Le detrazioni sulle porte interne con Bonus Ristrutturazione 2020
Vorresti sostituire le porte interne di casa? Ecco quando è possibile usufruire della detrazione prevista dal Bonus Ristrutturazione 2020, scopri di più
Il Bonus Ristrutturazioni 2020 prevede delle detrazioni per la sostituzione delle porte interne con iva agevolata. Tutti i lavori di manutenzione ordinaria (compresa la sostituzione delle porte interne) possono usufruire del bonus ristrutturazioni nel caso in cui siano collegati a interventi maggiori che fanno parte della manutenzione straordinaria.
Il Bonus Ristrutturazioni 2020 prevede delle detrazioni per la sostituzione delle porte interne con iva agevolata. Tutti i lavori di manutenzione ordinaria (compresa la sostituzione delle porte interne) possono usufruire del bonus ristrutturazioni nel caso in cui siano collegati a interventi maggiori che fanno parte della manutenzione straordinaria.
A stabilirlo il Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha risposto a un’interrogazione di Giovanni Currò, deputato M5S, in merito ai chiarimenti sulla possibilità di detrarre anche le porte interne. Nella circolare 57/1998 il MEF ha stabilito che “qualora gli interventi singolarmente non agevolabili (manutenzione ordinaria) siano integrati o correlati ad interventi di categorie diverse per i quali compete la detrazione d’imposta, per effetto del carattere assorbente della categoria di intervento «superiore» rispetto a quella «inferiore», anche i lavori rientranti in quest’ultima categoria sono ammessi a beneficiare della detrazione d’imposta”.
Nell’elenco delle opere che consentono di accedere al bonus fiscale risultano le porte blindate (che fanno parte di quelle opere finalizzate alla prevenzione di eventuali illeciti) e le porte esterne. Manca invece un esplicito riferimento alle porte interne. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato che la detrazione spetta anche quando le spese vengono sostenute per interventi di manutenzione ordinaria sulle unità immobiliari singole. L’accesso al bonus è garantito anche in caso di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia.
La detrazione dunque si può calcolare anche in riferimento a spese sostenute per operazioni di rifinitura come la sostituzione di porte interne. Solo nel caso in cui le opere siano necessarie per completare nell’insieme l’intervento edilizio.
Detrazione porte interne: quando è possibile
Il Governo ha stabilito la possibilità di beneficiare di detrazioni fiscali del 110% su interventi che rientrano nell’ecobonus 2020 e nel sismabonus. Per le ristrutturazioni edilizie inoltre è stata prevista una detrazione fiscale pari al 50% per lavori di ristrutturazione sino al 31 dicembre 2020 con un limite massimo pari a 96.000 euro. Il funzionamento dell’agevolazione è stato spiegato con chiarezza nella guida agli incentivi fiscali messa a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.
La detrazione del 50% viene garantita per:
- Interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali o sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze;
- Interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
- Interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto;
- Lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche;
- Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del
compimento di atti illeciti da parte di terzi; - Interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico;
- Interventi effettuati per risparmio energetici;
- Interventi per l’adozione di misure antisismiche;
- Interventi di bonifica dall’amianto e opere per evitare gli infortuni domestici;
- Riparazione di impianti per la sicurezza domestica;
- Apparecchi di rilevazione di gas;
- Monitoraggio di vetri anti-infortunio;
- Installazione corrimano.
Ai fini della detrazione si possono considerare anche:
- Spese per progettazione;
- Spese per prestazioni professionali;
- Spese per messa in regola degli edifici;
- Compenso per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti;
- Spese per effettuare perizie e sopralluoghi;
- IVA, imposta di bollo e diritti pagati per concessioni, autorizzazioni e denunzie di inizio lavori;
- Oneri di urbanizzazione.
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