Come e quando potare una siepe di pitosforo
Hai una siepe di pitosforo in giardino? Ecco come prendertene cura attraverso una corretta potatura
Susanna Rigutti
Esperta in Agricoltura e Giardinaggio
Originario di Asia, Africa e Australia, il pitosforo, conosciuto anche come pitosforo nano, si è perfettamente adattato al clima mediterraneo. Cresce rigoglioso anche alle nostre latitudini, regalandoci una chioma sempreverde di un elegante verde scuro. Le sue foglie lucide e la crescita lenta lo rendono un arbusto ideale per giardini e terrazzi, perfetto per creare siepi ordinate o bordure decorative.
Originario di Asia, Africa e Australia, il pitosforo, conosciuto anche come pitosforo nano, si è perfettamente adattato al clima mediterraneo. Cresce rigoglioso anche alle nostre latitudini, regalandoci una chioma sempreverde di un elegante verde scuro. Le sue foglie lucide e la crescita lenta lo rendono un arbusto ideale per giardini e terrazzi, perfetto per creare siepi ordinate o bordure decorative.
Come per tutte le piante, la potatura assume un ruolo fondamentale per garantirne una crescita sana e rigogliosa. Un intervento eseguito correttamente permette di mantenere la forma desiderata, favorire la fioritura e rinnovare la chioma del pitosforo.
Scopriamo insieme i segreti per una potatura impeccabile di questa affascinante pianta mediterranea.
Pitosforo: l’importanza di una potatura corretta
Per chi in giardino ha un pitosforo, la potatura dovrà essere effettuata in modo regolare, con strumenti adeguati e ben affilati ma soprattutto puliti, in quanto questa è l’operazione che più frequentemente diffonde eventuali funghi o batteri. Dunque degli strumenti non disinfettati potrebbero portare il pitosforo a contrarre diverse patologie.
I principali nemici del pitosforo: afidi e cocciniglie
Le siepi di pitosforo, pur essendo generalmente resistenti, possono essere attaccate da alcuni parassiti. Tra i più comuni troviamo afidi e cocciniglie, insetti che si nutrono della linfa della pianta, indebolendola e danneggiandone le foglie.
Come combattere le infestazioni:
- Prodotti specifici: in commercio sono disponibili insetticidi e antiparassitari efficaci contro afidi e cocciniglie. Seguire attentamente le istruzioni riportate in etichetta per un utilizzo sicuro e mirato.
- Rimedio casalingo: una soluzione di acqua e alcol diluito, spruzzata direttamente sulle foglie infestate, può aiutare a debellare i parassiti in maniera naturale.
Prevenire è meglio che curare:
La potatura gioca un ruolo chiave nella prevenzione delle infestazioni. Una siepe di pitosforo ben potata, con una chioma ariosa e diradata, è meno soggetta ad attacchi parassitari. Intervenire regolarmente per eliminare rami secchi e foglie malate favorisce la circolazione dell’aria e la penetrazione della luce solare, creando un ambiente meno favorevole per lo sviluppo degli insetti.
Oltre a una potatura corretta, è importante monitorare regolarmente la siepe per individuare tempestivamente i primi segni di infestazione. Intervenendo rapidamente con i rimedi sopracitati, è possibile contenere i danni e proteggere la salute del pitosforo.
Come effettuare la potatura del pitosforo
La potatura del pitosforo deve essere prevista dopo la fioritura della pianta. In questa fase, si deve lavorare fino a ridurre la chioma dell’arbusto di circa un terzo delle sue dimensioni. La tecnica consigliata è quella della cimatura, ossia il taglio della parte finale della chioma, in modo che possano aumentare le ramificazioni della parte bassa. In questo modo si aiuta anche il pitosforo ad assumere quelle dimensioni geometriche che spesso ne caratterizzano le siepi.
Ma quando fare la potatura del pitosforo? Questa operazione va effettuata in primavera, quando la pianta si trova nel clou del suo risveglio vegetativo ed è quindi in grado di germogliare più alla svelta. Se poi la siepe crescesse troppo, si può ripetere la potatura del pitosforo anche tra fine estate e inizio autunno.
I tagli della siepe devono essere fatti con attrezzi specifici, di buona qualità e ben affilati, in modo da non sfilacciare il legno. Trattandosi di una potatura piuttosto delicata, è sempre comunque meglio chiedere aiuto ad un professionista del settore.
La coltivazione del pitosforo
La pianta del pitosforo si adatta perfettamente alla realizzazione di siepi e la sua coltivazione è piuttosto semplice, in quanto si tratta di un arbusto che si adatta facilmente ad ogni condizione meteorologica e climatica: questa pianta regge infatti bene sia le basse temperature sia la siccità.
Se si vuole ottenere una siepe di pitosforo fitta e rigogliosa, si dovrà procedere ad una regolare potatura del pitosforo nano, che ne elimini le foglie morte e i rami secchi, oltre che al drenaggio del terreno. Si tratta di un’operazione delicata quanto importante, che dovrà essere eseguita con grande cura. La pianta andrà inoltre esposta in zone molto luminose, per garantirne una crescita ottimale e per ottenere una siepe di pitosforo davvero invidiabile.
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