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Potatura e abbattimento degli alberi in condominio: chi deve pagare

Quali sono le regole condominiali sulla manutenzione del verde? Se un albero è situato in una proprietà la situazione è più complessa del previsto. Ecco cosa fare

Ultimo aggiornamento 03-06-2024

Susanna Rigutti

Esperta in Agricoltura e Giardinaggio

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Sappiamo bene che se una persona possiede un albero o una pianta di qualsiasi tipo all’interno della sua proprietà – come una villa o una casa indipendente – deve preoccuparsi di potarla e metterla in sicurezza in modo che non invada lo spazio pubblico e possa provocare danni a cose e persone. Ma cosa succede se l’arbusto si trova all’interno di un condominio? In questo caso le regole sono più complesse, ma è fondamentale conoscerle in modo da evitare problemi. Ecco come comportarsi.

Piante condominiali: cosa fare se lo spazio è privato

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Anche all’interno del condominio ci sono spazi di proprietà privata che devono essere curati dai diretti interessati, ma questa regola ha delle eccezioni. Se un albero è particolarmente alto e rischia di cadere e danneggiare lo spazio circostante, le regole da seguire sono diverse: se si trova in uno spazio comune tutti i condomini devono quotarsi per abbatterlo, se è situato in un luogo in una proprietà privata la situazione è complessa. Infatti, in teoria la cura e l’abbattimento degli arbusti sarebbe di competenza del proprietario ma se dimostra che la presenza dell’albero agevola l’estetica e il decoro architettonico dell’edificio potrebbe chiedere il supporto economico dei condomini. Capire qual è il limite tra un vantaggio per l’intero condominio e la responsabilità di un’unica persona non è affatto facile. Chi lo stabilisce?

Cura della pianta condominiale: chi stabilisce la responsabilità

Sarà un giudice a stabilire di chi è la responsabilità dell’albero (ma ciò vale anche per una siepe o per un altro tipo di pianta). Per esempio, potrà studiare la storia dell’albero, se magari era già presente prima della costruzione e si è lavorato per tutelarlo perché di importanza naturale e storica, se è stato piantato in fase di costruzione del condominio per renderlo più bello agli occhi esterni oppure se è stato inserito in seguito dal proprietario per fare ombra solo sulla proprietà privata o aumentare il valore dell’immobile, senza però essere vantaggioso per il resto dell’edificio.

In parole tecniche, la valutazione del giudice mira a stabilire se esista un vincolo di destinazione a vantaggio del condominio. A questo punto si potrà chiedere all’amministratore di condominio di presentare le carte e i documenti che attestano la storia del plesso, cercando di risalire anche al valore dell’albero. Se il giudice ritiene che il carico deve essere per tutti i condomini, si dovrà agire di conseguenza e si suddividerà in base a percentuali che saranno comunicate anche durante l’udienza.

Per quanto riguarda la cura degli alberi condominiali, questa deve essere gestita da tutti gli inquilini in base ai millesimi di proprietà, salvo un diverso accordo tra i comproprietari.

Il ruolo dell’assemblea condominiale

Il ruolo dell’assemblea è molto importante quando si deve curare un bene comune. La manutenzione richiede la maggioranza, mentre l’abbattimento prevede l’unanimità. Nello specifico, se un perito stabilisce che un albero è a rischio crollo sarà sufficiente la maggioranza. Ma se il pericolo è imminente l’amministratore potrebbe addirittura agire senza aspettare il voto dell’assemblea. Infatti, il professionista ha l’obbligo di intervenire in casi urgenti. Se non c’è un effettivo pericolo sarà necessario un voto all’unanime perché questa decisione si configura come la distruzione di un bene comune ed in quanto tale è un’innovazione vietata ai sensi degli artt. 1120-1122 del Codice Civile. Se non viene raggiunta l’unanimità la delibera dell’abbattimento o dello sradicamento è impugnabile in qualsiasi momento.

Ci sono poi dei casi ancora diversi, per esempio quelli che riguardano i condomini situati in uno spazio con vincolo ambientale/paesaggistico regionale. In questo caso per l’abbattimento è necessaria l’autorizzazione paesaggistica da parte del Comune o altra autorità locale, previo parere della sovrintendenza. Insomma, la casistica è molto varia, per questo motivo prima di effettuare qualsiasi operazione occorre chiedere una consulenza preliminare all’amministratore che dovrebbe essere informato in merito e nei casi più complessi anche a un perito o a un legale.

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