Resistenza scaldabagno: come sostituirla
In questo articolo vi forniremo una guida su come effettuare la sostituzione della resistenza dello scaldabagno e a chi rivolgersi per evitare di bruciarlo
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
A chi non è mai successo di trovarsi nel bel mezzo di una doccia senza acqua calda, magari proprio il giorno in cui il tecnico dello scaldabagno fosse irreperibile? Si tratta di inconvenienti spiacevoli, ai quali, tuttavia, si può ovviare con alcune accortezze. Che si tratti di scaldabagno a gas o elettrico, è fondamentale rispettare la manutenzione e la pulizia con cadenza regolare. Senza dimenticare la sostituzione della resistenza interna.
A chi non è mai successo di trovarsi nel bel mezzo di una doccia senza acqua calda, magari proprio il giorno in cui il tecnico dello scaldabagno fosse irreperibile? Si tratta di inconvenienti spiacevoli, ai quali, tuttavia, si può ovviare con alcune accortezze. Che si tratti di scaldabagno a gas o elettrico, è fondamentale rispettare la manutenzione e la pulizia con cadenza regolare. Senza dimenticare la sostituzione della resistenza interna.
Manutenzione dello scaldabagno: la resistenza
All’interno dello scaldabagno scorre tantissima acqua che deposita calcare. A seconda della durezza dell’acqua il deposito può essere più o meno importante: più calcare si deposita, più il funzionamento dello scaldabagno viene compromesso. Infatti il calcare si comporta come se fosse un magnete e la resistenza è il primo elemento a venire intaccato e danneggiato. Dunque, in caso di malfunzionamento, la resistenza scaldabagno è il primo elemento da controllare e eventualmente sostituire.
I passaggi necessari per sostituire la resistenza dello scaldabagno
Se i tempi di attesa per scaldare l’acqua si allungano e il sospetto che la resistenza sia da sostituire è molto concreto, è necessario armarsi di intraprendenza e cassetta degli attrezzi per mettere in salvo lo scaldabagno. Infatti, continuare ad usarlo nel momento in cui la resistenza è danneggiata può creare problemi all’elettrodomestico, al punto di rischiare di bruciarlo.
- Prima di tutto, è opportuno staccare l’alimentazione elettrica dello scaldabagno prima di intervenire, se non addirittura qualche ora prima per farlo raffreddare adeguatamente, in modo da consentire un approccio sicuro.
- Onde evitare inutili inondazioni è necessario chiudere il rubinetto di alimentazione dell’acqua, meglio se agendo direttamente sull’interruttore generale.
- Attrezzarsi di tutti gli utensili utili per la manutenzione farà risparmiare non solo tempo ma anche energie, non sarebbe pratico doversi continuamente muovere in giro per la casa alla ricerca di questo e quello. Si tratta di pochi attrezzi: una chiave a tubo per smantellare la resistenza, un cacciavite per smontare il coperchio di protezione e una scala se lo scaldabagno fosse posto in alto.
- È necessario rimuovere la parte elettrica posta sotto lo scaldabagno che consiste nella lampadina del termostato e il termostato stesso. Un’operazione che richiede attenzione e delicatezza: infatti, vanno scollegati i fili dai morsetti, in modo da poterli poi risistemare a sostituzione completata.
- Un assistente ai lavori, anche se non esperto, garantisce un livello di sicurezza da non dare per scontato. Avere chi passa l’attrezzo al momento utile e si occupa di controllare che tutto si svolga correttamente agevola ogni operazione e impedisce imprudenze e confusioni.
Seguiti questi semplici passaggi, si può procedere alla sostituzione della resistenza dello scaldabagno. A seconda della quantità di calcare presente sulla resistenza da sostituire, potrà essere necessario ripetere l’operazione più volte. A questo proposito con il supporto di una bacinella sotto lo scaldabagno vanno raccolte le eccedenze di calcare e acqua ancora presenti senza sporcare la postazione di lavoro. Solo a questo punto si potrà valutare se la resistenza appena rimossa è in uno stato tale da doverla gettare e sostituire o necessita solo di una bella pulizia. In questo secondo caso, è possibile immergerla nell’aceto per diverse ore e poi provvedere a spazzolarla o in una soluzione di acido cloridrico e acqua. Per maneggiare queste sostanze è sempre consigliato indossare mascherina e guanti protettivi.
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