Ricircolo acqua calda sanitaria: normativa, installazione, costi
Stop agli sprechi e acqua calda sempre a disposizione grazie alla pompa per il ricircolo dell'acqua calda sanitaria: vediamone insieme le caratteristiche.
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
In ogni casa è ormai presente una caldaia in grado di fornire costantemente acqua calda per le necessità personali, oltre che per il riscaldamento dell’abitazione nella stagione invernale: in tal senso il ricircolo dell’acqua calda sanitaria è un aspetto che va valutato attentamente e che può rappresentare una funzione in più per una caldaia.
La funzione di ricircolo è importantissima: senza il ricircolo dell’acqua sanitaria, l’acqua che permane nei tubi prima che vengano aperti i rubinetti finisce per raffreddarsi causando uno spreco d’acqua maggiore.
L’acqua è un bene prezioso e bisogna sempre evitare sprechi inutili: grazie alla presenza di una pompa di ricircolo, l’acqua anziché stagnare nelle tubature raffreddandosi, rimane sempre calda perché collegata direttamente alla caldaia: in questo modo rimarrà sempre in temperatura e, non appena verrà aperto il rubinetto dell’acqua calda, questa uscirà direttamente alla giusta temperatura.
Il ricircolo dell’acqua calda dunque è molto importante perché permette di non sprecare acqua inutilmente mentre si aspetta che si riscaldi ed evita la stagnazione dell’acqua nei tubi con tutti i vantaggi igienici del caso.
Il rovescio della medaglia è che, pur sprecando meno acqua, c’è un incremento nel dispendio energetico perché, attivando il ricircolo dell’acqua calda sanitaria, è come se la caldaia fosse costantemente accesa e in funzione.
In ogni casa è ormai presente una caldaia in grado di fornire costantemente acqua calda per le necessità personali, oltre che per il riscaldamento dell’abitazione nella stagione invernale: in tal senso il ricircolo dell’acqua calda sanitaria è un aspetto che va valutato attentamente e che può rappresentare una funzione in più per una caldaia.
La funzione di ricircolo è importantissima: senza il ricircolo dell’acqua sanitaria, l’acqua che permane nei tubi prima che vengano aperti i rubinetti finisce per raffreddarsi causando uno spreco d’acqua maggiore.
L’acqua è un bene prezioso e bisogna sempre evitare sprechi inutili: grazie alla presenza di una pompa di ricircolo, l’acqua anziché stagnare nelle tubature raffreddandosi, rimane sempre calda perché collegata direttamente alla caldaia: in questo modo rimarrà sempre in temperatura e, non appena verrà aperto il rubinetto dell’acqua calda, questa uscirà direttamente alla giusta temperatura.
Il ricircolo dell’acqua calda dunque è molto importante perché permette di non sprecare acqua inutilmente mentre si aspetta che si riscaldi ed evita la stagnazione dell’acqua nei tubi con tutti i vantaggi igienici del caso.
Il rovescio della medaglia è che, pur sprecando meno acqua, c’è un incremento nel dispendio energetico perché, attivando il ricircolo dell’acqua calda sanitaria, è come se la caldaia fosse costantemente accesa e in funzione.
Si tratta dunque di un piccolo “lusso” da concedersi se si desidera risparmiare sulla bolletta idrica, ma non si ha il problema di un maggiore dispendio energetico, e non è raro trovare questa tipologia di caldaie con ricircolo negli hotel o in tutti quei luoghi (abitazioni comprese) dove si ha la necessità di avere sempre acqua calda a disposizione.
Pompa ricircolo acqua calda: cosa dice la normativa
Il ricircolo dell’acqua calda sanitaria è disciplinato da una normativa ben precisa: si tratta della UNi9182:2014 che specifica i criteri tecnici ed i parametri da considerare per il dimensionamento delle reti di distribuzione dell’acqua destinata al consumo umano, i criteri di dimensionamento per gli impianti di produzione, distribuzione e ricircolo dell’acqua calda, i criteri da adottare per la messa in esercizio degli impianti e gli impieghi dell’acqua non potabile e le limitazioni per il suo impiego.
In linea generale il ricircolo può non essere fatto negli impianti domestici con caldaia istantanea o negli impianti domestici con accumulo non superiore a 100Lt,con alcune specifiche.
Se l’impianto di riscaldamento è centralizzato, come spesso accade nei condomini un po’ più vecchi, occorre valutare la possibilità di installare un impianto di ricircolo dell’acqua che dovrà rispettare determinati criteri tecnici ed energetici.