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MANUTENZIONE TERMOCONVETTORI

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GUIDA UTILE
A cura di:Ugo Sollazzo

Manutenzione termoconvettori: modelli, caratteristiche e costi medi

I termoconvettori rappresentano una valida alternativa ai tradizionali termosifoni e alle stufette elettriche, garantendo prestazioni migliori in termini di risparmio energetico e apporto di calore. Questo li rende particolarmente indicati per ambienti situati in zone con temperature rigide. I termoconvettori possono essere alimentati a elettricità, gas e acqua. Di seguito analizziamo le caratteristiche dei diversi tipi e la loro manutenzione.

Termoconvettori a elettricità: caratteristiche e manutenzione

I termoconvettori elettrici sono una delle soluzioni più moderne ed efficienti per riscaldare un ambiente. Questi dispositivi sono una versione tecnologicamente avanzata delle tradizionali stufette elettriche. Il loro funzionamento è semplice: basta collegarli a una presa elettrica. Esistono versioni fisse, da installare a parete, e versioni portatili, dotate di rotelle, facilmente spostabili da una stanza all’altra.

 

I termoconvettori elettrici riscaldano l’aria attraverso delle resistenze elettriche. Una ventola poi distribuisce l’aria calda nell’ambiente. Questo processo è rapido e garantisce un riscaldamento omogeneo in tempi ridotti.

 

Manutenzione: la manutenzione di un termoconvettore elettrico è relativamente semplice e può essere eseguita durante i periodi in cui l’apparecchio è a riposo, come ad esempio in estate. Il primo passo è scollegare l’apparecchio dalla presa di corrente. Successivamente, si procede alla rimozione del blocco di copertura, utilizzando un aspiratore o un pennellino per eliminare la polvere accumulata. È essenziale concentrarsi sulla pulizia della ventola e dei tubi lamellari, poiché un eccessivo accumulo di polvere può influire negativamente sul funzionamento dell’apparecchio e aumentare il consumo di energia.

 

Se durante la pulizia si notano rumori insoliti o un movimento difficile delle alette della ventola, è consigliabile rivolgersi a un tecnico per un controllo più approfondito, poiché potrebbe essere necessario intervenire sui cuscinetti o su altri componenti meccanici.

Termoconvettori a gas: caratteristiche e manutenzione

I termoconvettori a gas utilizzano il gas metano come combustibile. Al loro interno, una camera stagna contiene un bruciatore che riscalda l’aria, la quale viene poi diffusa nell’ambiente circostante. A differenza dei termoconvettori elettrici, quelli a gas non sono portatili e richiedono un’installazione fissa, solitamente a parete o a soffitto. Questo tipo di termoconvettori necessita di essere collegato sia alla rete del metano che a una presa di corrente, oltre a richiedere la presenza di condotti per le prese d’aria e lo scarico dei fumi.

 

I costi di funzionamento dei termoconvettori a gas tendono a essere superiori rispetto a quelli elettrici, poiché si basano sull’utilizzo di gas metano ed elettricità. Tuttavia, offrono un riscaldamento efficiente, soprattutto in ambienti di grandi dimensioni o in abitazioni situate in zone particolarmente fredde.

 

Manutenzione: la manutenzione dei termoconvettori a gas richiede maggiore attenzione rispetto ai modelli elettrici. Oltre alla consueta pulizia interna, è essenziale verificare che non vi siano perdite di gas, anche se minime. Per eseguire questa verifica, è possibile utilizzare un liquido apposito, reperibile nei negozi di bricolage, da spruzzare sui giunti e sui rubinetti di alimentazione del gas. Se il liquido rileva una perdita, è fondamentale chiamare immediatamente un tecnico per la riparazione.

 

Inoltre, è importante pulire regolarmente i bruciatori e verificare che il sistema di scarico dei fumi sia perfettamente funzionante, per evitare che emissioni nocive vengano rilasciate nell’ambiente domestico.

Termoconvettori ad acqua: manutenzione e caratteristiche

I termoconvettori ad acqua funzionano in modo diverso rispetto ai modelli a gas o elettricità. Questi dispositivi riscaldano l’aria grazie all’acqua riscaldata, che viene portata a temperatura da caldaie, pompe di calore o sistemi fotovoltaici. L’acqua circola all’interno dei meccanismi dei termoconvettori, e l’aria viene riscaldata a contatto con i tubi interni. Possono essere installati sia a parete che a soffitto, e spesso vengono utilizzati come sostituti dei vecchi termosifoni.

 

Manutenzione: la manutenzione dei termoconvettori ad acqua deve essere eseguita regolarmente, poiché questi dispositivi sono parte integrante di un sistema più complesso che include la caldaia o la pompa di calore. È necessario pulire periodicamente i terminali e le condutture per evitare l’accumulo di sporcizia, che potrebbe compromettere l’efficienza del sistema. Inoltre, la caldaia o la pompa di calore devono essere sottoposte a manutenzione obbligatoria secondo quanto previsto dalle normative vigenti (D.Lgs. 192/05), che prevede controlli periodici delle emissioni inquinanti e del corretto funzionamento dell’impianto.

 

Un vantaggio significativo dei termoconvettori ad acqua è la loro capacità di riscaldare l’ambiente in modo rapido e con un consumo ridotto di energia. Inoltre, grazie ai regolatori di cui sono dotati, è possibile modulare la quantità di calore erogata e la durata dell’erogazione stessa.

Prezzo manutenzione termoconvettori

Il costo della manutenzione dei termoconvettori varia a seconda del tipo di dispositivo e del modello. I costi dipendono anche dalla manodopera del professionista incaricato e dalla zona geografica in cui viene effettuato l’intervento. Di seguito una panoramica generale dei costi stimati:

 

Intervento Costi
Riparazione sul posto (senza ricambio pezzi) Da 35 a 50 €
Manutenzione ordinaria Da 70 a 80 €
Pulizia ugelli e controllo emissioni inquinanti Da 100 a 150 €

 

Le cifre riportate in tabella sono solo indicative. Per ottenere un preventivo preciso, è consigliabile richiedere una consulenza a ditte specializzate, che possono fornire una stima accurata in base alle specifiche esigenze dell’impianto e alla località in cui deve essere eseguito l’intervento.

Domande frequenti:

  • Quanto consuma un termoconvettore elettrico?

    Il consumo di un termoconvettore elettrico dipende dalla potenza del modello acquistato. I termoconvettori più comuni sono disponibili con una potenza che varia tra 1.000 e 2.000 Watt. Se consideriamo che il costo medio dell’energia elettrica si aggira intorno a 0,29 € per kWh (dato aggiornato per il 2024), un termoconvettore da 2.000 Watt acceso per un’ora consumerà 2 kWh. Pertanto, il costo orario del consumo sarà di circa 0,58 € . Naturalmente, i consumi effettivi possono variare in base alla durata e alla frequenza di utilizzo.

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  • Come accendere un termoconvettore?

    L'accensione di un termoconvettore varia a seconda del modello. I termoconvettori elettrici più semplici hanno spesso una manopola o pulsanti per accensione e regolazione della potenza, dopo aver inserito la spina nella presa di corrente. I modelli più avanzati, sia elettrici che a gas o ad acqua, sono dotati di telecomandi a infrarossi. Con il telecomando, è possibile accendere il dispositivo e regolare la temperatura desiderata con un semplice clic, offrendo maggiore comodità e controllo sul riscaldamento.


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Ugo Sollazzo

Idraulico termotecnico

Sono un esperto idraulico con più di qualche decennio di esperienza nel settore. Come tutti, ho iniziato la mia carriera come apprendista, questo mi ha permesso di acquisire ampie conoscenze a bilità pratiche che, messe al servizio della mia professione, mi hanno portato ad aprire un’attività in proprio. I miei compiti mi impegnavano principalmente nella risoluzione di problemi idraulici complessi, dalla semplice riparazione di perdite alla progettazione e installazione di sistemi idraulici avanzati per nuove costruzioni.