Come effettuare le procedure per lo spurgo dei termosifoni?
I termosifoni si scaldano solo parzialmente o fanno dei fastidiosi rumori? È arrivato il momento di spurgarli, ecco come fare in questo articolo di PG Casa
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
Quando il freddo comincia a farsi sentire e arriva l’ora di accendere i termosifoni, è opportuno prendere alcuni accorgimenti che permettano ai termosifoni di rendere al meglio.
Quando il freddo comincia a farsi sentire e arriva l’ora di accendere i termosifoni, è opportuno prendere alcuni accorgimenti che permettano ai termosifoni di rendere al meglio.
Tra questi certamente è molto importante spurgare i termosifoni, ovvero eliminare l’aria che può essersi formata all’interno dei tubi, con conseguenze negative sulla buona resa dell’impianto di riscaldamento.
Perché fare lo spurgo dei termosifoni
La formazione di aria all’interno delle tubature di riscaldamento è un fenomeno piuttosto frequente.
I motivi possono essere essenzialmente due: chimico-fisico per il contatto tra l’acqua e i metalli dell’impianto, oppure una perdita nell’impianto stesso.
- L’aria può formarsi per cause dovute a processi chimici, come per esempio per l’ossidazione che l’acqua provoca a contatto coi metalli dell’impianto, in particolare con la ghisa, l’ottone, il rame o l’alluminio. La formazione di idrogeno all’interno dei tubi è dannosa, perché può rovinare i metalli stessi.
- Una causa meno frequente è quella che ha luogo nel momento in cui si verificano delle perdite nell’impianto. La fuoriuscita d’acqua viene compensata naturalmente dall’entrata di aria che occupa gli spazi lasciati vuoti nell’impianto, il quale si sarà parzialmente svuotato.
Quando l’aria all’interno dell’impianto è molta, si possono avere conseguenze di vario tipo:
- I radiatori si scaldano solo parzialmente;
- Si sentono rumori fastidiosi simili a gorgoglii;
- La caldaia non riesce a funzionare correttamente, a volte non si accende;
- Aumenta il consumo e la resa termica diminuisce.
Per tutta questa serie di motivi, quando si teme che ci sia dell’aria nell’impianto o comunque prima di avviare la caldaia nella stagione fredda, è opportuno sfiatare i termosifoni.
Come sfiatare i termosifoni
La procedura per sfiatare i termosifoni non è difficile da effettuare, ma bisogna prestare sufficiente attenzione ad alcuni aspetti molto importanti.
Qualcuno si chiede se sia meglio fare lo spurgo dei termosifoni a caldo o a freddo. Senza dubbio, la scelta migliore è quella di spegnere la caldaia almeno un’oretta prima di procedere con lo sfiato: prima di tutto per evitare che eventuali schizzi di acqua calda provochino ustioni a chi sta spurgando i termosifoni, in secondo luogo perché, se l’impianto è in funzione, potrebbe non uscire tutta l’aria contenuta nei tubi.
Quindi, una volta spenta la caldaia e raffreddati gli elementi dei termosifoni, bisogna aprire completamente le valvole. Se ti stai chiedendo come sfiatare i termosifoni con le valvole termostatiche, sappi che la proceduta è perfettamente uguale sia per le valvole tradizionali sia per le valvole termostatiche.
La cosa migliore è partire dal primo termosifone più vicino alla caldaia e poi proseguire via via fino al termosifone più lontano.
Va aperta la valvola di sfiato, che in genere si trova in basso dalla parte opposta rispetto alle valvole termostatiche: per poterla svitare è necessaria una chiave apposita di dimensione standard, che si può acquistare presso qualsiasi negozio di termoidraulica, ferramenta oppure online. L’utilizzo della chiave adatta è molto importante per evitare che la valvola di sfiato si rompa.
Una volta svitata la valvola di sfiato inizierà ad uscire l’aria ed è possibile che ogni tanto esca qualche schizzo d’acqua. Nel momento in cui inizierà ad uscire solo più acqua senza interruzioni d’aria, allora il termosifone sarà completamente sfiatato e si potrà proseguire con il successivo.
Quando si sarà terminato il lavoro su tutti i termosifoni dell’impianto è probabile che sia scesa la pressione dell’acqua nell’impianto e andrà riportata ai livelli opportuni.
Nel pannello frontale della caldaia è presente un manometro con l’indicazione della pressione in bar. La pressione ideale non dovrebbe mai superare i 2,5 bar. Se invece fosse troppo bassa, allora sarebbe opportuno aprire il rubinetto dell’acqua e aggiungere all’impianto la quantità sufficiente fino a far salire la pressione al livello ideale, indicato dalla lancetta del manometro in una posizione a metà tra il massimo (colorato di rosso) e il minimo (colorato di nero).
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