Ristrutturare il bagno per disabili: costi e soluzioni pratiche
Devi ristrutturare il bagno per renderlo più accessibile? Ecco le soluzioni per ristrutturare un bagno per disabili, oltre ai permessi e ai bonus disponibili
Giuseppe Sorrenti
Architetto
- Ristrutturazione bagno per disabili: cosa prevede la normativa
- Quali permessi servono per ristrutturare un bagno per disabili?
- Ristrutturazione bagno per disabili: costi e bonus
- Ristrutturazione bagno per disabili: cosa prevede la normativa
- Quali permessi servono per ristrutturare un bagno per disabili?
- Ristrutturazione bagno per disabili: costi e bonus
Il bagno è una stanza fondamentale in ogni casa, ma per le persone con disabilità, può rappresentare una sfida quotidiana. La ristrutturazione del bagno per disabili è un progetto che richiede attenzione, pianificazione e, soprattutto, la giusta esperienza per garantire la sicurezza e l’accessibilità per tutti gli utenti.
In questo articolo, esploreremo i costi e le soluzioni pratiche per ristrutturare il bagno in modo che sia completamente accessibile alle persone con disabilità. Dalle barriere architettoniche alla scelta dei materiali, dalle attrezzature speciali alle normative vigenti, forniremo tutte le informazioni necessarie per realizzare un bagno sicuro, funzionale e accogliente per tutti.
Ristrutturazione bagno per disabili: cosa prevede la normativa
In Italia, la normativa riguardante i bagni per disabili è composta da una legge e da due atti ministeriali:
- la legge n. 13 del 9 gennaio 1989 ha lo scopo di favorire il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati;
- il decreto ministeriale n. 236 del 14 giugno 1989 stabilisce le prescrizioni tecniche necessarie per garantire l’accessibilità e l’adattabilità degli edifici;
- la circolare ministeriale n. 1669 del 22 giugno 1989 fornisce ulteriori indicazioni sul decreto.
Queste norme sono importanti per la progettazione di spazi interni e di bagni destinati a persone con disabilità o anziani con difficoltà motorie. Nella progettazione di questi bagni, è fondamentale considerare la pavimentazione antiscivolo e antisdrucciolo per evitare le cadute. Inoltre, la superficie del bagno deve essere il più possibile liscia, priva di gradini e impedimenti per facilitare il passaggio di una carrozzina o la deambulazione per mezzo di bastoni o protesi.
È consigliabile posizionare i bagni per disabili al piano terra, ma laddove non fosse possibile, è obbligatorio dotarsi di montascale o rampe per facilitare l’accesso. La porta deve essere leggera e facile da aprire e chiudere, preferibilmente con apertura verso l’esterno e una maniglia posta a un’altezza accessibile. È importante che il materiale della porta sia resistente e durevole e garantisca la riservatezza dell’utente.
Infine, la larghezza del bagno deve essere di almeno 75 cm, come stabilito dal decreto, ma in casi particolari è possibile ridurla a un minimo di 70 cm con apposite deroghe.
Quali permessi servono per ristrutturare un bagno per disabili?
Una delle prime domande che si pone quando si deve adeguare un bagno alla presenza di anziani e disabili riguarda l’eventuale richiesta di permessi per la ristrutturazione. Per chiarire la questione dobbiamo fare una distinzione tra:
- interventi di manutenzione ordinaria, che non richiedono titoli abilitativi né permessi specifici. Questi interventi includono la sostituzione di sanitari, l’aggiunta di una vasca con sportello apribile, la sostituzione del lavabo per inserire la sedia a rotelle o l’introduzione di una porta scorrevole. In alcuni comuni, tuttavia, potrebbero essere richiesti la compilazione del Certificato di Inizio Lavori (CIL) anche per interventi di manutenzione ordinaria, il quale può essere facilmente ottenuto dal sito internet del Comune e non richiede l’intervento di un tecnico abilitato né l’autorizzazione da parte del Comune;
- interventi di manutenzione straordinaria, per i quali è necessario compilare e presentare la Cila (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) al Comune tramite un tecnico qualificato come un architetto, un geometra o un ingegnere. La Cila attesta che l’opera rispetta le normative edilizie e sismiche vigenti, e deve essere accompagnata da planimetrie e prospetti. Una volta depositata, non necessita di ulteriori autorizzazioni.
Ristrutturazione bagno per disabili: costi e bonus
Prima di sapere quanto costa ristrutturare bagno per disabili, devi sapere che i costi sono influenzati da diversi fattori. Secondo i professionisti del settore, in media i lavori di rifacimento possono costare da 300 a 1.000 euro al metro quadro, per un costo complessivo medio di circa 3.500 euro.
È importante considerare che il costo varia a seconda del tipo di intervento richiesto: ad esempio, il cambio doccia-vasca può costare tra i 700 e i 1.500 euro, mentre la sostituzione dei sanitari oscilla tra i 300 e i 1.200 euro. La tinteggiatura e l’installazione di rivestimenti possono costare dai 100 ai 400 euro, mentre la demolizione e il rifacimento del massetto hanno un costo tra i 500 e i 1.000 euro. Per quanto riguarda la posa delle piastrelle, il prezzo medio varia dai 300 ai 1.200 euro, mentre l’installazione di punti luce e tracce oscilla dai 50 ai 500 euro.
Fortunatamente, esistono diversi bonus che agevolano la realizzazione di un bagno per disabili. Innanzitutto, per poter usufruire di questi incentivi è indispensabile che:
- il bagno rispetti le misure previste dalla normativa;
- siano presenti ausili specifici per le persone con problemi di mobilità all’interno del bagno, come maniglioni e altri supporti nei pressi dei sanitari e della porta.
Per la ristrutturazione del bagno per disabili esiste la possibilità di usufruire dell’IVA agevolata al 4% con detrazioni fiscali Irpef che possono arrivare al 19%. In alcuni casi specifici, è possibile addirittura beneficiare di una detrazione fiscale fino al 50%, a seconda delle lavorazioni che devono essere effettuate. Infatti, nel caso in cui gli interventi ricadano nella manutenzione straordinaria, è possibile richiedere il Bonus Ristrutturazione per risparmiare metà dei costi.
Inoltre, la legge 104 prevede diverse agevolazioni, tra cui il Bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche, che può essere utilizzato anche per la ristrutturazione del bagno. I contribuenti che intendono usufruire di questa agevolazione possono richiedere una detrazione dal totale dell’imposta del 75% per le spese sostenute dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre dell’anno in corso per interventi finalizzati al superamento o all’eliminazione delle barriere architettoniche in immobili già esistenti.
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