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Tetto verde e fotovoltaico: tutti i vantaggi di questa unione

La combinazione tetto verde e fotovoltaico è assolutamente vincente: scopriamo i vantaggi di questa unione green, le caratteristiche e i costi

Ultimo aggiornamento 24-09-2024

Alessia Mancini

Content manager e blogger

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I pannelli solari e la vegetazione sembra non siano fatti per stare insieme, ma ultimamente l’industria solare sta puntando su nuove infrastrutture per tetti verdi che si integrino con i moduli fotovoltaici. La posizione perfetta per un impianto fotovoltaico è proprio un suolo verde e la cosa più sbagliata che ci sia è quella di ubicarlo su uno strato di cemento.

In molti pensano che i pannelli fotovoltaici uccidano il tetto verde, ma non è così, in quanto essi non vengono posati sul manto, ma in posizione obliqua, andando a creare zone d’ombra, come potrebbe fare qualsiasi tipo di vegetazione. Inoltre la manutenzione dei pannelli fotovoltaici su un tetto verde è la stessa e non c’è modo che il tetto possa sporcare o recare danni ai pannelli stessi.

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Cosa si intende per tetto verde?

Shutterstock

Un tetto verde (o giardino pensile) è una copertura di un edificio parzialmente o completamente ricoperta da vegetazione e da un sistema di coltivazione su strati appositamente realizzati. Questo tipo di tetto include diversi componenti: una membrana impermeabile, uno strato di drenaggio, un substrato di terra o materiale inerte, e le piante.

Esistono due principali tipi di tetti verdi:

Possedere un tetto verde comporta una serie di vantaggi, che ti faranno scartare qualunque altro tipo di copertura per la vostra abitazione. Vediamoli insieme:

I vantaggi del tetto verde

I pannelli fotovoltaici e il tetto verde insieme creano delle sinergie che permettono una migliore resa, in quanto il grado di efficienza di un pannello si riduce dello 0.5% per ogni grado di surriscaldamento quando la temperatura è superiore dei 25 gradi centigradi. Il tetto verde solitamente arriva a 30-35 gradi, costituendo quindi la soluzione migliore su cui posare un impianto fotovoltaico.

Il tetto verde, inoltre, se messo a confronto con altre tipologie di tetto, è quella con la minore temperatura superficiale possibile: un tetto impermeabilizzato raggiunge gli 80°C e quello in ghiaia 65°C. Il tetto verde permette ai pannelli di non perdere di efficienza, anzi esso contribuisce ad una maggiore produttività. Altro vantaggio nella realizzazione di questa unione è l’ombra, che può migliorare la salute della vegetazione, attraverso la promozione della diversità. Inizialmente si temeva che l’ombra danneggiasse la vegetazione, ma in realtà quella generata dai pannelli offre un habitat ideale per le piante che hanno bisogno di poco sole.

L’unico freno trovato a quest’unione sembrerebbe essere la distribuzione dell’acqua su un tetto, che presenta pannelli di questo genere. Solitamente questi ultimi vengono montati su lastre che impediscono l’acqua di circolare, ma ad oggi sono stati realizzati pannelli montati su schede adibiti anche a canali di drenaggio, utilizzati in Germania e Svizzera.

Quanto costa realizzare un tetto verde?

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La realizzazione di un tetto verde rappresenta un investimento significativo nell’edilizia sostenibile, ma non deve essere necessariamente considerata un lusso inaccessibile. Negli ultimi anni, infatti, i costi di implementazione di questa soluzione ecologica si sono notevolmente ridotti, rendendo i tetti verdi più accessibili a un pubblico più ampio.

Il prezzo di realizzazione di un tetto verde è influenzato principalmente da due fattori: la complessità della struttura e la tipologia di vegetazione scelta. La variabilità di questi elementi determina un range di costo che si attesta mediamente tra i 100 e i 200 euro per metro quadrato.

È importante sottolineare che il quadro normativo italiano offre incentivi fiscali per chi decide di investire in questa soluzione eco-friendly. Il “Bonus Verde“, introdotto nel 2018 e prorogato fino al 2024, prevede detrazioni fiscali sull’IRPEF per interventi di sistemazione di aree verdi, inclusi i tetti verdi. Nello specifico, è possibile beneficiare di una detrazione del 36% sulle spese sostenute, fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare.

Per ottimizzare la spesa, è consigliabile adottare un approccio comparativo. Richiedere e confrontare preventivi da diverse imprese specializzate permette di sfruttare la competitività del mercato, individuando l’offerta più vantaggiosa in termini di qualità-prezzo.

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