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Verande in legno: scelta, costi e adempimenti

Costruire delle verande in legno è un progetto ambizioso ed esteticamente valido, ma comporta dei costi e degli adempimenti burocratici

Ultimo aggiornamento 05-01-2022
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Grazie alle verande in legno avete la possibilità di sfruttare nel migliore dei modi gli spazi a vostra disposizione, con anche la possibilità di ricavarne di nuovi da quelli esistenti. Esse, inoltre, sono delle soluzioni ecosostenibili che vi consentono di creare un’area adibita al vostro relax, in modo del tutto naturale. Ma ovviamente la loro realizzazione comporta il sostenimento di costi importanti e degli adempimenti di ordine burocratico per eseguire i lavori a norma di legge.

Grazie alle verande in legno avete la possibilità di sfruttare nel migliore dei modi gli spazi a vostra disposizione, con anche la possibilità di ricavarne di nuovi da quelli esistenti. Esse, inoltre, sono delle soluzioni ecosostenibili che vi consentono di creare un’area adibita al vostro relax, in modo del tutto naturale. Ma ovviamente la loro realizzazione comporta il sostenimento di costi importanti e degli adempimenti di ordine burocratico per eseguire i lavori a norma di legge.

Nella presente guida, pertanto, ci occuperemo di individuare tutti gli aspetti più rilevanti per la progettazione e l’acquisto di tutto ciò di cui avete bisogno per creare la vostra veranda.

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Veranda chiusa per terrazzo: caratteristiche

Creare delle verande in legno per la chiusura di terrazzi o di spazi antistanti per il vostro giardino, rappresenta un’idea molto valida dal punto di vista estetico. Se optate per la chiusura della veranda, ovviamente le parti laterali dovranno essere chiuse con dei pannelli in legno. La parte frontale, invece, può essere corredata da infissi e finestrelle, anch’essi in legno o in alternativa anche in metallo, con il fondo in vetro trasparente. Se si tratta di un’abitazione di campagna, anche un pergolato il legno lasciato aperto ha il suo perché, specie se viene installato in una posizione strategica, tipo davanti la vostra piscina. Ma se siete dei comuni mortali, e non possedete una piscina, va bene anche per la copertura dei vostri spazi esterni.

A prescindere dal fatto che vogliate realizzare una veranda chiusa o aperta è importante scegliere bene il posto e tenere in considerazione le sue condizioni climatiche. Il legno è un materiale caldo e compatibile con le condizioni climatiche delle zone collinari e di montagna. Esso gode di importanti proprietà che consentono un isolamento termico e acustico: ciò vuol dire che in inverno vi ripara dal freddo e nel periodo estivo fa da schermo proteggendovi dalle elevate temperature. E inoltre vi pone al riparo dall’inquinamento acustico esterno.

Verande in legno per terrazzo: prezzi

Il legno richiede una lavorazione particolare e degli accorgimenti che incidono sul suo costo che è sicuramente superiore rispetto ad altri materiali. I prezzi di una veranda in legno per balcone, in media, variano da un minimo di 3.500€ fino ad un massimo di 6.000€. Tale oscillazione dipende della qualità dei materiali usati e dalla dimensione dello spazio da chiudere. Ma malgrado ciò, è possibile abbattere i costi optando per delle verande modulari, cioè di strutture costituite da pannelli che si possono assemblare autonomamente e che sono disponibili presso qualunque negozio di bricolage e fai da te.

Le autorizzazioni necessarie per una veranda in legno

Che si tratti di verande in legno per terrazzi chiuse o di tettoie in legno aperte, non potete iniziare i lavori per la loro realizzazione se prima non avete chiesto l’autorizzazione rivolgendovi alle autorità competenti.

Per fare ciò, vi consigliamo di affidarvi ad un tecnico abilitato, il quale si occuperà di creare il progetto da presentare al Comune. Quest’ultimo inoltrerà la documentazione all’Ausl territorialmente competente per ricevere il parere di idoneità igienico-sanitaria. Una volta ricevuto il parere positivo dall’Ausl, il Comune vi rilascerà la licenza edilizia.

Ricordiamo però l’importante differenza tra le strutture fisse e le strutture amovibili. In base a quello che si sta facendo, le autorizzazioni saranno infatti diverse e ti lasceranno più o meno spazio di manovra. Qualche esempio: la veranda amovibile, ovvero quella che non ha ancoraggio al suolo e che può essere rimossa in qualsiasi momento senza opere murarie non richiede permessi se viene installata in una proprietà indipendente. In un condominio, però, l’installazione della veranda mobile richiede il rispetto dei vincoli estetici dell’edificio e che la famiglia informi tutti gli altri condomini, affinché sappiano che sta per essere installata.

Il percorso è meno semplice per le verande fisse. Indipendentemente dal materiale con cui avete intenzione di realizzare la veranda fissa, ci sarà bisogno di richiedere permessi per il semplice fatto che state ampliando lo spazio abitativo e la volumetria dell’edificio. Una veranda permanente cambia inoltre l’estetica dell’edificio. Nel caso di edifici autonomi, sarà necessario presentare la DIA al Comune con un progetto firmato da un tecnico abilitato entro 30 giorni. Vale il silenzio assenso e, se non vengono sollevate obiezioni, dopo un mese si può iniziare a lavorare.

In caso di condominio prima dei permessi summenzionati sarà necessario informare anche i condomini, i quali potrebbero opporsi. Al termine dei lavori sarà poi necessario effettuare il ricalcolo delle quote millesimali e l’aggiornamento delle tabelle millesimali. L’installazione di una veranda comporta un aumento della superficie abitabile e dunque del valore dell’immobile.

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