Dove posizionare prese e interruttori
Stai costruendo o ristrutturando casa e non hai idea di come disporre gli interruttori della luce in modo pratico e funzionale? Ecco qualche consiglio
Giorgio Santacroce
Tecnico riparazioni elettroniche
I campi in cui si può articolare l’arredamento e l’allestimento di un’abitazione sono svariati, infatti vanno da quelli più pratici e concreti – le dimensioni delle stanze, le destinazioni d’uso, la conformazione dell’impianto elettrico, la scelta di materiali di costruzione – a quelli più accessori o dipendenti dal gusto personale (come invece la scelta delle luci, la scelta dei mobili e la loro disposizione, e via dicendo).
I campi in cui si può articolare l’arredamento e l’allestimento di un’abitazione sono svariati, infatti vanno da quelli più pratici e concreti – le dimensioni delle stanze, le destinazioni d’uso, la conformazione dell’impianto elettrico, la scelta di materiali di costruzione – a quelli più accessori o dipendenti dal gusto personale (come invece la scelta delle luci, la scelta dei mobili e la loro disposizione, e via dicendo).
Uno degli ultimi ritocchi che si possono dare alla casa è la disposizione degli interruttori della luce, una decisione importante per usufruire di una corretta illuminazione degli ambienti indoor e rendere i punti luce funzionali e semplici da azionare. Vediamo alcune soluzioni per determinare la giusta posizione delle sorgenti luminose in casa.
- Dove posizionare prese e interruttori della luce in casa
- La corretta posizione degli interruttori della luce
Dove posizionare prese e interruttori della luce in casa
Non ci si pensa molto spesso, anzi, è qualcosa che viene dato solitamente per scontato, eppure un posizionamento intelligente degli interruttori della luce in giro per la casa è essenziale. Garantire un accesso facile ai punti luce riduce il tempo perso nel cercare l’interruttore, inoltre permette di configurare meglio l’illuminazione della casa, oltre a farci risparmiare scomodi giochi a “indovina quale interruttore accende o spegne cosa”.
La prima cosa da fare in queste circostanze è ricorrere alla planimetria della casa, per avere una visione d’insieme chiara di com’è fatta l’abitazione. In questo modo si possono anche trovare facilmente i luoghi più adatti per gli interruttori della luce, per capire quali ambienti necessitano di più o meno luce e che tipo di intensità e distribuzione luminosa hanno bisogno le diverse stanze.
Una volta trovata la planimetria bisogna ispezionare fisicamente tutti gli ambienti. Si tratta di un’operazione fondamentale, per capire il tipo di illuminazione necessaria nelle camere arredate. Inoltre, è importante individuare quali sono le posizioni più comode, non in conflitto con mobili, infissi e complementi d’arredo, dove sistemare i vari interruttori in casa (un concetto, questo, che prende il nome di “spazi di movimento” ed è fondamentale per gli architetti d’interni).
In seguito a queste operazioni è possibile creare lo schema dell’impianto elettrico, il quale viene realizzato in genere da un’impresa specializzata o da un professionista abilitato. Lo schema elettrico è essenziale per realizzare l’impiantistica necessaria alla disposizione di prese e interruttori della luce, per assicurare che non vengano commessi errori durante i lavori, intervento che potrebbe essere effettuato anche da un’azienda o un professionista differenti rispetto a chi ha pianificato lo schema elettrico.
La corretta posizione degli interruttori della luce
La disposizione ideale degli interruttori della luce deve tenere conto di alcuni aspetti:
- bisogna considerare quante luci ci sono (o ci saranno) nelle varie stanze e se ha senso accenderne solo una parte secondo una configurazione specifica, ad esempio installando un interruttore a più pulsanti per suddividere i comandi dei diversi punti luce;
- è necessario considerare se sono presenti in casa delle postazioni di lavoro, ad esempio per attività di smart working, per capire la distanza alla quale posizionare gli interruttori;
- alcuni interruttori vanno posizionati a lato delle vie d’accesso degli ambienti, tenendo conto degli ingombri delle porte aperte o dei mobili in quanto potrebbero coprire gli interruttori;
- non bisogna esagerare con gli interruttori, infatti un numero troppo elevato può risultare poco funzionale e antiestetico
Di norma, il salotto deve avere almeno un interruttore generale della luce, tuttavia a meno che la zona living sia molto piccola è consigliabile installare due interruttori, per consentire di accendere e spegnere le luci dai due lati opposti dell’ambiente. Le prese di corrente devono permette di collegare tutti i dispositivi principali, tra cui almeno una lampada da terra o da scrivania e gli apparecchi della postazione TV (televisore, decoder e impianto stereo).
In cucina invece è necessario un approccio differente, considerando un numero elevato di interruttori e prese per collegare tutti gli elettrodomestici e i vari dispositivi. Le prese in particolare devono consentire di collegare singolarmente i grandi elettrodomestici ad alto consumo, come la lavastoviglie e il forno elettrico. Inoltre, bisogna prevedere un punto luce per illuminare bene il piano cottura.
In bagno basta installare un interruttore generale, collocando delle prese vicino allo specchio del bagno e, se presente, una presa specifica per la lavatrice. Nelle stanze da letto basta prevedere un interruttore centrale per ogni ambiente, posizionando delle prese vicino al letto e in prossimità del luogo in cui sistemare la scrivania.
Una volta completato il progetto bisogna concordare con l’azienda le modalità e i costi dell’installazione degli interruttori. A meno di essere elettricisti professionisti, lavorarci personalmente è caldamente sconsigliato, infatti giocare con l’elettricità non è uno scherzo e comporta dei seri rischi per l’incolumità.
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