Come funziona il Regolamento condominiale: dai rumori agli spazi comuni
Il regolamento condominiale stabilisce le regole di buona convivenza tra condomini, dai divieti alle azioni consentite e altre informazioni: ecco come funziona
Silvia Baldassarre
Avvocato Civilista
Chi vive in condominio deve seguire precise regole, messe nero su bianco in un documento molto importante, che tutti dovrebbero conoscere. Si tratta del regolamento condominiale obbligatorio se un edificio accoglie un grande numero di persone.
Chi vive in condominio deve seguire precise regole, messe nero su bianco in un documento molto importante, che tutti dovrebbero conoscere. Si tratta del regolamento condominiale obbligatorio se un edificio accoglie un grande numero di persone.
Al suo interno si trovano, oltre alle buone pratiche per una pacifica convivenza, anche le soluzioni ad alcuni dei più comuni problemi tra condomini, come la gestione dei rumori o degli spazi comuni, ma anche la ripartizione delle spese condominiali. Ecco le sue caratteristiche e come funziona il regolamento.
- Cos'è il regolamento condominiale assembleare
- Cos'è il regolamento condominiale contrattuale
- Regolamento condominiale e rumori
Cos’è il regolamento condominiale assembleare
L’articolo 1138 del Codice Civile sancisce il regolamento è obbligatorio quando nel condominio sono presenti più di 10 persone. Se sono meno, il documento è facoltativo, ma consigliato, in quanto può essere la migliore soluzione per gestire al meglio la convivenza e prevenire tante problematiche. Il regolamento può essere contrattuale o assembleare.
Il regolamento condominiale assembleare viene votato dall’assemblea di condominio e ha le seguenti peculiarità:
- contiene tutte le regole sull’uso delle parti comuni
- ripartisce le spese condominiali
- stabilisce quali sono le regole per la corretta amministrazione condominiale
- prescrive le regole per il decoro del condominio
All’interno del documento vengono espressamente descritti i millesimi di proprietà in base a cui ripartire le varie spese condominiali, come quelle per le pulizie delle parti comuni o della manutenzione dell’ascensore.
Cos’è il regolamento condominiale contrattuale
Il regolamento condominiale contrattuale è un vero e proprio contratto tra i condomini. Deve essere in forma scritta e sottoscritto da tutti. Viene usato per gestire aspetti non concepiti all’interno del regolamento assembleare e può fissare delle regole per la gestione di una singola proprietà.
Si può usare anche per gestire le spese condominiali, per esempio invece di pagare in base ai millesimi di proprietà, si stabilisce una somma pro capite. Con questo tipo di contratto si può vietare a un condomino di aprire un Bed & Breakfast o di detenere animali domestici esotici. Il possesso di animali domestici in condominio come cani e gatti viene gestito in modalità diverse ed è molto difficile impedire a una persona di adottare un pet, a patto che rispetto precise regole. Ogni condomino nel momento in cui entra in un palazzo deve conoscere bene sia regolamento assembleare, sia quello contrattuale, anche se quest’ultimo non sempre viene redatto.
Regolamento condominiale e rumori
Gli orari di silenzio in condominio non sono stabiliti dalla Legge, ma dal regolamento condominiale. Solitamente le fasce orarie in cui non bisogna fare rumore sono:
- dalle ore 22:00 alle ore 8:00 nei giorni feriali
- dalle ore 22:00 alle ore 9:00 nei giorni festivi
- dalle 13:00 alle 16:00 quotidianamente
Se un vicino di casa fa chiasso nelle ore non consentite, come la notte, si possono chiamare le forze dell’ordine, con la consapevolezza però che loro non possano farci molto. Infatti, polizia locale e carabinieri si muovono quando il rumore proviene da un locale, un ristorante o altra attività disturba l’intero condominio o addirittura un quartiere.
Cosa fare se un vicino fa rumore, magari perchè suona senza badare al volume arrecando disturbo agli altri? Il consiglio è quello di rivolgersi direttamente al vicino di casa per risolvere la situazione in modo sereno. In alternativa, si può coinvolgere l’amministratore di condominio, che contatterà direttamente la persona chiedendole di moderare i rumori.
In casi estremi si può procedere per vie legali. In questo caso, un passo importante è richiedere una perizia fonometrica ad un tecnico competente in acustica (TCA), un professionista abilitato per questo lavoro, per assicurarsi che effettivamente il rumore sia forte e danneggi gli altri. Questa è una prova inconfutabile che nella maggior parte dei casi convince il disturbatore a porre un limite ai rumori.
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