Come trasformare la cantina in taverna
Convertire una semplice cantina in una taverna moderna, cambiandone la destinazione d’uso, è possibile: i permessi necessari e i lavori da eseguire
Giulia Brutto
Architetto
Studio di architettura BARBARO18
- Cantina e taverna, le differenze e perché può essere vantaggioso cambiare
- Come trasformare una cantina in una taverna: i materiali e gli arredi necessari
- Cantina e taverna, le differenze e perché può essere vantaggioso cambiare
- Come trasformare una cantina in una taverna: i materiali e gli arredi necessari
Sono tante le case che posseggono una cantina, generalmente interrata o collocata presso i piani inferiori, dalle dimensioni relativamente ampie. Spesso questi ambienti non vengono sfruttati in tutte le loro potenzialità, considerandoli dei luoghi dove è solo possibile riporre tutti gli oggetti che si utilizzano raramente e che vengono dimenticati nel tempo. Tuttavia, c’è un modo migliore per rendere una cantina uno spazio accogliente, vivibile e funzionale: cambiarne la destinazione d’uso, convertendola in una taverna moderna e dal fascino intramontabile.
Ma come trasformare una cantina in una taverna? Innanzitutto, occorre considerare la categoria catastale dello spazio. Se si tratta di un locale che non può essere adibito a spazio abitabile occorre riconvertirlo chiedendo al proprio Comune un permesso di costruire e fare una richiesta formale di variazione catastale. Una volta portate a termine tutte le procedure burocratiche necessarie e ottenuto esito positivo si può procedere alla trasformazione della propria cantina.
Cantina e taverna, le differenze e perché può essere vantaggioso cambiare
Cantina e taverna sono due termini che potrebbero essere confusi ma, pur essendo spazi che spesso si trovano in un piano inferiore dell’edificio o nel seminterrato, sono completamente differenti. La prima, pur facendo parte dell’abitazione, non può per alcun motivo essere abitata: non è una zona in cui soggiornare, ma è pensata per permettere alle persone di conservarvi oggetti, vini o altri elementi.
Al catasto, la cantina viene classificata come “Magazzini e locali da deposito”, rientrando nella categoria C/2.
La taverna, al contrario, è uno spazio abitabile, generalmente collegato all’abitazione, in cui è possibile trascorrere diverse ore della giornata o persino della notte se viene adibita a stanza da letto. Al catasto, rientra nella categoria A (ambienti residenziali).
Una taverna può diventare tutto ciò che si desidera: una seconda cucina, una seconda sala, uno spazio dedicato alle proprie passioni, una palestra, una sorta di sala da pranzo o angolo bar, un’area per lettura, uno studio, una lavanderia e tanto altro.
Come è facile immaginare, se si ha la necessità di spazi più ampi o la cantina non viene sfruttata a pieno, può essere conveniente tramutare questo spazio in una taverna che risponde alle esigenze specifiche degli abitanti della casa.
Cambiare è vantaggioso, ma non facile, poiché prima di procedere con il proprio progetto è necessario accertarsi che l’ambiente detenga tutti i requisiti impiantistici e igienico sanitari per ottenere l’agibilità e i permessi necessari per l’avviamento dei lavoro.
Per essere considerata agibile, l’area deve rispettare delle altezze, delle superfici e dei livelli di aero-illuminazioni minime. Deve rispettare i criteri per la sicurezza sismica, avere impianti conformi e un livello di umidità minimo e accettabile. È importante, per evitare rischi, che le fondamenta siano in grado di sopportare i carichi.
Come trasformare una cantina in una taverna: i materiali e gli arredi necessari
Quando si vuole convertire una cantina in taverna è bene affidarsi a dei professionisti del settore, in grado di valutare le condizioni dell’ambiente, gli interventi da effettuare e consigliare sugli elementi d’arredo da inserire per rendere la taverna funzionale.
Tra gli interventi richiesti ci sono quelli per favorire una riduzione dell’umidità dell’ambiente, per evitare problemi di salute e una più rapida usura del mobilio, dei pavimenti e delle pareti presenti nella taverna. Si deve procedere con un adeguamento degli impianti elettrici e idrici (se è previsto l’inserimento di una cucina o di un bagno) e il miglioramento del sistema di illuminazione.
Per favorire una buona illuminazione, si possono inserire dei punti di luce artificiale e utilizzare colori chiari, sia per i pavimenti e per i rivestimenti, che per l’arredo.
Quando si arreda una taverna si opta perlopiù per un arredamento in stile rustico, che riporti alla mente case di campagna, o provenzale, ma niente vieta di scegliere delle soluzioni alternative in base ai propri gusti.
Nell’ambiente si possono inserire oggetti di design, da mixare in maniera armoniosa con l’arredamento e che siano in grado di attirare lo sguardo dei visitatori. Quando si allestisce una taverna, è sempre consigliabile evitare di inserire troppi elementi per evitare che lo spazio risulti poco arioso e sovraffollato.
Quali arredi inserire? La scelta va fatta in base all’utilizzo che si vuole fare della taverna. Ad esempio, se si tratta di uno spazio da sfruttare per le serate in compagnia di amici e parenti è essenziale un tavolo di grandi dimensioni che possa accogliere tutti. Oltre alla funzionalità, è importante dare rilevanza al confort: bene quindi divani, poltrone e sedute confortevoli che consentano di trascorrere piacevolmente alcune ore delle proprie giornate.
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