Bagno per disabili: tutte le agevolazioni fiscali previste
La ristrutturazione di un bagno per disabili deve avvenire seguendo specifiche normative. Scopri come usufruire di tutti i bonus fiscali attualmente previsti
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
Grazie a una specifica legislazione che tutela le persone affette da handicap (legge 13/89), è possibile accedere alle agevolazioni fiscali per realizzare un bagno per disabili. I contributi statali a fondo perduto permettono la realizzazione di opere destinate al superamento o all’eliminazione di barriere architettoniche in caso di ristrutturazione, sia per gli esercizi pubblici sia per la costruzione di bagni per disabili in casa.
Quali sono le agevolazioni fiscali?
Nel panorama del 2024, sebbene il “Codice delle disabilità” non abbia ancora trovato una definizione completa e una concreta attuazione normativa, le agevolazioni fiscali dedicate alle persone con disabilità sono state prorogate e in alcuni casi incrementate.
Detrazioni Irpef:
- Detrazione 19%: Confermata la detrazione del 19% sulle spese per l’acquisto di mezzi di ausilio e per interventi di superamento delle barriere architettoniche.
- Detrazione per familiari a carico: Un aumento significativo interessa la detrazione per le spese sostenute per l’assistenza di persone con disabilità grave a carico, che passa dal 19% al 21% per il 2024.
IVA agevolata:
- IVA al 4%: Resta invariata l’aliquota IVA agevolata al 4% per l’acquisto di mezzi di ausilio e per interventi di superamento delle barriere architettoniche.
- IVA al 10%: Per l’acquisto di protesi, ortesi e altri dispositivi medici specifici è prevista l’aliquota IVA agevolata al 10%.
Ulteriori agevolazioni:
- Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche: prorogato anche per il 2024 il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche in edifici privati, con la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96.000 euro.
- Assegno di accompagnamento: incrementato a 531,76 euro mensili per il 2024 l’importo dell’assegno di accompagnamento per i cittadini invalidi totali.
Diverso è il caso delle agevolazioni fiscali per la trasformazione della vasca in doccia per disabili con sportello apribile laterale, in quanto tale intervento non rientrerebbe tra le casistiche di abbattimento delle barriere architettoniche, bensì viene considerato come manutenzione ordinaria. L’eccezione sta nel caso in cui questo tipo di modifica faccia parte di una ristrutturazione maggiore, per esempio se è necessario rifare l’impianto idraulico con la sostituzione di tutti i sanitari.
Il contributo viene concesso per:
- Eliminazione barriere architettoniche per disabili ed anziani
- Chiunque sia portatore di menomazioni o limitazioni funzionali permanenti causa di reali problemi di mobilità
Dunque non viene concesso solo a chi ha un’attestazione di invalidità (totale o parziale), ma ne possono beneficiare anche coloro a cui viene riconosciuta una patologia tale da rendere impossibile, difficoltoso o pericoloso affrontare a piedi ad esempio una rampa di scale, l’entrata in vasca, l’utilizzo dei sanitari o l’ambiente oggetto della ristrutturazione.
Le caratteristiche tecniche
Parliamo ora delle caratteristiche che deve avere un bagno per disabili. Innanzitutto, è obbligatoria la presenza in qualsiasi esercizio pubblico.
La porta di accesso deve essere a scomparsa (scorrevole) o anche a soffietto, oppure con apertura verso l’esterno tale da non ingombrare l’interno del bagno. Lo spazio interno deve essere ampio, rispettando precise misure di installazione dei sanitari e accessori per permettere facilmente le manovre con la carrozzina. Infatti, il lavabo è sospeso in modo che si possa inserire comodamente al di sotto, ha una forma concava sul bordo frontale e c’è lo spazio per appoggiare i gomiti. È preferibile scegliere rubinetteria a leva con miscelatore oppure con fotocellula, quest’ultima solitamente presente nei bagni pubblici. In alcuni casi è possibile installare leve manuali o pneumatiche per orientare il lavabo e/o lo specchio a seconda delle proprie esigenze.
La doccia deve avere il piatto a livello del pavimento e in materiale antiscivolo. Non deve presentare fughe, quindi non devono esserci ostacoli o dislivelli che potrebbero rendere pericolosa l’entrata e l’uscita. Le dimensioni devono essere calcolate in base all’ingombro della carrozzina e di un’eventuale persona che assiste il disabile. È necessaria, anzi obbligatoria, la presenza del campanello di emergenza che permette alla persona in difficoltà di essere soccorsa tempestivamente.
Oltre alla vasca da bagno con sportello, aggiungerei l’alternativa con il piatto doccia che deve essere filo pavimento con sedile ribaltabile e doccino.
Quali sono i costi da sostenere?
I costi variano ovviamente a seconda delle esigenze e del tipo di interventi da effettuare. Per avere una stima esaustiva, consigliamo di richiedere un preventivo a personale qualificato.
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