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Coperture per esterni senza permessi: quali sono e come usarle

Ogni spazio esterno, per essere vivibile, deve essere dotato di una copertura. Con l'esperto, vediamo quali sono le coperture che non richiedono permessi

26-07-2024

Studio architettura Loft Canova

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Trasformare il proprio spazio esterno in uno spazio votato al relax è un desiderio comune per molti proprietari di casa. Che si tratti di un giardino, un terrazzo o un balcone, le coperture per esterni offrono una soluzione elegante per creare zone d’ombra, proteggere dalle intemperie e definire aree funzionali. Tuttavia, orientarsi nel mondo delle normative edilizie può risultare complesso e scoraggiante.

La buona notizia è che esistono diverse opzioni di coperture esterne che possono essere installate senza la necessità di permessi specifici, in quanto rientrano nella categoria dell’edilizia libera. Queste strutture, caratterizzate dalla loro leggerezza e temporaneità, offrono flessibilità e praticità, consentendo di migliorare rapidamente i propri spazi all’aperto. Vediamo quali sono e come usarle.

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Coperture da esterno: quali sono le autorizzazioni necessarie?

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L’installazione di strutture esterne come pergole, verande, gazebo o tettoie richiede spesso specifiche autorizzazioni. Prima di intraprendere qualsiasi progetto, è consigliabile consultare un esperto nel settore per evitare problemi futuri, come la potenziale rimozione di strutture non conformi. Ecco una panoramica delle autorizzazioni più comuni:

È importante notare che non tutte le coperture esterne richiedono permessi speciali. È fondamentale informarsi sulle normative locali vigenti, poiché le regole possono variare in base al comune e alla regione di residenza.

Coperture per esterni: le normative da rispettare

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L’installazione di strutture esterne come pergole è soggetta a diverse normative che è essenziale conoscere e rispettare.  

Il Regolamento di Urbanistica Comunale rappresenta il primo riferimento normativo da consultare. Questo documento può contenere disposizioni più restrittive rispetto alle leggi regionali e statali, imponendo limitazioni aggiuntive specifiche per il territorio comunale. A livello più ampio, le leggi regionali forniscono un quadro normativo che si applica a tutta la regione di appartenenza. Queste leggi possono variare da una regione all’altra, quindi è importante verificare le disposizioni specifiche della propria area.

Un importante strumento di riferimento è il Glossario per l’edilizia libera, introdotto nel 2018. Questo documento elenca le opere che possono essere realizzate senza necessità di titoli abilitativi o comunicazioni specifiche, nel rispetto delle norme edilizie vigenti. Il Glossario chiarisce quali interventi non richiedono Permesso di costruire, SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) o CILA (Comunicazione inizio lavori asseverata).

Per ottenere informazioni precise sulle normative specifiche relative all’installazione di pergole o altre coperture esterne, si consiglia vivamente di consultare gli uffici comunali competenti. Questi potranno fornire dettagli su eventuali vincoli paesaggistici, restrizioni particolari e altre regole locali da osservare.

Coperture outdoor: quali rientrano nell’edilizia libera?

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Nel panorama delle strutture esterne, è fondamentale comprendere quali installazioni possono essere realizzate senza necessità di permessi specifici. Il glossario semplificato dell’edilizia libera ha fornito chiarimenti importanti in merito, definendo una serie di coperture leggere e amovibili che possono essere installate con relativa facilità. La loro peculiarità risiede nella natura non permanente e nella facilità di rimozione, aspetti che li differenziano dalle strutture fisse che richiedono autorizzazioni più complesse.

Analizziamo nel dettaglio le strutture che rientrano nell’edilizia libera:

È cruciale sottolineare che per rientrare nell’edilizia libera, tutte queste strutture devono mantenere caratteristiche di leggerezza e temporaneità. Qualsiasi modifica che le renda più permanenti o sostanziali potrebbe richiedere permessi aggiuntivi.

Un caso particolare che merita attenzione è quello delle verande. A differenza delle strutture sopra menzionate, le verande non sono considerate edilizia libera. Essendo strutture rigide e chiuse su più lati, che modificano il volume e la sagoma dell’edificio, richiedono il permesso di costruire del Comune. Inoltre, è fortemente consigliato richiedere anche il parere dell’assemblea di condominio, soprattutto in contesti di proprietà condivisa.

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