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Isolamento a cappotto: tutti i vantaggi e gli svantaggi

Tutti conoscono l'importanza dell'isolamento termico per favorire il risparmio energetico. L'isolamento a cappotto può tornare particolarmente utile, valutando però pro e contro di questo sistema

Ultimo aggiornamento 07-06-2021
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L’ isolamento a cappotto è una tecnica utilizzata per ridurre i costi di riscaldamento, consentendo di ottenere delle ottime condizioni climatiche interne, grazie alla possibilità di isolare anche una singola stanza per volta.

L’ isolamento a cappotto è una tecnica utilizzata per ridurre i costi di riscaldamento, consentendo di ottenere delle ottime condizioni climatiche interne, grazie alla possibilità di isolare anche una singola stanza per volta.

Assicura un comfort per tutto l’anno, diminuendo il consumo energetico. Infatti, se il sistema a cappotto viene fatto con le componenti di chiusura (che possono essere trasparenti, opache, verticali, orizzontali) adeguate, l’involucro edilizio non permetterà la dispersione del calore tra gli ambienti. Al contrario, se vengono utilizzati elementi non adatti o la mano d’opera non viene curata, il lavoro e il denaro speso risulteranno inutili.

Il cappotto isolante ha come obbiettivo principale quindi, quello di evitare la formazione dei ponti termici, isolando lo stabile. Quando si progetta infatti una nuova costruzione, è necessario approfondire il sistema di isolamento termico, che esso sia interno o esterno.

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In ogni caso, esistono principalmente tre tipi di materiali isolanti: minerali, naturali e sintetici. Naturalmente quando si parla di materiale naturale, subito viene in mente quello più utilizzato nell’edilizia, ovvero il legno. Esistono però anche altri materiali impiegati nell’isolamento sempre di origine naturale, che hanno lo stesso compito: cotone, lana di pecora, sughero e perlite risultano essere degli isolanti perfetti.

Per quanto riguarda invece i materiali sintetici, questi sono principalmente l’EPS (o polistirene espanso sinterizzato), il poliuretano e il polistirene estruso. Infine, i materiali minerali sono principalmente la lana di vetro e quella di roccia.

Naturalmente l’impiego di questi elementi cambierà in base alle esigenze esterne o interne di ogni persona e la scelta delle varie opzioni deve essere fatta richiedendo una consulenza a personale qualificato. Come per ogni cosa però, anche l’isolamento a cappotto ha i suoi pro e contro. Mentre i vantaggi risultano essere molti, esistono però comunque alcuni svantaggi. Scopriamo insieme quali.

Isolamento a cappotto: vantaggi e svantaggi

Questa tecnica di isolamento non è solo comoda per migliorare la qualità degli ambienti domestici e mantenere la casa al caldo di inverno. Durante i periodi estivi infatti, riesce a mantenere gli ambienti freschi grazie proprio al suo rivestimento che riduce di molto i costi del riscaldamento e del condizionatore.

Se poi vi può sembrare troppo costoso fare un cappotto termico, sappiate che inserendo il lavoro nel piano di costi della ristrutturazione, potrete ottenere indietro il 55% delle spese sostenute.

Un investimento che vi farà risparmiare a lungo termine e che ve lo farà notare fin dalla prima bolletta. Inoltre un sistema a cappotto di questo genere come la barriera al vapore evita la formazione di condensa all’interno del vostro appartamento, impedendo le infiltrazioni causate dall’acqua piovana dell’esterno. Inoltre, non bisogna sottovalutare l’eliminazione e controllo dei ponti termici, oltre che alla limitazione della condensa superficiale, dell’umidità e delle possibili muffe sulle pareti della vostra abitazione, grazie allo sfruttamento dell’inerzia termica dei lati interni all’edificio.

Per quanto riguarda invece i problemi dell’isolamento a cappotto, in realtà questi sono pochi. Innanzitutto, bisogna valutare lo spessore dell’isolante: questo infatti occupa molto spazio, potendo diventare invasivo e fastidioso per chi vive già in ambienti ristretti.

Inoltre, il costo dei materiali e della stessa manodopera potrebbe diventare una grossa spesa da fare, per non parlare se ci si trova in un condominio, dove è difficile raggiungere un accordo con gli inquilini che dovrebbero lasciare l’abitazione per qualche tempo affinché possano essere montati i pannelli.

Infine, potrebbero insorgere delle alterazioni dei prospetti esterni all’edificio sul quale si opera, e un’interazione con il comportamento igrometrico dello stesso, seppur entrambi rappresentano dei casi rari.

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