Rivestimento per il bagno: qual è l'altezza giusta e consigli per la progettazione dello spazio
Quando si progetta un bagno occorre fare attenzione a molti dettagli, tra cui spiccano i rivestimenti: l’altezza giusta e come fare per non sbagliare
Federica Biasella
Architetto
- Tutte le soluzioni per il rivestimento del bagno
- L’altezza giusta per il rivestimento del bagno
- Come progettare un bagno: tutto ciò a cui bisogna fare attenzione
- Tutte le soluzioni per il rivestimento del bagno
- L’altezza giusta per il rivestimento del bagno
- Come progettare un bagno: tutto ciò a cui bisogna fare attenzione
Il bagno è tra gli ambienti più importanti di una casa. È uno spazio intimo, dedicato alla cura personale e al relax, che non deve essere solo di aspetto gradevole, ma deve rispondere a diverse esigenze e risultare pratico e funzionale. Durante la sua progettazione occorre porre attenzione su numerosi dettagli, tra cui l’illuminazione, la scelta corretta di arredi e, soprattutto, sui rivestimenti e il loro corretto posizionamento.
È importante individuare il materiale giusto per i rivestimenti e la loro altezza ideale. Si tratta di un elemento che ha un forte impatto sull’estetica, ma anche sul livello di manutenzione necessario per questa stanza.
Scopriamo qual è l’altezza giusta per i rivestimenti dei bagni, quali materiali utilizzare e altri aspetti da tenere in considerazione per realizzare un bagno bello e funzionale, in perfetta armonia con tutti gli altri ambienti della casa.
Tutte le soluzioni per il rivestimento del bagno
Il bagno è spesso sottovalutato, ma questo ambiente deve essere progettato con la stessa attenzione ed entusiasmo delle altre stanze della casa. Per dare sfogo alla propria creatività e realizzare uno spazio che rispecchi la personalità degli abitanti della casa e che sia in armonia con lo stile dell’abitazione nel suo complesso, si può intervenire non solo sugli arredi, ma anche sui rivestimenti. Le possibili scelte sono tante: ceramica, gres porcellanato, legno, pietra naturale, marmi, resina, carte da parati e altre opzioni.
Ogni rivestimento presenta dei pro e dei contro. La ceramica, sotto forma di piastrelle, è tra le soluzioni più scelte quando si tratta di rivestire un bagno, sia sui pavimenti che sulle pareti.
La ceramica è semplice da pulire, riesce a resistere all’umidità e soddisfa ogni gusto, grazie alla vastità di varietà presenti in commercio. Si possono trovare piastrelle di ogni colore, con trame geometriche o floreali e tanto altro ancora. Se sulle pareti riescono a dare il massimo, sui pavimenti potrebbero dimostrare una maggiore fragilità e rovinarsi più facilmente in caso di caduta di oggetti pesanti o contundenti.
Una valida alternativa, sempre molto apprezzata per la sua versatilità, è il gres porcellanato, resistente sia alle macchie che all’umidità e presente in tantissime varietà di colori e di trame. Riesce a riprodurre fedelmente l’effetto di materiali pregiati, come il marmo o il legno. Tra i vantaggi, l’indiscusso risparmio economico che garantisce rispetto ad altre opzioni. Tuttavia, se si opta per una varietà di bassa qualità, si rischia di ottenere un effetto finale poco gradevole.
Il legno è uno dei rivestimenti meno utilizzati nei bagni, per il timore che possa rovinarsi facilmente a causa dell’umidità. Scegliendo delle varietà di buona qualità e adatte agli spazi più umidi, come il Teak, e applicando i giusti trattamenti, si può rivestire il proprio bagno con questo materiale.
Bene anche i marmi e le pietre naturali, che donano un aspetto lussuoso ad ogni ambiente, purché si adottino le giuste precauzioni per far sì che la loro bellezza ed efficienza possa durare a lungo. Questi materiali sono particolarmente sensibili ai detersivi aggressivi, deve essere posta grande attenzione durante le attività di pulizia.
Le carte da parati possono essere impiegate nei bagni, ma solo se specificatamente realizzate per resistere all’acqua e all’umidità. Sono l’ideale per conferire un aspetto originale all’intera stanza. Anche la resina è estremamente versatile e permette di dare sfogo alla propria creatività, con colori e texture accattivanti. Durante la sua posa, deve essere effettuato un trattamento per renderla impermeabile.
L’altezza giusta per il rivestimento del bagno
L’altezza dei rivestimenti del bagno è un dettaglio fondamentale da considerare durante la progettazione. Un errore potrebbe compromettere l’aspetto estetico e la funzionalità del bagno.
Molto dipende dalle proprie esigenze e dai propri gusti. Recentemente vengono apprezzati i rivestimenti che giungono sino al soffitto, molto eleganti, ma questa non è sempre la strada migliore da seguire. Se l’ambiente è di piccole dimensioni, si potrebbe ottenere un effetto opprimente e poco gradevole. Inoltre, il rivestimento ad altezza totale rende più complesse le operazioni di pulizia.
In un ambiente piccolo o di medie dimensioni, il rivestimento può essere portato fino all’altezza della porta. Se si vuole ridurre la presenza dei rivestimenti, si può optare per un’altezza che si riduce a massimo 150 cm. Un rivestimento basso, ideale per i bagni più piccoli e ciechi, si ferma a circa 130 cm.
È opportuno considerare la posizione della placca per azionare lo scarico del wc, che deve essere posizionata su una parete rivestita, e dell’area dedicata alla doccia, che deve essere rivestita almeno fino a raggiungere l’altezza dei pannelli del box.
Come progettare un bagno: tutto ciò a cui bisogna fare attenzione
Quando si progetta un bagno, oltre a selezionare la tipologia di rivestimento e stabilire la sua altezza, occorre accertarsi di utilizzare solo materiali di qualità e resistenti. Attenzione anche all’illuminazione, essenziale per garantire la funzionalità della stanza. Se il bagno è cieco, si deve garantire una corretta ventilazione, per ridurre il rischio dell’insorgenza di muffe.
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