Come eliminare i tarli del legno
Chi ha in casa oggetti in legno prima o poi si troverà a fare i conti con i tarli del legno. Ecco come riconoscere ed eliminare questi sgraditi ospiti
Marco Croci
Disinfestatore
Quando si parla di tarli del legno e ci si chiede come riconoscere le loro tracce, bisogna sapere innanzitutto che esistono varie tipologie di tarli, anche se si accumunano all’interno di una stessa denominazione.
Quando si parla di tarli del legno e ci si chiede come riconoscere le loro tracce, bisogna sapere innanzitutto che esistono varie tipologie di tarli, anche se si accumunano all’interno di una stessa denominazione.
Questi insetti xilofagi agiscono sul legno creando una rete di cunicoli e degradandone le parti interne. Se si tratta di mobili e complementi di arredo il problema è di natura estetica, ma se i tarli colpiscono le travi del tetto la loro presenza può diventare a dir poco pericolosa.
Benché presenti in diverse specie, nel nostro paese quando si parla di tarli del legno si fa riferimento ai coleotteri. I tarli del legno quindi volano, ma rimangono di solito vicino al terreno e si nutrono rodendo il legno, dove crescono e si riproducono.
In natura questi animaletti hanno di deteriorare i tronchi di alberi a terra nei boschi, ma se arrivano in casa possono fare grossi danni, diventando sgraditi ospiti da eliminare. Vediamo tutto quello che bisogna sapere sui tarli, come riconoscerli e in che modo eliminarli.
- Tarlo del legno: come riconoscerlo?
- Tarli del legno: consigli su come eliminarli
- I rimedi naturali contro i tarli del legno
Tarlo del legno: come riconoscerlo?
Per capire come riconoscere i buchi dei tarli bisogna comprendere i segnali della presenza di questi insetti. In particolare, esistono quattro aspetti che indicano la presenza di questi coleotteri, ognuno dei quali corrisponde a una fase di sviluppo dei tarli.
- Rosume: con questo termine si indicano i mucchi di polvere di legno finissima che si trova intorno ai fori di sfarfallamento. Questa polvere è prodotta dal tarlo mentre scava il legno e viene buttata fuori quando si sta riproducendo, quindi la segatura è un segnale della possibile infestazione che sta per cominciare.
- Forellini: sono segni evidenti della presenza degli insetti e rappresentano le terminazioni delle gallerie all’interno del legno. Queste strutture sono realizzate dalle larve internamente e sono portate all’esterno allo scopo di permettere lo sfarfallamento dell’insetto, il quale ha bisogno di uscire per riprodursi e fare nuove uova. Si tratta di micro gallerie che vengono realizzate dalle larve nel legno, dove poi il tarlo cresce e diventa adulto per essere pronto a ripetere il ciclo.
- Rosicchiamento: è un rumore acustico che se si avverte spesso nei mobili di legno, dove è possibile che ci siano le larve in piena attività nello scavo del legno. Attenzione però perché non tutti i tarli producono rumore quando mordicchiano il legno. Saranno solo i Cerambicidi (suono di rosicchiamento durante lo scavo), i Grandi Anobidi, meglio conosciuti come “Orologi della Morte”, che producono un suono simile al ticchettio.
- Ritrovamento di tarli: finito il ciclo di vita gli esemplari adulti muoiono nei pressi del legno che li ha nutriti per tutto il tempo, mentre le loro carcasse si possono ritrovare divelte a terra. A quel punto è chiaro che le travi o i mobili sono già piuttosto danneggiati internamente, perciò è probabile che ci siano già nuove uova e altre generazioni all’opera.
Va da sé che eliminare i corpi morti dei tarli adulti non è una soluzione duratura al problema. La situazione dovrebbe essere affrontata a monte, andando a eliminare uova e tarli con metodi professionali e personale specializzato.
Tarli del legno: consigli su come eliminarli
Come sono fatti i tarli del legno? Sono dei piccoli coleotteri allungati con le ali, che si sviluppano a partire da larve che crescono e si nutrono all’interno del legno, fuoriuscendo per riprodursi e in punto di morte. I tarli del legno volano a bassa altezza da terra andando a rovinare pavimenti, mobili e suppellettili in legno. La loro presenza spesso è conclamata, ma sono difficili da avvistare in prima persona.
Osservare i tarli del legno e riconoscere la presenza degli stessi è il primo passo per eliminarli. Una volta presa coscienza del problema è possibile realizzare uno dei vari trattamenti antitarlo (anche il sapone di Aleppo funziona bene in questi casi), interventi che hanno lo scopo di eliminare i tarli, le larve e prevenire le infestazioni. Per la salvaguardia del legno si possono usare mezzi chimici (insetticidi), fisici (tecnologia a microonde) o meccanici.
In queste circostanze bisogna ricordarsi di non confondere i tarli con le tarme, evitando di andare al supermercato e acquistare prodotti come, ad esempio, la naftalina. L’unica soluzione possibile a un infestazione di tarli è un trattamento antitarlo radicale, ovvero un intervento che spezza il ciclo biologico dell’infestazione e lo interrompe bruscamente. Spesso, infatti, quando si utilizzano i rimedi fai da te si tende ad operare sui tarli in maniera localizzata.
Ad esempio, quando si tratta contro i tarli una sedia in legno, potrebbe essere presente anche una credenza lì vicino che però non sembra presentare problemi di tarlatura. Va da sé, dunque, che trattare solo l’area che ha manifestato la presenza di tarli è insufficiente, in quanto potrebbero verificarsi delle recidive. Se sai di avere molti oggetti in legno in casa, di cui alcuni sono pieni di tarli, significa che è giunto il momento di contattare un professionista.
I rimedi naturali contro i tarli del legno
Dopo aver riconosciuto i tarli del legno in casa è possibile eliminarli anche con dei rimedi naturali, un’alternativa meno efficace rispetto ai prodotti chimi ma comunque utile per contrastare in modo meno invasivo questi insetti. Ad esempio, un rimedio casalingo è la lavanda, in grado di svolgere un’azione preventiva in quanto il suo odore risulta particolarmente sgradevole ai tarli che tendono ad allontanarsi.
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