Bonus Idrico 2022: domande fino al 31 giugno, come funziona
Puoi ancora fare richiesta per ottenere il Bonus Idrico: ecco chi ne ha diritto, quali sono le spese ammesse, le scadenze e i documenti da presentare
- Come funziona il Bonus Idrico e quando scade
- Bonus Idrico 2022: spese ammesse
- Bonus Idrico 2022: come richiederlo
- Quali documenti presentare per avere il bonus
- Bonus Acqua Potabile: in cosa consiste
- Come funziona il Bonus Idrico e quando scade
- Bonus Idrico 2022: spese ammesse
- Bonus Idrico 2022: come richiederlo
- Quali documenti presentare per avere il bonus
- Bonus Acqua Potabile: in cosa consiste
Il Bonus Idrico è una delle agevolazioni previste dalla Legge di Bilancio 2022. L’obiettivo di questo provvedimento, per il quale sono stati stanziati 10 milioni di euro, è incentivare la sostituzione dei rubinetti e sanitari con nuove soluzioni a flusso di acqua limitato, quindi capaci di ridurre gli sprechi d’acqua. Ecco come funziona.
Come funziona il Bonus Idrico e quando scade
Il Bonus Idrico è concesso alle persone fisiche residenti in Italia. L’importo massimo è di 1.000 € per ogni beneficiario e si può richiedere entro le 23:59 del 30 giugno 2022. Gli interventi devono essere stati effettuati nel 2021.
Tra gli interventi ammessi troviamo quelli per la sostituzione dei sanitari in ceramica con nuove soluzione a scarico ridotto, sostituzione di rubinetti, soffioni della doccia, colonne della doccia con nuovi strumenti a flusso d’acqua ridotto.
Gli interventi si possono effettuare sia su edifici già esistenti sia sui singoli immobili.
Bonus Idrico 2022: spese ammesse
Tutti i dettagli sull’agevolazione sono messi nero su bianco nel Decreto Ministeriale n. 395 del 27/09/2022, incluse le spese ammesse.
Tra le spese ammesse troviamo sia la fornitura che l’installazione di wc in ceramica con un volume massimo dello scarico che sia uguale o inferiore ad almeno 6 litri a quello precedente. Tra le spese sono comprese anche le opere murarie connesse all’intervento e la dismissione dei dispositivi precedenti.
Il secondo intervento che rientra nel Bonus Idrico è l’acquisto e il servizio di installazione dei rubinetti sia del bagno che della cucina, inclusi i soffioni della doccia. Anche in questo caso le soluzioni devono prevedere una riduzione della portata dell’acqua di 6 litri al minuto. Per quanto riguarda i soffioni e le colonne della doccia devono avere portata uguale o minore di 9 litri al minuto. Anche in questo caso, tra le spese ammesse troviamo la dismissione dei vecchi dispositivi e tutte le opere murarie per realizzare l’intervento in modo efficace.
Si tratta di un contributo molto importante soprattutto per tutti coloro che possiedono sistemi di rubinetteria ormai obsoleti che possono provocare perdite e sprechi d’acqua. Oggi esistono sistemi davvero innovativi che consentono di usare e far fluire solo l’acqua necessaria: per sapere quali sono più adatti alle proprie esigenze e alla propria abitazione è fondamentale affidarsi ad un fornitore preparato e attento.
Inoltre, è previsto che il bonus non costituisca “reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell’indicatore della situazione economica equivalente”.
Bonus Idrico 2022: come richiederlo
Attualmente, secondo dati del Ministero della Transizione Ecologica, sono già state esaurite metà delle risorse disponibili e accettate circa 12 mila domande. Ma si è ancora in tempo fino al 30 giugno.
Chi vuole richiedere il Bonus Idrico deve collegarsi al sito web www.bonusidricomite.it cioè il sito messo a disposizione dal Ministero della Transizione Ecologica. Bisogna accreditarsi attraverso lo SPID o la carta di identità elettronica e completare la procedura inserendo i propri dati e la documentazione richiesta.
Quali documenti presentare per avere il bonus
Bisogna fornire la dichiarazione sostitutiva, ovvero l’autocertificazione
- identità del richiedente, segnando nome, cognome, codice fiscale e dati anagrafici
- le spese sostenute (che devono essere tracciabili) per le quali si richiede il rimborso tramite il bonus
- prodotto acquistato e relativa portata massima d’acqua, un aspetto fondamentale per rientrare tra i beneficiari
- identificativo catastale dell’immobile per cui si sta presentando la domanda
- dichiarazione di non essere beneficiario di altre agevolazioni fiscali per le stesse spese
- copia della fattura del pagamento al professionista o ditta che ha eseguito i lavori
Bonus Acqua Potabile: in cosa consiste
Oltre a questo, tra i provvedimenti mirati all’ottimizzazione delle risorse idriche troviamo anche il bonus acqua potabile. Potrà essere richiesto da chi desidera installare presso la propria abitazione un sistema di filtraggio e miglioramento delle acqua destinate al consumo. Il contributo ammonta a 1.000 euro. Anche in questo caso occorre attendere ulteriori indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per poter richiedere il contributo.
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