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Installazione caldaie e condizionatori

Caldaie a condensazione da appartamento: installazione dentro oppure fuori?

Ultimo aggiornamento 08-09-2021
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La caldaia trasforma il combustibile in calore e lo distribuisce equamente a tutti gli ambienti di casa. La scelta di un modello piuttosto che un altro non influisce sulle prestazioni. La caldaia da esterno è la soluzione ideale per recuperare spazio abitativo ma va completata con l’acquisto di uno speciale box che ne protegge le parti sensibili dall’azione degli agenti atmosferici. La caldaia da interno, invece, richiede meno manutenzione, in quanto non è soggetta a variazioni atmosferiche ed è ben protetta dall’umidità, uno dei fattori principali dell’usura dei componenti. In entrambi i casi, il fumo deve fuoriuscire all’esterno. Esistono tre soluzioni: con scarico diretto a tetto, mediante canna fumaria o con scarico a parete. Anche la condensa va tenuta sotto controllo. Attualmente il fluido viene incanalato direttamente nella fogna e la sua acidità viene neutralizzata dall’azione dei detersivi dalla tipica struttura di tipo basico. La legge 37/08 prevede che l’installazione venga effettuata da un tecnico abilitato, a cui spetta il compito di verificare i fumi ed il funzionamento.

La caldaia trasforma il combustibile in calore e lo distribuisce equamente a tutti gli ambienti di casa. La scelta di un modello piuttosto che un altro non influisce sulle prestazioni. La caldaia da esterno è la soluzione ideale per recuperare spazio abitativo ma va completata con l’acquisto di uno speciale box che ne protegge le parti sensibili dall’azione degli agenti atmosferici. La caldaia da interno, invece, richiede meno manutenzione, in quanto non è soggetta a variazioni atmosferiche ed è ben protetta dall’umidità, uno dei fattori principali dell’usura dei componenti. In entrambi i casi, il fumo deve fuoriuscire all’esterno. Esistono tre soluzioni: con scarico diretto a tetto, mediante canna fumaria o con scarico a parete. Anche la condensa va tenuta sotto controllo. Attualmente il fluido viene incanalato direttamente nella fogna e la sua acidità viene neutralizzata dall’azione dei detersivi dalla tipica struttura di tipo basico. La legge 37/08 prevede che l’installazione venga effettuata da un tecnico abilitato, a cui spetta il compito di verificare i fumi ed il funzionamento.

Dal 2014 la manutenzione degli impianti di condizionamento domestico è obbligatoria. Il corretto funzionamento dei climatizzatori e dei condizionatori dipende da una regolare pulizia del motore e degli split, dalla sanificazione del filtro con eventuale sostituzione, dalla verifica di perdite di gas refrigerante. Per le attività di manutenzione ordinaria degli impianti è consigliabile rivolgersi a tecnici abilitati provvisti di patentino FGas. Sono infatti gli unici a poter operare con il gas refrigerante, a provvedere alla riparazione di eventuali perdite e ad effettuate la ricarica. Tutti gli impianti di climatizzazione devono essere forniti di libretto unico di impianto termico da redarre periodicamente secondo quanto stabilito dal D.M. 10 Febbraio 2014, a prescindere che si tratti di un’installazione ex-novo o di una preesistente. La manutenzione periodica degli impianti di climatizzazione va effettuata in genere ogni due-quattro anni in base alle caratteristiche specifiche. I controlli regolari consentono di avere sempre un impianto efficiente, perfettamente funzionante, in grado di pompare aria pulita e sanificata all’interno delle abitazioni, senza emettere cattivi odori e rilasciare nell’ambiente sostanze che potrebbero scatenare reazioni allergiche ed asma.

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