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Casa in affitto: a chi spetta dipingere le pareti

La tinteggiatura delle pareti di una casa in affitto può far emergere conflitti tra inquilino e proprietario dell'immobile. Ecco quali sono le regole da seguire

Ultimo aggiornamento 01-02-2024

Pasquale Gangemi

Consulente ed Agente Immobiliare - Mediatore creditizio

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Quando il contratto relativo ad una casa in affitto giunge a termine occorre che l’inquilino abbandoni la casa e ridia le chiavi al proprietario. In questo contesto è necessario pulire l’abitazione e dipingere i muri, che nel corso del contratto potrebbero aver subito dei danni, essere sporchi o rovinati. L’obiettivo è quello di ottenere un immobile in condizioni perfette, in modo che possa essere riemesso nel mercato degli affitti oppure occupato dai legittimi proprietari. C’è però una domanda che crea confusione tra le parti: alla fine del contratto di locazione, chi è tenuto a pagare la tinteggiatura delle pareti?

Tinteggiare le pareti nella casa in affitto: chi deve pagare

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Quando si abita in una casa in affitto, spesso si fa confusione sui lavori che sono di competenza del proprietario dell’immobile e quelli, invece, che competono a chi è in affitto. Secondo l’articolo 79 della Legge sull’Equo Canone, il locatario non è legittimato a chiedere il pagamento delle spese di tinteggiatura a chi è in affitto. Ma questa clausola è stata eliminata nel 1998 e da quel momento c’è maggiore tolleranza verso la gestione autonoma di questo tipo di attività. Si parla, infatti, di “autonomia contrattuale” quindi questa decisione può essere stabilita tra le parti e registrata sul singolo contratto. Normalmente la spesa è sostenuta dal locatore, ma si può essere anche affidata al conduttore. Se il contratto di affitto non ha delle regole scritte e un accordo tra le due parti si deve procedere a regole specifiche.

Tinteggiatura pareti: regole

Quando nel contratto d’affitto non è specificato, la tinteggiatura delle pareti è richiesta a chi è in affitto qualora ci siano dei danni dovuti alla sua negligenza. Quindi tutti i danni causati da un inquilino nella casa devono essere riparati, inclusi quelli alla parete. Si parla, in questo caso di macchie, fori e altri danni. Sarà però il locatore a doversi impegnare nello stucco delle pareti nel caso in cui l’inquilino abbia deciso di appendere dei quadri alle pareti, perchè si tratta del normale utilizzo dell’immobile e non di un danno alle pareti. Bisogna, infatti, distinguere il degrado delle pareti in seguito al loro normale uso dall’utilizzo negligente dell’abitazione.

D’altra parte, se i danni sono causati dalla normale usura delle pareti, è il locatore che deve farsi carico delle spese. Infatti, si tratta di una spesa ordinaria di manutenzione che secondo l’articolo 1576 del Codice Civile sono di competenza del locatore. Sempre lui è il responsabile nel caso in cui ci siano delle infiltrazioni dal piano superiore ma anche problemi di umidità o altri danni legati alle parti comuni dell’edificio.

Queste sono regole generali, tuttavia il contratto potrebbe contenerne di diverse e modificare le carte in tavole. Inoltre, bisogna anche stabilire che eventuali danni alle pareti siano causate dall’inquilino e ciò dovrà essere a carico del locatore. La cauzione versata dall’inquilino prima di stipulare il contratto di locazione può essere usata dal proprietario per la gestione di queste attività.

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