scuro. Viene normalmente scelto per la produzione di arredi di qualità e pregio oltre alla produzione dei profili di porte e finestre.
  • Legno di noce: riconoscibile per la sua grana ondulata o dritta e la colorazione intensa, è tra i più pregiati e costosi. Viene usato in tanti modi, particolarmente indicato per produrre vetrine, testiere, tavoli da pranzo e mobili da “esposizione”.
  • Legno di acero: è resistente alle spaccature e molto robusto ed è molto semplice da pulire. Per queste qualità è indicato per gli arredi della cucina e se viene trattato adeguatamente conserva il suo aspetto per anni.
  • Legno di ciliegio: riconoscibile per il suo colore e le sue venature, questo tipo di legno è flessibile, perciò, viene ampiamente usato per arredi curvi. È molto resistente e se essiccato assume una colorazione rossastra. Viene usato per la produzione di tavoli di design o sedie intagliate. Viene usati ampiamente per i mobili da interno ma anche per le pavimentazioni.

Le tipologie di legno sono davvero tante e ognuna ha le sue peculiarità: se si sta arredando casa è cruciale affidarsi a un esperto del settore che consiglierà il miglior materiale per risaltare gli interni e soddisfare le proprie esigenze.

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