Come distribuire gli spazi interni della tua nuova casa: idee e consigli pratici
Stai costruendo o ristrutturando la tua abitazione? È il momento di pensare alla distribuzione degli spazi interni della casa: ecco i consigli dell’architetto
Francesco Bosco
Ingegnere Edile – Architetto
- Separare zona giorno e zona notte
- Principi per organizzare lo spazio
- Distribuire le stanze in base all’orientamento dell’edificio
- Come distribuire gli ambienti in un open space
- Organizzare le stanze in presenza di bambini e ragazzi
- Separare zona giorno e zona notte
- Principi per organizzare lo spazio
- Distribuire le stanze in base all’orientamento dell’edificio
- Come distribuire gli ambienti in un open space
- Organizzare le stanze in presenza di bambini e ragazzi
La distribuzione delle diverse stanze all’interno di un’abitazione può davvero fare la differenza, non solo in termini di comfort abitativo, ma anche di efficienza energetica. Insomma, questo dettaglio ha un impatto enorme sulla vivibilità della tua casa e per questo motivo occorre effettuare una attenta valutazione prima iniziare i lavori.
In questo articolo voglio fornirti una serie di consigli utili dati dalla mia esperienza sul campo, in modo da poter avere degli spunti e migliorare il progetto di costruzione o ristrutturazione.
Separare zona giorno e zona notte
La prima azione da fare quando si deve effettuare la distribuzione degli spazi interni in casa è la suddivisione tra zona giorno e zona notte. La prima comprende spazi come il salotto, la cucina, l’ingresso e, eventualmente, uno studio, mentre la zona notte include le camere da letto e i bagni. Questa suddivisione permette di mantenere separata la parte più conviviale della casa da quella più privata.
Principi per organizzare lo spazio
Un principio fondamentale nell’organizzazione dello spazio abitativo è la suddivisione in zone indipendenti, senza però fossilizzarsi nelle regole e anzi cercando di personalizzare gli spazi in base alle proprie esigenze. Ad esempio, la netta separazione tra zona notte e zona giorno risponde a esigenze pratiche come l’ordine e la pulizia, ma potrebbe risultare superflua per una famiglia con pochi membri, dove magari ci sono bambini piccoli. In questi casi, uno spazio articolato e fluido può garantire una maggiore libertà di organizzazione e personalizzazione.
Infatti, se un tempo le case erano suddivise in zone dedicate agli ospiti e zone più private, oggi si vive in ambienti fluidi che comunicano maggiormente tra loro. Nonostante ciò, esistono comunque alcune regole di base che permettono di organizzare al meglio la vita casalinga.
Innanzitutto, la sala da pranzo dovrebbe essere vicina alla cucina, ma non necessariamente integrata con essa. Una separazione mobile, come una porta scorrevole, può mantenere la funzionalità senza esporre la vista dei fornelli e del lavello agli ospiti.
Le camere da letto possono essere concepite sia come delle camere-salotto, da usare anche durante il giorno per rilassarsi, oppure come zone riservate alla notte e usate solo per dormire: queste due alternative si decidono in base alle dimensioni dell’appartamento e allo stile di vita dei suoi abitanti.
Distribuire le stanze in base all’orientamento dell’edificio
Un altro aspetto da considerare quando si distribuiscono gli ambienti all’interno di un edificio è il suo orientamento che permette di sfruttare al meglio la luce naturale, fondamentale per creare ambienti accoglienti e luminosi.
In base a questo principio, è consigliabile orientare la zona giorno, che include cucina e salotto, verso sud e est. Questi spazi sono quelli in cui trascorriamo la maggior parte del nostro tempo durante il giorno, e un’esposizione ottimale garantisce abbondante luce solare, riducendo la necessità di illuminazione artificiale, l’uso del riscaldamento o del condizionatore e quindi riducendo i costi energetici.
Le camere da letto, il ripostiglio, la lavanderia, i corridoi possono essere orientati verso nord e ovest dove l’illuminazione naturale è meno intensa. Queste aree della casa sono utilizzate principalmente durante la notte; quindi, non hanno bisogno di luce naturale. Un’esposizione a nord garantirà che le stanze rimangano fresche durante l’estate e così dovrebbe migliorare anche la qualità del sonno.
È importante che in ogni stanza ci sia almeno una finestra o un balcone per garantire una buona ventilazione e un’adeguata illuminazione naturale. La zona giorno dovrebbe dare, se possibile, su un balcone o una terrazza, per massimizzare l’ingresso di luce e aria fresca, mentre per le camere da letto possono bastare finestre di dimensioni adeguate.
Come distribuire gli ambienti in un open space
E nel caso si viva in un open space? In questo caso, è possibile creare ambienti multifunzionali, eliminando pareti divisorie e migliorando così l’ariosità e l’illuminazione.
Ma anche in questi casi è necessario attenersi a regole specifiche di cui abbiamo parlato legate all’orientamento della casa e, per quanto possibile, suddividere l’abitazione in zona giorno e zona notte. Nelle abitazioni contemporanee cucina e soggiorno condividono lo stesso ambiente. La zona notte deve essere comunque separata e lontana, anche per questioni igieniche e per facilitare la pulizia tra le diverse stanze.
Organizzare le stanze in presenza di bambini e ragazzi
Quando si progetta una casa bisogna tener conto anche e soprattutto della presenza di bambini, ragazzi e altre persone presenti nel nucleo familiare. È essenziale che i genitori possano riservarsi un proprio spazio, soprattutto se lavorano da casa, mentre i ragazzi necessitano di un ambiente adeguato per giocare, studiare e socializzare. Purtroppo, la maggior parte degli alloggi moderni con locali standard non offre soluzioni ideali per questo problema, costringendo spesso i bambini e ragazzi in spazi inadeguati, ma se fosse possibile scegliere e personalizzare la propria abitazione occorrerebbe tenere conto anche delle loro esigenze creando ambienti mirati.
Vediamo alcune idee. Innanzitutto, si può ricavare uno spazio più o meno grande per scopri ricreativi che non deve coincidere, se possibile, con la cameretta, adibita solo al sonno, soprattutto se i bimbi sono piccoli. Per esempio, se lo spazio lo consente si può arredare la camera dei genitori come un soggiorno aggiuntivo, liberando il soggiorno principale per i ragazzi; si possono utilizzare stanze tuttofare adiacenti alla cucina per ospitare varie attività oppure, ancora, suddividere un soggiorno grande in due spazi separati con elementi divisori funzionali.
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