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Come scegliere l'impianto di irrigazione per il proprio orto

Con l'arrivo del caldo estivo, installare un buon impianto di irrigazione per l'orto è fondamentale. Ecco tipologie e prezzi dei principali impianti per l'irrigazione.

Ultimo aggiornamento 02-08-2021
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Sempre maggiore è il numero di persone che decide di coltivarsi da sé frutta, verdura e fiori colorati. Giardini, che un tempo erano inutilizzati o sfruttati soltanto per trascorrere in pace alcune ore di relax, ora sono stati trasformati in luoghi dove si può esercitare il proprio pollice verde. Ma, per prendersi cura delle proprie piante e delle proprie coltivazioni a 360°, non si potrà dimenticare di predisporre un impianto di irrigazione per il proprio orto: un impianto che – specie durante i mesi estivi – consenta di innaffiare le piante regolarmente, anche in vostra assenza.

Sempre maggiore è il numero di persone che decide di coltivarsi da sé frutta, verdura e fiori colorati. Giardini, che un tempo erano inutilizzati o sfruttati soltanto per trascorrere in pace alcune ore di relax, ora sono stati trasformati in luoghi dove si può esercitare il proprio pollice verde. Ma, per prendersi cura delle proprie piante e delle proprie coltivazioni a 360°, non si potrà dimenticare di predisporre un impianto di irrigazione per il proprio orto: un impianto che – specie durante i mesi estivi – consenta di innaffiare le piante regolarmente, anche in vostra assenza.

Irrigazione a goccia

La tecnica d’irrigazione a goccia – anche conosciuta come microirrigazione o irrigazione localizzata – è una pratica che consiste nel far depositare l’acqua sulla superficie di terreno vicino alla pianta, in prossimità delle radici, molto lentamente. Inizialmente impiegata soltanto per la coltivazione arborea, negli ultimi anni questo impianto d’irrigazione è stato adottato anche per la coltivazione ortiva con grandi risultati.

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Creare un impianto di irrigazione a goccia

Tutto ciò di cui avrete bisogno è una fonte idrica (un pozzo, un canale, un serbatoio di accumulo alimentato da una condotta dell’acquedotto), una pompa alimentata a corrente elettrica, le tubazioni e i gocciolatori. Questi ultimi sono i terminali dell’impianto di irrigazione a goccia che – posti in prossimità delle piante da bagnare – rilasciano in maniera controllata le gocce d’acqua.

Grazie all’utilizzo di una centralina di controllo, sarà possibile predisporre l’irrigazione continua o ad intermittenza, anche conosciuta come “irrigazione a sorsi” poiché avviene ad intervalli regolari.

Quando possibile, è sempre meglio preferire un impianto di irrigazione a goccia! Questo perché, in primis, evita spiacevoli sprechi d’acqua con conseguenti benefici sia per la salute ambientale che per il risparmio economico. Il secondo luogo, l’irrigazione a goccia impedisce l’accumulo e il ristagno d’acqua, che potrebbe – a lungo andare – causare indebolimento delle colture.

Irrigazione a pioggia

La tecnica d’irrigazione a pioggia anche conosciuta come irrigazione ad aspersione – è uno dei metodi che rientra nella categoria della cosiddetta “irrigazione convenzionale”. L’obiettivo primario di questa tecnica è di ricreare in maniera artificiale l’effetto “pioggia”, grazie alla quale l’acqua – sotto forma di acqua nebulizzata – va a distribuirsi in maniera piuttosto uniforme sulle coltivazioni.

Data la sua estrema adattabilità alle dimensioni e alle caratteristiche di ogni terreno, l’irrigazione a pioggia è il metodo perfetto per consentire un’irrigazione ottimale del proprio orto, evitando sprechi e ristagni d’acqua. 

Creare un impianto di irrigazione a pioggia

Tutto ciò di cui avrete bisogno è una fonte idrica (un pozzo, un canale, un serbatoio di accumulo alimentato da una condotta dell’acquedotto), una pompa alimentata a corrente elettrica, le tubazioni e gli irrigatori. Questi ultimi sono i terminali dell’impianto che fuoriescono dal terreno o sono sospesi su apposite strutture. Questi, grazie ad appositi ugelli, nebulizzano l’acqua in pressione trasformandola in goccioline simili a quelle della pioggia creando – di fatto – l’aspersione. 

Differenti tipi di impianti

A seconda della loro realizzazione tecnica, gli impianti di irrigazione ad aspersione possono essere di due principali categorie: impianti con tubazioni fisse e impianti con sistemi meccanizzati.

Quando si parla di impianti con tubazioni fisse si tratta di sistemi che – durante l’aspersione dell’acqua, non sono in movimento. A questa categoria appartengono i sistemi fissi, i sistemi semifissi, i sistemi ad ali stanziali e i sistemi ad ali mobili. Quando invece si tratta di impianti con sistemi meccanizzati, ci si riferisce a sistemi che hanno tubature dotate di movimento meccanico durante l’aspersione, come i sistemi semoventi ad ala avvolgibile e i sistemi ad ali pioventi imperniate.

Naturale sarà considerare gli impianti con tubazioni fisse per orti di piccole dimensioni mentre, per orti di dimensioni più elevate, sarà necessaria l’esecuzione di un progetto più strutturato per la realizzazione di un impianto a sistema meccanizzato.

I costi

Abbiamo visto i principali impianti di irrigazione per l’orto, ora non ci resta nulla da fare se non andare ad indagarne i costi. 

Per quanto riguarda l’irrigazione a goccia, l’impianto è stimato dai 10 ai 20€ al metro quadro, esclusa la manodopera. Si tratta in ogni caso dell’impianto d’irrigazione per l’orto più economico sia per quel che riguarda l’installazione, che per quel che riguarda la materia prima – l’acqua – utilizzata nel tempo. É altresì il più rispettoso nei confronti dell’ambiente, in quanto non comporta ristagni d’acqua e conseguente spreco di preziosa riserva idrica.  

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