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Dalle utenze al cambio residenza: vademecum per chi trasloca

Chi deve traslocare è tenuto a gestire una serie di attività: dal cambio di residenza alle utenze. Ecco il vademecum con tutte le cose da fare

Ultimo aggiornamento 04-06-2024
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Il trasloco è un’operazione composta da molti piccoli impegni, scadenze e appuntamenti spesso difficili da organizzare e ricordare. Oltre a gestire l’aspetto logistico, ovvero il trasporto di mobili ed effetti personali da una casa all’altra, bisogna anche organizzare altre attività, dal cambio di residenza alle utenze. Infatti, ci sono anche aspetti burocratici da non dimenticare e che bisogna risolvere subito. Ecco un vademecum con tutto ciò che c’è da fare in occasione di un trasloco.

Trasloco in affitto: comunicare la partenza

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Chi ha intenzione di traslocare e si trova in una casa in affitto dovrà controllare le caratteristiche del contratto di locazione e qual è il preavviso da dare. A prescindere da ciò, secondo l’articolo 3, comma 6 della Legge n. 431/98 è possibile recedere dal contratto con un preavviso di sei mesi. Quindi questo è lo standard, ma nel contratto ci possono essere apposite clausole che riducono questo tempo.

Comunicare la partenza a lavoro: diritto di permesso retribuito

Non tutti sanno che esiste il diritto di permesso retribuito per i lavoratori dipendenti. Le indicazioni sono generalmente scritte sul contratto di lavoro: i giorni concessi sono tre per motivi personali e tra questi rientra proprio il trasloco.

Trasloco: il cambio di residenza

Durante o subito dopo il trasloco bisogna comunicare all’ufficio anagrafe del nuovo Comune il cambio di residenza. La pratica può essere eseguita dal diretto interessato comunicando i propri dati e quelli di eventuali altri membri della famiglia. Oltre ai dati personali bisogna anche comunicare se si possiede la patente di guida. Infatti, entro 180 giorni dalla comunicazione, il Comune invia al nuovo indirizzo gli adesivi da apporre sulla patente e sul libretto di circolazione del proprio mezzo, contenenti il nuovo indirizzo. Contemporaneamente bisogna anche richiedere una nuova tessera elettorale se ci si trasferisce in un nuovo comune.

Trasloco e cambio del medico

Chi si trasferisce in un’altra città o regione può fare la richiesta del cambio del medico. Farlo è molto semplice e si può effettuare online o in molte farmacie di tutta Italia. In questi casi, servirà la tessera sanitaria, la fotocopia di un documento di identità e il certificato di residenza.

Trasloco e tassa sui rifiuti

Se ci si trasferisce in un Comune diverso dal precedente, bisogna anche recarsi presso il Comune per comunicare i propri dati: questi serviranno agli uffici competenti per calcolare la tassa sui rifiuti e inviare le apposite comunicazioni relative a importi e scadenze. I dati richiesti per questo tipo di operazione sono quelli anagrafici, il codice fiscale, il nuovo indirizzo di residenza e la dimensione dell’abitazione con relativa documentazione. Bisogna anche ricordarsi di disdire l’impegno nel vecchio comune di residenza perché c’è il rischio di dover pagare due volte questa tassa, in quanto purtroppo le comunicazioni tra i comuni in questo caso non sono sempre assicurate.

Vademecum trasloco: le utenze

Oltre agli adempimenti legati alla residenza, bisogna anche pensare alle varie utenze:

La fornitura più importante è l’energia elettrica, seguita da acqua, gas e servizi internet e telefonici. Si tratta di un aspetto da non sottovalutare perché altrimenti si rischia di rimanere senza corrente. Anzi, bisogna agire con svariati giorni di anticipo rispetto al trasferimento vero e proprio. Prima di iniziare bisogna capire se è già presente un contatore:

Per approfondire: Come fare l’allaccio elettrico quando si trasloca

Organizza il trasloco: trasporto mobili ed effetti personali

L’ultima – forse la più importante – operazione da fare è organizzare il trasloco vero e proprio, ovvero il trasferimento di tutti gli effetti personali dalla vecchia alla nuova casa, senza dimenticare di smaltire vecchi mobili ed elettrodomestici.

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