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Cappotto termico in condominio: spese, maggioranza e vantaggi

Il cappotto termico si può realizzare in condominio ad alcune condizioni: ecco quali sono le regole, come si ripartiscono le spese e i bonus disponibili

Ultimo aggiornamento 28-05-2024

Domenico Ielo

Ingegnere Civile

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Grazie all’attivazione di tanti bonus casa, molti cittadini italiani si stanno interessando alla realizzazione del cappotto termico, che consente di isolare meglio le mura di un’abitazione esposte ad agenti esterni per mantenere la temperatura interna costante e avere un maggiore risparmio energetico. Grazie al Superbonus questi lavori possono essere eseguiti usufruendo di una detrazione del 70% sino a dicembre 2024 che sarà ridotta al 65% nel 2025. Tuttavia, bisogna comunque anticipare l’importo. Una cosa è certa: per fare il cappotto termico in condominio bisogna attenersi a precise regole. Questo tipo di lavoro, infatti, richiede che una percentuale precisa di condomini sia d’accordo e che le spese si ripartiscano in un certo modo.

Cappotto termico in condominio: come ripartire le spese

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L’intervento condominiale per il cappotto termico riguarda tutto il plesso e garantisce un generale risparmio di energia. Quindi, essendo un lavoro che interessa tutti occorre che venga deliberato durante un’assemblea. Esistono, naturalmente, delle eccezioni. Per esempio, può capitare che un appartamento abbia una parte esterna che dà a una terrazza privata. Se, in questo caso, il condomino vorrà fare il cappotto solo per quel pezzo di muro, potrà farlo e dovrà al massimo informare gli altri abitanti del palazzo. In ogni caso non avrà bisogno di autorizzazione e le spese saranno a suo carico.

Per tutti gli altri casi in cui il cappotto termico interessa l’intera facciata occorre ripartire le spese tra tutti i condomini in base al valore della singola proprietà. Il cappotto si applica all’esterno della casa e non si interviene, quindi, dentro le singole unità abitative. Questa soluzione prevede l’uso di pannelli isolanti che vengono incollati e tassellati alla parete esterna. Devono partecipare alla spesa anche le persone che abitano nell’interrato o piano terra. Anche se un appartamento non è adiacente ai muri perimetrali interessati si parla comunque di un intervento che modifica l’intero edificio. In poche parole, parliamo di un cambiamento di natura innovativa, che cambia nella forma e nella sostanza il plesso. Senza contare che il risparmio energetico interesserà tutti.

Capotto termico condominiale: maggioranza e delibere

Dopo aver compreso come gestire le spese del cappotto termico, vediamo ora come si prende la decisione: la delibera spetta all’assemblea condominiale che può anche stabilire quali siano i lavori che si possono avviare usufruendo dei bonus casa. Normalmente per innovazioni straordinarie è richiesta l’autorizzazione di almeno due terzi del valore del condominio. Con il Decreto Rilancio, invece, si stabilisce si può dare se il cappotto termico viene approvato dalla maggioranza delle persone presenti durante la riunione, che rappresenti almeno un terzo del valore dell’edificio. Quindi, avere l’approvazione diventa molto più facile.

Bisogna però sottolineare che il cappotto non deve ledere il decoro architettonico dell’edificio, un elemento davvero importante che può addirittura annullare quanto detto finora. Con decoro architettonico si intende l’estetica della superficie esterna. Per esempio, un condomino non può ridipingere un balcone o una facciata esterna del suo appartamento che dà sulla strada perchè, appunto, ne stravolgerebbe l’estetica e di conseguenza il valore di quell’edificio potrebbe ridursi, causando un danno a tutti i condomini. Se il cappotto termico altera la superficie esterna dell’edificio, pregiudicandone il decoro architettonico esistente, l’assemblea deve deliberare all’unanimità dei voti per l’esecuzione dei lavori. Basterebbe che un solo condomino non desse il suo assenso per invalidare la delibera degli altri.

I bonus che coinvolgono la facciata

Il cappotto termico in condominio si può realizzare anche grazie ai bonus casa, in particolare parliamo del Superbonus e il bonus Ristrutturazioni. Innanzitutto, si può realizzare col primo bonus perchè rappresenta un intervento trainante, ovvero un lavoro obbligatorio per accedere all’agevolazione. A questo tipo di intervento se ne possono aggiungere altri di tipo trainato.

Il cappotto termico rappresenta un’opera di isolamento delle superfici opache dell’involucro dell’edificio e deve riguardare più del 25% della superficie disperdente lorda ed essere eseguito con specifici materiali a norma di legge.

In alternativa, si può richiedere il bonus Ristrutturazioni che permette di avere un’agevolazione del 50% della spesa totale in detrazione con 10 rate annuali.

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