Hai completato il 00% della tua richiesta
di preventivo

CONTINUA CON LA RICHIESTA CANCELLA RICHIESTA
Chiedi preventivi per

ANALISI FUMI

Inserisci il CAP dove vuoi il servizio
Localizzami Trova CAP
CHIEDI PREVENTIVO
  • Invia la tua richiesta gratis
    Rispondi ad alcune brevi domande sul servizio che ti serve e lascia i dati per essere contattato
  • Ricevi fino a 5 preventivi
    I nostri professionisti ti invieranno preventivi personalizzati nel più breve tempo possibile
  • Scegli il preventivo migliore
    Confronta preventivi, profili e recensioni, quindi assumi il professionista adatto a te

GUIDA UTILE
A cura di:Ugo Sollazzo

Analisi fumi caldaia, a cosa serve e quando va fatta

L’analisi dei fumi di una caldaia è un intervento periodico che va fatto perché lo prevede la legge e perché avere un impianto a norma garantisce vantaggi economici e ambientali. Si è più sicuri e si risparmia sulla bolletta del gas.

 

Una pulizia della caldaia programmata a scadenze fisse riesce infatti a mantenere l’efficienza e a limitare consumi e spese. Il fatto che le norme obblighino a controlli e revisioni periodiche consente di individuare e prevenire eventuali guasti e anomalie, a garanzia di una migliore efficienza dell’impianto.

 

Vediamo prima di tutto qual è la differenza tra manutenzione della caldaia e controllo dei fumi. Nel primo caso, ci si riferisce al corretto funzionamento dell’impianto e alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione. Prima del 2013 vi era la scadenza annuale di verifica, mentre da tale anno si seguono le istruzioni tecniche della caldaia.

 

Quando si parla di controllo dei fumi, invece, ci si riferisce all’analisi della combustione e dell’ossido di carbonio che si concentra nell’impianto e le norme specificano quando va fatta.

Quando fare l’analisi dei fumi della caldaia

A stabilire la periodicità del controllo dell’efficienza energetica, dei fumi della caldaia e del rendimento di combustione è la legge di riferimento, cioè l’allegato A del DPR 74 del 2013:

  • ogni 2 anni per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza inferiore o uguale a 100 kW;
  • ogni 4 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza inferiore o uguale a 100 kW;
  • ogni anno per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza superiore a 100 kW;
  • ogni 2 anni per impianti a gas metano o GPL con potenza superiore a 100 kW.

 

Le norme attualmente in vigore individuano il responsabile della manutenzione della caldaia nell’inquilino dell’immobile in cui è installata la caldaia (non necessariamente il proprietario). Questi è infatti il “responsabile dell’impianto di riscaldamento”: in quanto tale ha l’obbligo di effettuare periodicamente interventi di manutenzione e controllo fumi sulla caldaia.

Analisi della combustione della caldaia, come funziona

L’analisi dei fumi consiste nell’analisi della combustione allo scopo di verificare il rendimento dell’impianto e misurare la capacità del tiraggio della canna fumaria. L’analisi dei fumi misura la concentrazione di ossido di carbonio (CO) e l’indice di fumosità (quando si tratti di combustibili liquidi).

 

Il rendimento di combustione possiamo definirlo come la “carburazione” di un generatore di calore. Una buona carburazione è una condizione necessaria (ma non sufficiente) per avere bassi consumi.

 

Un’analisi approfondita realizza due obiettivi importanti. Da una parte, permette di controllare l’efficienza e il regolare funzionamento della caldaia, così da garantire consumi più contenuti. Dall’altra, di non concorrere, o perlomeno limitare, l’inquinamento atmosferico. I fumi contengono, infatti, sostanze inquinanti prodotte dalla combustione, quali l’anidride carbonica. Una volta eseguiti tutti i test e le misurazioni della cosiddetta “prova dei fumi”, il tecnico specializzato raccoglie e inserisce i risultati raccolti sul libretto di impianto o di centrale.

 

Il libretto conterrà i dati sulle medie di alcune misurazioni. Vengono infatti riportati i risultati per l’analisi della temperatura dei fumi, della temperatura ambiente, del tenore di ossigeno nei fumi, del tenore di anidride carbonica nei fumi, dell’indice di fumosità, di CO per fumi secchi e senz’aria e del rendimento di combustione.

 

Installazione caldaia Prezzi medi
Canna fumaria da 50 a 60 euro
Tubo di scarico da 80 a 100 euro
Valvole termostatiche da 60 a 100 euro (cad.)
Posizionamento caldaia da 180 a 210 euro

Quanto costa la manutenzione della caldaia

Il costo medio per la manutenzione della caldaia è di circa 70-80 euro solo per l’aggiornamento del libretto dell’impianto e la redazione del rapporto di controllo. Il costo sale se si aggiungono a questi interventi anche altri controlli per la caldaia, come quello dell’efficienza, ovvero l’analisi dei fumi.

 

In generale, possiamo dire che il costo per la manutenzione della caldaia varia e dipende dai lavori che devono essere effettuati sulla caldaia stessa. Il suggerimento è di fare la revisione della caldaia con anche la manutenzione ordinaria, la pulizia e il controllo e analisi dei fumi.

 

I costi per gli interventi di manutenzione ordinaria della caldaia, come pulizia o controllo dei fumi, sono a carico dell’inquilino nei casi di case in affitto. I costi per spese straordinarie, come installazione o sostituzione della caldaia o adeguamenti alla normativa, sono a carico del proprietario.

 

Al costo del controllo dei fumi bisogna aggiungere quello per il bollino verde da pagare entro 30 giorni dalla data del controllo di efficienza energetica, indicata sul rapporto di controllo tecnico.

 

Manutenzione caldaia Prezzi medi
Sola chiamata da 30 a 50 euro
Revisione e bollino blu da 60 a 90 euro
Revisione, bollino blu, manutenzione ordinaria da 100 a 150 euro
Revisione, bollino blu, manutenzione straordinaria da 150 a 500 euro

Analisi della combustione della caldaia: il bollino verde e il bollino blu

Il superamento della verifica sul controllo dei fumi della caldaia dà diritto a ottenere il bollino blu o verde. Il bollino viene rilasciato al termine del controllo sull’efficienza energetica della caldaia, su richiesta del cittadino. Si tratta di un modo per verificare il pagamento dei contributi previsti. Inoltre, è composto da un codice numerico univoco ed è di colore diverso a seconda della potenza dell’impianto collaudato.

 

 

Domande frequenti:


Expert Avatar

Ugo Sollazzo

Idraulico termotecnico

Sono un esperto idraulico con più di qualche decennio di esperienza nel settore. Come tutti, ho iniziato la mia carriera come apprendista, questo mi ha permesso di acquisire ampie conoscenze a bilità pratiche che, messe al servizio della mia professione, mi hanno portato ad aprire un’attività in proprio. I miei compiti mi impegnavano principalmente nella risoluzione di problemi idraulici complessi, dalla semplice riparazione di perdite alla progettazione e installazione di sistemi idraulici avanzati per nuove costruzioni.