Dimensionamento della fossa Imhoff: cos'è e come si calcola?
Quanto deve essere grande una fossa Imhoff? Ecco le regole da seguire per il suo dimensionamento e cosa dice la normativa a riguardo
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
Il dimensionamento della fossa Imhoff non è un fattore secondario quando si procede alla sua installazione. Esistono delle misure specifiche a seconda del numero di abitanti che ne devono usufruire e bisogna rispettarle per non violare la normativa vigente. Le dimensioni della fossa biologica sono stabilite per garantire un servizio efficiente agli utenti e non contaminare altre strutture preposte al servizio di acqua potabile. Da tenere sempre in considerazione c’è anche la disposizione dell’ente locale.
Il dimensionamento della fossa Imhoff non è un fattore secondario quando si procede alla sua installazione. Esistono delle misure specifiche a seconda del numero di abitanti che ne devono usufruire e bisogna rispettarle per non violare la normativa vigente. Le dimensioni della fossa biologica sono stabilite per garantire un servizio efficiente agli utenti e non contaminare altre strutture preposte al servizio di acqua potabile. Da tenere sempre in considerazione c’è anche la disposizione dell’ente locale.
Di regola, è importante calcolare una capacità tra i 180 e i 200 litri ad abitante, ovvero 50-60 litri per il comparto di sedimentazione, e tra i 130 e i 140 litri per il comparto di digestione. Il tempo di ritenzione è solitamente riferito a circa 5 ore, e va tenuto in considerazione in fase di dimensionamento, onde evitare problematiche di sovraccarico successive.
- Le dimensioni della fossa Imhoff
- La normativa che regola la vasca Imhoff
- Vasca Imhoff: ecco come funziona
Le dimensioni della fossa Imhoff
Innanzitutto bisogna specificare che il comparto di sedimentazione della vasca Imhoff non deve andare sotto le 6 ore di detenzione per le portate di punta. 40÷50 litri devono essere i valori medi del comparto di sedimentazione per utente.
Per quanto riguarda invece il compartimento del fango, il dimensionamento della vasca Imhoff deve essere tale da garantire che i litri pro-capite siano 100÷200 e bisogna praticare un’estrazione all’anno. Anche le dimensioni della condotta disperdente della fossa biologica non possono essere lasciate al caso: questa deve essere 10÷12 cm di diametro e 30÷50 di lunghezza. Le estremità devono essere distanti 10÷12 cm e con una pendenza tra lo 0,2% e lo 0,5%.
La condotta disperdente della fossa Imhoff deve essere inserita in una trincea interrata di 2 o 3 metri e la distanza tra il fondo di questa e la falda non deve essere meno di un metro. La condotta, inoltre, non deve essere posta a meno di 30 metri da qualsiasi struttura destinata al servizio di acqua potabile per evitare ogni tipo di contaminazione. Se le dimensioni della fossa Imhoff non sono rispettate, si va incontro alla violazione della normativa. Pertanto è sempre consigliabile chiedere informazioni e un preventivo per il dimensionamento della fossa Imhoff ad un esperto.
La normativa che regola la vasca Imhoff
Questo tipo di vasca e il dimensionamento della fossa Imhoff sono regolamentati dal Decreto legge 152/99, “Disposizioni sulla tutela delle acque dall’inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane”, inerente alle acque di scarico. Bisogna sottolineare che i parametri secondo cui sono costruite le fosse Imhoff e le loro dimensioni non sono perfettamente conciliabili con quanto stabilito dalla normativa in questione.
La vasca Imhoff, infatti, non rispetta tutti i parametri indicati dal Decreto legge 152/99 ma è comunque accettata dall’art.3 del quinto allegato. “Possono essere considerati come appropriati i sistemi di smaltimento per scarichi di insediamenti civili provenienti da agglomerati con meno di 50 A.E. come quelli già indicati nella delibera del Comitato dei Ministri per la tutela delle acque dall’inquinamento del 4/02/77”.
Vasca Imhoff: ecco come funziona
La vasca Imhoff è un tipo di fossa biologica che si caratterizza per essere composta da due compartimenti prefabbricati – uno inferiore e uno superiore – sovrapposti e comunicanti. Quello inferiore è preposto alla digestione del fango, quello superiore è invece la vasca di sedimentazione primaria.
Le Imhoff sono in genere installate in quei luoghi dove non arriva la rete fognaria (ma deve trattarsi di piccoli insediamenti), nei posti dove serve solo una sgrassatura dei liquami civili e a monte degli impianti di depurazione a fini di pretrattamento.
Come funziona una fossa Imhoff? Quando arriva il liquame, questo incontra e passa sotto il paraschiume arrivando nella camera di sedimentazione.
La materia galleggiante si accumula anteriormente e forma una crosta, che andrà poi rimossa. Le particelle sedimentabili cadono nella camera inferiore e arrivano nel canale di scarico dopo aver incontrato un secondo paraschiume. Qui inizia il processo digestivo: una volta completato, il fango viene risucchiato da un tubo e messo a essiccare. Passato il tempo di ritenzione, l’acqua esce chiarificata perché non entra in contatto con il comparto inferiore.
Il grandissimo vantaggio della vasca Imhoff è rappresentato dal fatto che il refluo finale risulta possedere un valore settico di gran lunga più basso rispetto a quello di una fossa settica. Ciò significa che può essere trattato in modo naturale attraverso processi come la subirrigazione e la fitodepurazione.