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Guida al Bonus Facciate 2022: cosa è cambiato

Il Bonus Facciate 2022 consente di risparmiare sul rifacimento della facciata: rispetto all'anno scorso ci sono alcune novità. Ecco quali sono e come richiedere il Bonus

12-01-2022
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Il Bonus Facciate 2022 è stato inserito nella nuova Legge di Bilancio. L’agevolazione è tra le più richieste dagli italiani, perchè consente di risparmiare sul restauro e il recupero delle facciate degli edifici. Rispetto all’anno precedente, la manovra finanziaria ha introdotto diverse novità: dalla riduzione dell’aliquota all’aumento del bacino dei potenziali beneficiari. Ecco le regole del Bonus Facciate 2022.

Bonus Facciate 2022: due importanti novità

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Le principali novità riguardanti il Bonus Facciate sono due:

Quindi, se il risparmio è sicuramente minore, d’altro canto il Bonus amplia il bacino di opportunità e potrà essere richiesto da più contribuenti. Infatti, non è più obbligatorio eseguire i lavori su l’intera facciata. Inoltre, anche le parti interne possono beneficiare dell’agevolazione, anche se con alcune restrizioni. Basta che la superficie sia visibile dal suolo pubblico.

Bonus Facciate 2022: interventi ammessi

Sono ammessi all’agevolazione tutti i lavori mirati al restauro e recupero della facciata di qualsiasi edificio esistente, inclusi gli immobili strumentali. Proprio come gli anni scorsi, saranno ammessi al beneficio i lavori effettuati su immobili situati in zona A e B o zone assimilabili secondo quanto prescritto dal Decreto Ministeriale n. 1444/1968 e tenendo conto anche delle normative regionali.

Gli interventi ammessi si possono eseguire sulle strutture opache della facciata, ma anche sui balconi, le terrazze e gli ornamenti. Oltre ai lavori di ristrutturazione, è ammessa al beneficio anche la semplice pulitura o tinteggiatura a patto che la superficie sia visibile dalla strada o altra zona pubblica, tra cui anche una ferrovia. Non sono, invece, ammessi all’agevolazione gli interventi eseguiti su facciate interne, per esempio quelle visibili solo dal cortile condominiale o da un parcheggio privato.

A tal proposito, il Governo ha introdotto anche un’agevolazione specifica chiamata Bonus Balconi, che si concentra appunto su questa importante area della casa. D’altronde gli spazi domestici a cielo aperto hanno svolto un ruolo cruciale durante la pandemia, permettendo alle persone in isolamento di godersi dei momenti all’aria aperta, lontani da possibili contagi. Inoltre, secondo recenti indagini di mercato, c’è un aumento della domanda di immobili dotati di balconi, giardini, terrazze e altre zone esterne e quindi costruire un balcone potrebbe aumentare sensibilmente il valore di mercato della propria abitazione.

Bonus Facciate 2022: beneficiari e fruizione

L’agevolazione può essere richiesta da un ampio bacino di contribuenti, soggetti a Irpef e soggetti passivi Ires, che possiedono immobili di qualsiasi tipologia. Nello specifico, il Bonus Facciate 2022 potrà essere ottenuto da persone fisiche, enti pubblici e privati, imprese e associazioni di professionisti, contribuenti che hanno un reddito di impresa. Non sono ammessi, invece, gli utenti con redditi rimandabili a una tassazione separata o imposta sostitutiva.

Chi ottiene il Bonus potrà quindi fruirne in tre modalità, a scelta tra detrazione nella dichiarazione dei redditi successiva all’esecuzione dei lavori, sconto in fattura da parte della ditta che esegue i lavori o cessione del credito a soggetti terzi.

La prima modalità è di fatto un rimborso che viene restituito dopo aver sostenuto la spesa per il rifacimento della facciata. Lo sconto in fattura invece corrisponde al 60% (detrazione dell’imposta lorda) dell’importo totale dovuto alla ditta o al professionista incaricato, che a sua volta viene rimborsato con un credito d’imposta uguale alla detrazione. A questo punto, lo può addirittura cedere ad ulteriori soggetti, inclusi istituti di credito con cui – eventualmente – ha un prestito aperto. Insomma, le opportunità sono tante, ma nel 2022 aumentano anche gli obblighi da parte del contribuente e delle ditte incaricate. Infatti, la nascita dei Bonus e una limitata regolamentazione ha portato ad un aumento di truffe e frodi, come l’aumento dei prezzi dei diversi interventi da parte di alcune ditte. Il Governo ha, quindi, introdotto il Decreto Anti-frode, che prevede più controlli.

A tal proposito, nella Legge di Bilancio 2022 c’è una novità sulla documentazione da fornire. Chi sceglie cessione del credito o sconto in fattura è tenuto a presentare il visto di conformità e l’asseverazione con la congruità delle spese da parte di un tecnico. In questo modo, l’Agenzia delle Entrate valuta se gli interventi eseguiti sono in linea con quanto speso.

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