Raffrescatore, soluzioni per il caldo estivo
Il raffrescamento estivo avviene per mezzo di impianti di condizionamento che devono possedere alcune caratteristiche: scopri quali sono
L’afa estiva è uno dei peggiori incubi per molti italiani. Specie nelle giornate più umide e poco ventilate, resistere in casa diventa davvero difficile e tenere aperte le finestre può non bastare. Ecco perché dotarsi di un raffrescatore è l’unico modo per difendersi dal caldo intenso evitando notti insonni.
L’afa estiva è uno dei peggiori incubi per molti italiani. Specie nelle giornate più umide e poco ventilate, resistere in casa diventa davvero difficile e tenere aperte le finestre può non bastare. Ecco perché dotarsi di un raffrescatore è l’unico modo per difendersi dal caldo intenso evitando notti insonni.
Climatizzare gli ambienti domestici installando un condizionatore nelle stanze principali è la soluzione più gettonata, ma esistono anche valide alternative che consentono di sfruttare al meglio il raffrescamento evaporativo tramite l’installazione di pannelli radianti. In altre parole, grazie all’irraggiamento e allo scambio termico i pannelli a pavimento o a soffitto sono in grado di assorbire il calore in eccesso, regolando la temperatura in modo ottimale.
- Cos’è il raffrescatore evaporativo e come funziona
- Perché installare un raffrescatore ad acqua o aria?
- Tutti i vantaggi del raffrescamento a pavimento e a soffitto
- Come rinfrescare casa riducendo i consumi e l’impatto ambientale
- Quanto costa un raffrescatore evaporativo
Cos’è il raffrescatore evaporativo e come funziona
Gli impianti di raffrescamento hanno un funzionamento completamente diverso rispetto ai climatizzatori. Un raffrescatore evaporativo si basa sostanzialmente sulle proprietà fisiche dell’aria e sulla sua capacità di assorbimento del vapore acqueo. L’aria all’interno di ogni stanza contiene una certa percentuale di umidità (acqua), la quale grazie al raffrescamento può essere portata a saturazione (90-95% di umidità).
A questo punto il calore di evaporazione presente nell’aria viene disperso o assorbito dai pannelli radianti, abbassando gradualmente la temperatura. Un po’ come avviene attraverso la sudorazione corporea: l’umidità evapora consentendo il raffreddamento dell’organismo. Si tratta quindi di sistemi poco adatti a raffreddare in modo istantaneo una casa o un ufficio. Sono, invece, ideali per chi è alla ricerca di una soluzione ecosostenibile, in grado di coniugare un notevole risparmio energetico e un buon livello di comfort termico.
Questi impianti sono anche chiamati raffrescatori ad acqua, in quanto la ventola aspira l’aria e la direzione contro il pannello evaporativo umido, riducendo la temperatura dell’aria che viene rimessa in circolo più fresca. Il raffrescatore d’aria o d’acqua è un dispositivo molto efficiente, con un consumo energetico decisamente ridotto rispetto a un potente condizionatore d’aria fisso. Inoltre, non utilizza sostanze chimiche o tossiche, né usa alcun tipo di gas refrigerante.
Perché installare un raffrescatore ad acqua o aria?
I motivi per usare un raffrescatore evaporativo sono numerosi e strettamente legati ai vantaggi che questa tecnologia offre. Innanzitutto si tratta di un sistema economico, con costi bassi d’acquisto e di mantenimento. Inoltre, il raffrescatore produce aria pulita e fresca, senza nessun rischio per i classici malanni di stagione, come raffreddori o dolori muscolari, che invece possono essere provocati da un condizionatore tradizionale.
Bisogna considerare anche l’impatto ambientale quasi nullo, senza nessun inquinamento causato dai gas refrigeranti convenzionali. Si tratta inoltre di una soluzione pratica e funzionale, è un sistema facile da installare senza particolari complessità, in più richiede una manutenzione minima. Allo stesso tempo, il raffrescatore evaporativo è anche un dispositivo multifunzione, con modelli che oltre a raffrescare l’aria sono in grado di ventilare e deumidificare gli ambienti interni.
Tutti i vantaggi del raffrescamento a pavimento e a soffitto
I pannelli radianti per il raffrescamento a pavimento sono i più diffusi. Questa tipologia di impianti prevede l’installazione al di sotto della pavimentazione di una griglia di tubature, la quale forma come delle serpentine in cui scorre acqua refrigerata a una temperatura di 15-18°C. Quando il pavimento e l’intera stanza raggiungono una temperatura più alta dell’acqua il calore in eccesso viene assorbito, raffreddando per irraggiamento la temperatura dell’aria.
Il raffrescamento a soffitto e quello a parete sfruttano lo stesso principio, ma necessitano dell’installazione di pannelli radianti realizzati in ottone/acciaio inox e collettori in resina da inserire nel controsoffitto o lungo i muri perimetrali. In entrambi i casi, le tubature risultano invisibili, silenziose e assolutamente non ingombranti, creando un vero e proprio sistema di termoregolazione che non intacca minimamente la salubrità dell’aria.
Come rinfrescare casa riducendo i consumi e l’impatto ambientale
A differenza dei condizionatori, i raffrescatori evaporativi e a pannelli radianti non necessitano di una manutenzione costante. I costi di installazione possono essere relativamente più alti rispetto a quelli per la posa in opera di un impianto di climatizzazione tradizionale, ma il rapporto qualità/prezzo e la durata nel tempo non temono confronti. Oltre a essere economicamente vantaggiosi, i più comuni sistemi di raffrescamento estivo favoriscono un naturale ricambio dell’aria, evitando che polveri e altri agenti patogeni possano entrare in circolazione nell’ambiente domestico.
Quanto costa un raffrescatore evaporativo
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