Operazione Termostato: il Governo impone la temperatura dei condizionatori
L'Operazione Termostato inizia a maggio e dura fino a marzo 2023: ecco cos'è, chi coinvolge e quali sono gli obiettivi
- Cos'è l'Operazione Termostato e chi è coinvolto
- Condizionatori in Italia: quante famiglie li usano
- Risparmio energetico: il modello tedesco
- Cos'è l'Operazione Termostato e chi è coinvolto
- Condizionatori in Italia: quante famiglie li usano
- Risparmio energetico: il modello tedesco
Operazione termostato: è stata ribattezzata così la norma introdotta dal Governo nel Decreto Bollette, che entrerà in vigore da maggio 2022 e sarà valida fino alla fine di marzo 2023. Ma cosa dice la nuova regola? Perchè proprio questo curioso nome? In pratica, tra un mese negli uffici dei ministeri, ma anche nelle scuole e negli enti pubblici i condizionatori non potranno essere impostati a una temperatura minore di 25 gradi. L’obiettivo è ridurre i consumi e fare un altro importante passo verso la transizione ecologica.
Cos’è l’Operazione Termostato e chi è coinvolto
Il Governo già da tempo lavora a un piano austerity mirato alla riduzione dei consumi energetici. L’obiettivo è tutelare l’ambiente ma anche affidarsi meno al gas russo, che negli ultimi mesi ha causato un ulteriore aumento delle bollette dell’elettricità.
L’emendamento chiamato Operazione Termostato riguarda la temperatura dei condizionatori che, durante l’estate, dovranno essere impostati a 27 gradi, con un tasso di flessibilità di due gradi, per arrivare quindi a 25, non di meno. In inverno la temperatura non potrà essere sopra i 19 gradi, con due gradi di tolleranza anche in questo caso.
Per il momento sono interessati alla misura solo i locali pubblici, esclusi gli ospedali, le cliniche e le case di riposo, ma presto si potrebbero coinvolgere anche i privati. Non si conoscono ancora i dettagli relativi a controlli ed eventuali sanzioni. Secondo alcune fonti, chi in inverno si supera la temperatura consentiva può ricevere una sanzione fino a tremila euro.
Condizionatori in Italia: quante famiglie li usano
Secondo un’indagine Istat, in Italia l’uso dei condizionatori è abbastanza diffuso: li possiede 1 famiglia su 2. Rispetto al 2013 sono aumentati del 29,4%. Il 66,1% delle famiglie usa il metano per alimentare il riscaldamento, ma le fonti rinnovabili sono in netta crescita. Secondo le stime l’Operazione Termostato permetterà di risparmiare fino a 4 miliardi di metri cubi di gas. Con questa operazione si vuole anche incentivare l’uso delle fonti alternative per riscaldare le abitazioni.
Risparmio energetico: il modello tedesco
Nonostante in Italia ci siano diverse iniziative volte all’efficientamento energetico, il nostro Paese ha ancora tanta strada da fare in tal senso. La Germania, in questo senso, è un esempio da seguire. Questo Paese, così come l’Italia e altri nazioni dell’Unione Europea, dipende dal gas russo. Per ridurre ciò, ha intrapreso – proprio come l’Italia – un piano di austerity.
Robert Habeck, vicecancelliere tedesco e ministro di Economia e Clima, durante un’intervista ha auspicato che tutti i cittadini si sentano coinvolti da questo progetto, la partecipazione della comunità potrebbe portare al risparmio del 10%. Ha invitato i cittadini ad usare la bicicletta o il treno al posto dell’automobile, per esempio. Solo con il contributo di tutto si possono ottenere risultati importanti, che permetterebbero anche di essere meno dipendenti dal gas russo.
Insomma, scegliere condizionatori efficienti è sicuramente un passo da fare per contribuire al processo e ridurre i consumi. Chi desidera installare un nuovo condizionatore ad alta efficienza – sostituendo quello precedente – può anche usufruire di una detrazione fiscale in Italia.
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