Le 4 fasi per una sanificazione corretta dell'ambiente
Quali sono tutte le fasi per una corretta sanificazione? Scopriamole insieme in questo articolo PG Casa
Antonia Di Lauro
Professionista lavori domestici
La pulizia degli ambienti è sempre stata di fondamentale importanza. Ora, a causa della pandemia da Covid-19, l’attenzione per la sanificazione si è fatta giustamente più intensa.
La pulizia degli ambienti è sempre stata di fondamentale importanza. Ora, a causa della pandemia da Covid-19, l’attenzione per la sanificazione si è fatta giustamente più intensa.
Luoghi pubblici molto frequentati, uffici pubblici, aziende private, cucine: tutti devono stare al passo con le più aggiornate tecniche di sanificazione, la quale, attualmente, prevede 4 fasi.
Sanificare l’ambiente, infatti, consente di ottenere un luogo più sicuro per tutti coloro che vi lavorano o vi transitano soltanto, evitando la spiacevole diffusione di malattie. Continua a leggere PG Casa per scoprire quali sono e in cosa consistono le 4 fasi della perfetta sanificazione.
Terminologia fondamentale
Prima di approfondire quelle che sono le 4 fasi della corretta sanificazione di un ambiente, è necessario approfondire la terminologia specifica, facendo le dovute differenziazioni.
“Sanificare” equivale a “disinfettare”? Ed entrambi i termini sono sinonimi di “detergere”? No, si tratta di termini che identificano azioni anche profondamente differenti tra loro. Facciamo quindi un po’ di chiarezza in merito – facendoci aiutare dal Rapporto sulla sanificazione di superfici, ambiente e abbigliamento del Ministero della Salute – così da non rischiare di confondere i vari passaggi delle 4 fasi di sanificazione.
- Sanificazione: con “sanificazione” si intende un complesso di procedimenti e operazioni di pulizia e/o disinfezione volto al mantenimento della buona qualità dell’aria anche con il ricambio d’aria in tutti gli ambienti.
- Disinfezione: con “disinfezione” si intende un trattamento per abbattere la carica microbica di ambienti, superfici e materiali e va effettuata utilizzando prodotti disinfettanti (biocidi o presidi medico chirurgici) autorizzati dal Ministero della Salute. Questi prodotti devono obbligatoriamente riportare in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione.
- Detersione: la “detersione” consiste nella rimozione e nell’allontanamento dello sporco e dei microrganismi presenti in un ambiente, con conseguente riduzione della carica microbica.
- Igienizzazione: l’igienizzazione è l’equivalente di detersione. Anche in questo caso, l’igienizzazione ha lo scopo di rendere igienico, ovvero pulire l’ambiente eliminando le sostanze nocive presenti.
- Pulizia: con “pulizia” si intende quell’attività nella quale si utilizzano prodotti detergenti/igienizzanti per ambiente che rimuovono lo sporco mediante azione meccanica o fisica.
- Sterilizzazione: la sterilizzazione è processo fisico o chimico che porta alla distruzione mirata di ogni forma microbica vivente, sia in forma vegetativa che in forma di spore.
Ora che è chiara la terminologia che verrà utilizzata, possiamo passare all’analisi concreta delle 4 fasi della sanificazione.
Le 4 fasi della sanificazione
Come abbiamo visto, con sanificazione di intende quel processo attuato nei confronti di un ambiente che consta di vari passaggi di pulizia e disinfezione, con il solo scopo di mantenere l’ambiente e le sue superfici pulite ed igienizzate.
Il processo di sanificazione consta di 4 fasi: la detersione o igienizzazione, il risciacquo, la disinfezione, il risciacquo finale.
Prima fase: detersione o igienizzazione
Come abbiamo già ampiamente appreso, la detersione o igienizzazione è quell’attività preliminare che consiste nell’eliminazione dello sporco e dei microrganismi presenti in un ambiente. Si tratta di una fase fondamentale del processo di sanificazione in 4 fasi: lo sporco è infatti ricco di microrganismi che vi si moltiplicano attivamente ed è in grado di ridurre la successiva attività dei disinfettanti.
In base al tipo di sporco che si dovrà andare a rimuovere – organico o non organico – è bene scegliere un detergente o igienizzante con specifiche caratteristiche, quali un grande effetto detergente, un elevato potere bagnante, penetrante ed inibente; un elevato potere emulsionante e disperdente; elevate capacità di operare con acque di diversa durezza e, non per ultimo, facilità di risciacquo.
Seconda fase: il risciacquo
Dopo la fase di detersione o igienizzazione, un accurato risciacquo consente di eliminare tutti i residui di sporco, i residui di detergente che potrebbero compromettere o danneggiare le superfici e preparare al meglio le superfici in questione per la terza delle 4 fasi della sanificazione.
Terza fase: la disinfezione
“Disinfettare” significa eliminare la quantità di microrganismi e germi patogeni presenti nell’ambiente e sulle superfici. Per questo motivo la fase della disinfezione è tanto importante: mentre le prime fasi eliminano semplicemente lo sporco visibile, la terza contrasta l’invisibile, come funghi, batteri, spore o virus. Per combattere efficacemente allergie, problemi polmonari o il diffondersi di un virus attraverso aria e superfici, la disinfezione – terza delle 4 fasi di sanificazione – è quella che deve essere eseguita con maggior cura, mediante prodotti specifici contenenti agenti chimici disinfettanti.
Quarta fase: risciacquo finale
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