Bonus Condizionatori 2023: requisiti, scadenze, come ottenerlo e risparmiare
Il Bonus Condizionatori 2023 è prorogato: ecco quali detrazioni su pompe di calore e condizionatori puoi chiedere fino al 31 dicembre 2023
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- Bonus Condizionatori 2023 con ristrutturazione: come funziona
- Bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione
- Bonus Condizionatori 2023 con Superbonus 90%
- Bonus Condizionatori 2023: requisiti e beneficiari
- Come richiedere il Bonus Condizionatori 2023
- Bonus Condizionatori 2023 con ristrutturazione: come funziona
- Bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione
- Bonus Condizionatori 2023 con Superbonus 90%
- Bonus Condizionatori 2023: requisiti e beneficiari
- Come richiedere il Bonus Condizionatori 2023
Con l’arrivo della bella stagione, uno degli incentivi fiscali più interessanti, prorogato grazie alla nuova Legge di Bilancio, è il Bonus Condizionatori 2023, che garantisce detrazioni di diversa entità, che partono dal 50% e possono arrivare al 65% e, in alcuni casi, al 90% Si può usufruire anche del Bonus Condizionatori anche senza ristrutturazione e questo è importante per chi desidera migliorare il clima della propria casa senza investire nel suo rifacimento.
Le agevolazioni sui condizionatori sono dedicate a coloro che acquistano una pompa di calore per il riscaldamento e raffreddamento degli ambienti, sia in sostituzione che come integrazione di un impianto simile esistente di classe energetica inferiore. L’obiettivo in ogni caso è ottenere un risparmio energetico finale da parte dell’intero impianto.
Bonus Condizionatori 2023 con ristrutturazione: come funziona
La percentuale dell’incentivo legato al Bonus Condizionatori 2023 varia in base al tipo di intervento effettuato. In linea generale si ha diritto alla:
- detrazione 50% per nuove installazioni
- 65% per sostituzione di vecchi impianti
In particolare, cambia se l’acquisto e l’installazione di un nuovo condizionatore viene effettuato nell’ambito di una ristrutturazione sia sull’immobile che nelle parti comuni di un condominio. La detrazione Irpef è del 50% per chi ristruttura casa per un massimo di spesa di 8.000 euro (non più 10.000), poichè rientra nel cosiddetto Bonus Mobili ed Elettrodomestici, che si può richiedere solo nell’ambito del bonus ristrutturazione 2023.
L’agevolazione si può richiedere fino al 31 dicembre 2023 ed è valida anche per apparecchi non ad alta efficienza che comunque mirano al risparmio energetico.
Per approfondire: Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2023: la guida
Bonus condizionatori 2023 senza ristrutturazione
Chi vuole risparmiare sul condizionatore senza ristrutturare casa può richiedere l’Ecobonus, che prevede un’agevolazione del 65% per un importo massimo di 46.154€, che verrà suddiviso in 10 rate annuali di pari importo. Può essere usato per l’acquisto di condizionatori con pompa di calore ad alta efficienza, usabili sia per rinfrescare che per riscaldare la casa e che sostituiscono un impianto già esistente ma meno efficiente.
L’acquisto del condizionatore deve essere effettuato entro il 31 dicembre 2023 e nello specifico deve riguardare tre grandi categorie di prodotti: termopompa, deumidificatore d’aria e climatizzatore a basso consumo.
Bonus Condizionatori 2023 con Superbonus 90%
In alcuni casi, si può risparmiare sui condizionatori grazie al Superbonus, non più al 110% ma al 90%. In questo caso, ottenere l’incentivo è più complesso, perchè l’acquisto e l’installazione devono essere sostenuti insieme ad interventi cosiddetti trainanti, ovvero quelli obbligatori per rientrare nel bonus.
Per approfondire: Superbonus 90%, le novità del 2023
Bonus Condizionatori 2023: requisiti e beneficiari
L’agevolazione può essere richiesta da diversi soggetti: persone fisiche, professionisti, enti e aziende di diverso tipo (dalle individuali alle società di capitali), condomini, cooperative di abitazione a proprietà indivisa e istituti autonomi per le case popolari. Il bonus spetta, non solo a chi possiede l’immobile, ma anche a chi ha diritto di godimento (usufrutto, comodato d’uso e altri utilizzi) su di esso e sostiene le spese.
Può essere concesso anche ai locatari, che sostengono tale spesa, in accordo con i proprietari della casa. Alle stesse condizioni, il contributo può andare anche ad altri soggetti, per esempio a un coniuge separato e assegnatario della casa intestata all’altro o un familiare convivente del possessore.
Inoltre, essendo il un “bene significativo” l’IVA sarà al 10% e non al 22%. L’aliquota però non viene applicata sul costo totale ma sulla differenza tra valore totale del servizio e il costo dell’impianto, mentre sul resto rimane l’IVA al 22%.
Come richiedere il Bonus Condizionatori 2023
Per beneficiare dell’agevolazione occorre acquistare la pompa di calore efficiente pagando tramite bonifico bancario parlante oppure con un finanziamento, quindi a rate. Non si può acquistare il prodotto con carta di credito, contanti, assegno, bancomat a meno che non si presenti una documentazione che permette di collegare esattamente tipologia di acquisto e spesa.
Un bonifico bancario parlante è caratterizzato dai seguenti dati, da indicare al momento del pagamento: dati e codice fiscale (o Partita Iva nel caso sia una ditta) di chi acquista, dati e Partita IVA di chi esegue i lavori, riferimento al tipo di spesa (acquisto pompa di calore), numero di fattura e riferimenti normativi.
Dopo aver comprare il condizionatore con questi metodi, al momento della dichiarazione del redditi si può attivare la vera e propria richiesta per avere il rimborso corrispondente. Quindi si può richiedere attraverso il Modello 730 oppure attraverso il Modello Unico.
Chi è impegnato anche in una ristrutturazione, dovrà effettuare la comunicazione all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori, attraverso il modulo disponibile nel sito dedicato proprio alle detrazioni fiscali. Se l’impianto ha una potenza utile nominale inferiore ai 100 Kw i documenti da presentare sono la Certificazione dell’operatore che attesti la potenza, mentre per impianti con potenzia pari o superiore a 100 Kw bisogna conservare la Certificazione di un tecnico qualificato che garantisca dei requisiti tecnici necessari per accedere al bonus.
Per saperne di più: Guida completa ai Bonus Casa 2023
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