Piante ricadenti: cascate verdi per la casa e il giardino
Le piante ricadenti possono essere inserite in uno spazio outdoor ma anche all’interno della casa: l’esperto consiglia come sceglierle e utilizzarle per abbellire tutti gli ambienti
Andrea Musto
Landscaper - Architetto paesaggista
- Cosa sono le piante ricadenti
- Come prendersi cura delle piante ricadenti
- Quando scegliere le piante ricadenti
- Come usare le piante ricadenti nei giardini verticali
- Cosa sono le piante ricadenti
- Come prendersi cura delle piante ricadenti
- Quando scegliere le piante ricadenti
- Come usare le piante ricadenti nei giardini verticali
Le piante ricadenti sono un’aggiunta affascinante e versatile a qualsiasi giardino, balcone o spazio verde, ma anche un valido aiuto quando si arreda casa. Queste piante, con le loro eleganti foglie e fiori, sono apprezzate per la loro capacità di creare un’atmosfera accogliente e romantica. In questo articolo, esploreremo cosa sono le piante ricadenti, come prendersene cura e quando sceglierle, con un particolare riferimento al loro utilizzo nei giardini verticali.
Cosa sono le piante ricadenti
Possiamo considerare piante ricadenti tutte quelle piante che sviluppano tralci allungati e flessuosi, che normalmente avrebbero bisogno di un supporto per crescere in verticale, o che naturalmente si allungano sul terreno o tra altra vegetazione. Spesso trovano il loro habitat tra le roccaglie consentendo al tipico portamento decombente di essere apprezzato al massimo. Tra le ricadenti si possono annoverare anche alcune specie rampicanti o sarmentose che, se lasciate sviluppare senza tutori, portano i loro tralci ad allungarsi a cascata.
Come prendersi cura delle piante ricadenti
Le piante ricadenti possono variare notevolmente nelle loro esigenze di cura, ma ci sono alcune linee guida generali che si applicano alla maggior parte di esse:
- Illuminazione: come per tutte le piante è importante selezionare la giusta varietà in funzione delle sue esigenze e dell’esposizione della zona di piantumazione. Troviamo specie adatte al pieno sole come altre sciafile in grado di resistere anche in posizione più ombreggiate.
- Annaffiatura: anche in questo caso le esigenze idriche sono da verificare da pianta a pianta, indubbiamente è bene ricordare che un terreno drenato eviterà marciumi radicali, ma allo stesso tempo, essendo piante con un apparato radicale spesso molto sviluppato, se vengono coltivate in vaso, necessiteranno un apporto di irrigazioni più frequenti.
- Concimazione: una concimazione bilanciata e a lenta cessione a inizio stagione garantirà una crescita costante e naturale, mentre in periodo vegetativo sarà opportuno usare un concime ad alto titolo di potassio per aumentarne la fioritura.
- Potatura: per mantenere una forma elegante e impedire che la pianta diventi troppo invadente, è spesso necessario potare leggermente le piante ricadenti. Questa operazione dovrebbe essere effettuata dopo la fioritura o durante la primavera.
- Trapianto: quando le piante diventano troppo grandi per i loro contenitori o sembrano soffrire, è opportuno trapiantarle in un vaso o in un terreno più grande, assicurandosi di scegliere la fioriera giusta e il terreno adatto al tipo di verde.
Quando scegliere le piante ricadenti
L’utilizzo delle piante ricadenti si presta per risolvere diverse situazioni, dall’allestimento di giardini in pendenza o con scarpate, all’allestimento di davanzali o parapetti e balconi. Ecco altre occasioni in cui le piante ricadenti possono fare al caso nostro:
- Per decorare i bordi dei giardini rocciosi o delle scarpate o terrazzamenti tecnici non bellissimi da vedere. La loro capacità di coprire muri , declivi e salti di quota in generale le rende perfette per aggiungere colore e texture a tutte quelle zone che sono visibili frontalmente; quindi via libera a rosmarini prostrati, cotoneaster, vinche, ceratostigma, aubretia e rose coprisuolo . –
- In balconi e terrazze per aggiungere un tocco di verde senza occupare troppo spazio posizionadole sui davanzali o i parapetti, creando così cascate verdi o fiorite che possono essere apprezzate sia dall’esterno dell’edifico, sia da chi verrà in visita nel nostro terrazzo. In questi casi si opterà per varietà più contenute, eventualmente anche annuali, in grado di svilupparsi bene anche con una coltivazione in vaschette. Ed ecco che useremo allora gerani parigi, tropeoli, bidens, surfinie o anche gardenie (nelle varietà radicans).
- Per realizzare decorazioni per eventi speciali, pendenti da tralicci o sospese in vasi appesi, e qui ci aiuteranno varietà particolari come la dicondra silver falls, che è in grado di allungarsi per metri con il suo particolare fogliame grigio o la Muehlenbeckia con portamento leggero e aereo
- Arredamento d’interni, su mensole sospese o in cesti appesi per creare un’atmosfera esotica e tropicale quasi da foresta pluviale, usando dei filodendron scandens, delle monstere adansonii o più particolare il Senecio Rowleyanus.
Ogni situazione richiede l’utilizzo di un determinato tipo di pianta, che deve essere scelta in modo accurato e con l’aiuto di un esperto. La scelta delle giuste piante ricadenti è particolarmente importante quando si crea un giardino verticale.
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Come usare le piante ricadenti nei giardini verticali
Le piante ricadenti sono usate con successo all’interno di giardini verticali e sono la miglior soluzione per gestire le variazioni di quota tra una linea di coltivazione e l’altra, non richiedendo supporti complicati per lo sviluppo della vegetazione, a differenza dei rampicanti.
I giardini ricadenti si distinguono per l’uso del metodo di coltivazione in vaschette, disposte in modo tale che ciascuna sia posizionata a un passo uguale allo sviluppo della vegetazione. Questa disposizione consente alle piante di crescere senza soffocare quelle sottostanti, creando un effetto di cascata di verde che incanta gli occhi e ammorbidisce le transizioni tra i diversi livelli di una parete verticale.
Nella creazione di un giardino ricadente, è possibile sperimentare con una vasta gamma di piante, selezionando quelle che meglio si adattano alle condizioni specifiche dell’ambiente in cui si troveranno. Le piante ricadenti maggiormente consigliate per un giardino verticale sono vinche, erigeron, lonicere, mesebriantemi, ceratostigma e ceanothus, a seconda della colorazione della vegetazione e delle fioriture desiderate.
Un aspetto cruciale da considerare quando si progetta un giardino ricadente è rappresentato dalla luce e, di conseguenza, dal bisogno d’acqua, che variano in modo proporzionale all’altezza della parete verticale. Più ci si avvicina alla parte superiore della parete, maggiore sarà la luce naturale a disposizione, ma minore sarà la quantità di acqua che rimane nel substrato di coltivazione, poiché questa tenderà a scendere per gravità.
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