Bonus idrico 2024: come fare domanda nella piattaforma
Il Bonus idrico copre l'acquisto di sistemi di depurazione e filtraggio per l'acqua potabile: scopri i requisiti, le spese coperte e come richiederlo online
Alessia Mancini
Content manager e blogger
- Cos'è il Bonus idrico?
- A quanto ammonta il Bonus idrico?
- Come richiedere il Bonus idrico 2024
- La procedura da seguire per ottenere il Bonus idrico
- Cos'è il Bonus idrico?
- A quanto ammonta il Bonus idrico?
- Come richiedere il Bonus idrico 2024
- La procedura da seguire per ottenere il Bonus idrico
Vuoi migliorare la qualità dell’acqua potabile nella tua casa?
Con il Bonus idrico 2024 puoi risparmiare installando specifici sistemi di filtraggio e depurazione: scopri i requisiti per accedere a questa agevolazione; le spese coperte e la procedura da seguire.
Cos’è il Bonus idrico?
Introdotto con la Manovra 2021, il Bonus idrico nasce da un’iniziativa del governo dell’ex Primo Ministro Mario Draghi per offrire un sostegno agli italiani che hanno sostenuto spese per l’installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Il principale obiettivo di questa misura è chiaramente di natura ecologica, in quanto promuove il consumo responsabile dell’acqua potabile in ambito domestico, riducendo così l’uso di bottiglie di plastica. Il credito d’imposta copre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto dei suddetti sistemi, agevolando in tal modo gli investimenti volti a migliorare la qualità dell’acqua destinata al consumo domestico.
A quanto ammonta il Bonus idrico?
L’agevolazione, che non è stata confermata per il 2024 con l’ultima Legge di Bilancio, è applicabile alle spese sostenute nell’anno precedente rispetto a quello in cui viene presentata la domanda, ovvero nel 2023.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare il beneficio fiscale è fissato come segue:
- 1.000 euro per ogni immobile, nel caso di persone fisiche;
- 5mila euro per ogni immobile utilizzato per scopi commerciali o istituzionali, per imprese, professionisti e organizzazioni non profit.
In aggiunta al vantaggio fiscale, che può essere compensato tramite il modello F24, il bonus comporta un notevole risparmio annuale, poiché essenzialmente elimina la necessità di acquistare acqua confezionata.
Come richiedere il Bonus idrico 2024
Tutti coloro che hanno effettuato spese per l’installazione di sistemi di filtraggio nel corso del 2023 avranno la possibilità di presentare la loro richiesta tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate nel periodo che va dall’1 al 28 febbraio 2024.
Per poter beneficiare del bonus, è necessario inviare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate contenente le spese sostenute, accompagnata dalla fattura elettronica o da un documento commerciale che includa il codice fiscale del richiedente.
Tuttavia, è importante notare che per poter fare richiesta di questo bonus, è obbligatorio che i cittadini e, in generale, i soggetti diversi da coloro che svolgono attività imprenditoriale con un regime fiscale ordinario, abbiano effettuato il pagamento tramite bonifico bancario, pagamento postale o altri mezzi di pagamento non in contanti.
La procedura da seguire per ottenere il Bonus idrico
Per richiedere il Bonus idrico, è necessario accedere all’area riservata sul sito dell’Agenzia delle Entrate e navigare fino alla sezione “Servizi“, che si trova nella categoria “Agevolazioni“. All’interno di questa sezione, devi cliccare sulla voce “Credito di imposta per il miglioramento dell’acqua potabile“, che indica appunto il Bonus idrico.
In alternativa, è possibile preparare la comunicazione seguendo le istruzioni fornite nella scheda informativa. Tuttavia, prima di inviare definitivamente i file, è necessario sottoporli a un controllo di conformità utilizzando il software messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
Un ulteriore passo da compiere è quello di trasmettere le informazioni relative agli interventi in via telematica all’ENEA, come richiesto dalla procedura.
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