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Come ottenere acqua pura con un impianto a osmosi inversa

Scopriamo i migliori impianti di depurazione per avere acqua di qualità tutti i giorni a casa nostra, molto economica, ottima da bere e delicata sulla pelle.

Ultimo aggiornamento 09-06-2021
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Esistono sul mercato numerosi impianti di depurazione destinati alle acque di rete, ovvero quelle che dall’acquedotto pubblico raggiungono la nostra abitazione. Cerchiamo di capire insieme cosa sono, come funzionano e come evitare fregature quando si sceglie di installare uno di questi impianti ad osmosi inversa.
Prima di comprendere come funzioni un depuratore a osmosi, iniziamo con il dire che l’osmosi è un processo chimico-fisico molto basilare presente in natura. Quando due liquidi sono posti a contatto tramite una membrana semi permeabile, il liquido più “puro” tenderà ad attraversare la membrana andando a diluire quello in cui sono presenti più elementi disciolti. Questo perché i due liquidi tendono ad equilibrare la concentrazione di sostanze disciolte creando alla fine del processo due soluzioni identiche. Nel processo di osmosi inversa, interviene un elemento esterno dato dalla pressione che si esercita su una delle due soluzioni che viene così pressata sulla membrana che la filtra lasciando passare le molecole di acqua e non quelle delle sostanze disciolte.

Esistono sul mercato numerosi impianti di depurazione destinati alle acque di rete, ovvero quelle che dall’acquedotto pubblico raggiungono la nostra abitazione. Cerchiamo di capire insieme cosa sono, come funzionano e come evitare fregature quando si sceglie di installare uno di questi impianti ad osmosi inversa.
Prima di comprendere come funzioni un depuratore a osmosi, iniziamo con il dire che l’osmosi è un processo chimico-fisico molto basilare presente in natura. Quando due liquidi sono posti a contatto tramite una membrana semi permeabile, il liquido più “puro” tenderà ad attraversare la membrana andando a diluire quello in cui sono presenti più elementi disciolti. Questo perché i due liquidi tendono ad equilibrare la concentrazione di sostanze disciolte creando alla fine del processo due soluzioni identiche. Nel processo di osmosi inversa, interviene un elemento esterno dato dalla pressione che si esercita su una delle due soluzioni che viene così pressata sulla membrana che la filtra lasciando passare le molecole di acqua e non quelle delle sostanze disciolte.

Ecco dunque che il impianto a osmosi inversa è un’ottima soluzione se hai a disposizione acqua contaminata da agenti chimici come il calcare, che rendono l’acqua pulita subito pronta e fruibile per tutte le nostre operazioni quotidiane. Scopriamo insieme come funzionano e quali sono le loro caratteristiche.

Depuratori a osmosi inversa: come funzionano

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I depuratori che abbiamo brevemente descritto, per essere adattati alle esigenze particolari del consumo quotidiano di acqua potabile devono essere opportunamente regolati. Infatti l’acqua che beviamo deve contenere alcuni elementi nutritivi fra cui i più importanti sono sicuramente calcio, sodio e magnesio. Questi sali minerali favoriscono diverse funzioni biologiche del nostro l’organismo e l’acqua che beviamo è un modo semplice e salutare per assumerli. Al fine di evitare che i depuratori ad osmosi inversa ci restituiscano acqua distillata si possono mettere in pratica due accorgimenti.

Il primo è regolare un filtraggio meno ristretto ed il secondo è reintrodurre una porzione di acqua non filtrata. I possessori di questi impianti, spesso hanno una fontanella aggiuntiva installata sopra il lavabo della cucina, destinata appunto a fornire acqua da bere. Questa viene appunto rimescolata con l’acqua potabile della rete recuperando la quota di elementi minerali utili al fabbisogno alimentare dell’organismo. L’acqua di rubinetto è già perfettamente potabile e controllata prima di essere immessa in rete, eccezione fatta per problemi di inquinamento che possono subentrare nella rete di distribuzione. Dopo aver eliminato quindi il cloro ed aver alleggerito un’acqua particolarmente salina e pesante, non ci sono pericoli a bere una parte di acqua di rete non filtrata.

Dove questi impianti di depurazione danno effettivamente il meglio è nel trattamento dell’acqua destinata all’uso in elettrodomestici e pulizia della casa. Quando utilizziamo ferri da stiro o lavatrici, spesso ci viene richiesto di adottare precauzioni come l’impiego di acqua distillata oppure l’aggiunta nell’apparecchio di un anticalcare. Questi accorgimenti hanno la funzione di preservare i circuiti e le parti meccaniche degli elettrodomestici che lavorano a contatto con l’acqua, naturalmente ricca di residui minerali. Utilizzando l’acqua proveniente dagli impianti di depurazione domestica, non sarà più necessario preoccuparsi di questi aspetti, essendo l’acqua filtrata estremamente povera di sostanze disciolte. Inoltre, l’acqua trattata con l’osmosi inversa acquista un potere solvente maggiore rispetto a quella non trattata, rendendola più adatta alle pulizie casalinghe quotidiane. Questa proprietà solvente è data dall’assenza di sostanze disciolte nell’acqua filtrata che quindi ha più “spazio di manovra” per sciogliere le sostanze con cui entra in contatto.Infine, alcuni prodotti chimici utilizzati come detergenti per le diverse operazioni di pulizia lavorano meglio se disciolti in un liquido più puro della normale acqua minerale.

Depuratori a osmosi inversa: alcuni accessori irrinunciabili

Per concludere, andiamo a elencare e analizzare alcuni degli accessori con cui questi impianti di depurazione si possono corredare per rispondere a diverse esigenze. Innanzitutto bisogna specificare che per i depuratori domestici il processo di filtraggio consiste di più fasi in cui l’acqua attraversa diversi filtri o trattamenti.

Prima ancora di raggiungere la membrana osmotica, l’acqua deve attraversare un filtro ai carboni attivi che serve ad eliminare il cloro e prevenire così la corrosione della membrana.Questi filtri devono essere costantemente puliti ed occasionalmente sostituiti, altrimenti potrebbero riempirsi di batteri nocivi per la salute.Un modo di eliminare la carica batterica dall’acqua è l’istallazione di uno sterilizzatore ai raggi UV composto da una lampada che illumina l’acqua attraverso uno speciale tubo al quarzo. Il quarzo è la parte più costosa di questo accessorio ma è necessario in quanto altri materiali farebbero da schermo agli ultravioletti. Questo tipo di precauzione è particolarmente indicata per gli impianti che prevedono un serbatoio, al cui interno l’acqua potrebbe ristagnare lasciando proliferare i micro organismi. Occorre ricordarsi di pulire regolarmente il tubo di quarzo per evitare che il calcare faccia da schermo ai raggi ultravioletti.

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