Impianto di condizionamento per la casa: guida alla scelta
L'impianto di condizionamento permette di ottenere la temperatura ideale all'interno della propria casa: vediamo cosa scegliere tra le opzioni a disposizione
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
- Impianto di condizionamento o climatizzazione: le differenze
- Impianto di condizionamento: tipologie principali
- Cosa scegliere tra condizionatori fissi e portatili?
- Condizionatori con tecnologia inverter oppure on-off
- Impianto di condizionamento mono-split o multi-split
- Come scegliere l’impianto di condizionamento per la casa
- Impianto di condizionamento: prezzi indicativi
- Impianto di condizionamento: come risparmiare con le agevolazioni
- Impianto di condizionamento o climatizzazione: le differenze
- Impianto di condizionamento: tipologie principali
- Cosa scegliere tra condizionatori fissi e portatili?
- Condizionatori con tecnologia inverter oppure on-off
- Impianto di condizionamento mono-split o multi-split
- Come scegliere l’impianto di condizionamento per la casa
- Impianto di condizionamento: prezzi indicativi
- Impianto di condizionamento: come risparmiare con le agevolazioni
L’impianto di condizionamento è molto utile dentro un’abitazione, in quanto permette di regolare la temperatura interna della casa assicurando un elevato comfort abitativo. Un impianto di climatizzazione estiva, inoltre, non solo regola la temperatura, ma permette anche di mantenere il giusto livello di umidità, oltre a filtrare e purificare l’aria migliorando il benessere abitativo.
Prima di prendere una decisione è importante conoscere le caratteristiche principali delle varie tipologie di impianti di aria condizionata, per essere in grado di compiere una scelta consapevole, con un occhio ai costi e alle agevolazioni fiscali disponibili.
Vediamo subito quale dispositivo conviene scegliere per il raffrescamento della propria casa.
Impianto di condizionamento o climatizzazione: le differenze
Prima di tutto occorre evitare fraintendimenti e utilizzare i termini corretti. I condizionatori raffreddano solamente l’aria, mentre non forniscono altre funzionalità autonome come il ricambio o il ricircolo d’aria, né deumidificano l’ambiente. Ovviamente, l’intervento sull’abbassamento della temperatura consente un’azione indiretta di deumidificazione, in quanto raffrescando l’ambiente diminuirà anche l’umidità presente all’interno della stanza.
Al contrario, i climatizzatori permettono il riciclo, il filtraggio e la purificazione dell’aria, in più sono in grado di deumidificare e, in alcuni casi, anche riscaldare l’ambiente indoor. La differenza principale rispetto ai condizionatori è l’azione diretta e autonoma di queste funzionalità, poiché i climatizzatori sono capaci di regolare temperatura e umidità in modo indipendente e specifico, mentre nei condizionatori si tratta di un’azione indotta. Ad ogni modo, oggi quasi tutti i prodotti sul mercato sono in grado di raffrescare, riscaldare e deumidificare l’ambiente.
Impianto di condizionamento: tipologie principali
In base alle funzionalità e alle tecnologie integrate è possibile riconoscere diversi tipi di impianto di condizionamento, tra cui quelli principali sono:
- impianto di condizionamento a pompa di calore o convenzionale;
- impianto di condizionamento canalizzato o portatile;
- impianto di condizionamento ad acqua o aria;
- impianto di condizionamento a pavimento o a parete.
Cosa scegliere tra condizionatori fissi e portatili?
Una volta scelto se acquistare il condizionatore o climatizzatore, è importante verificare le esigenze di spazio, per capire se scegliere un modello fisso o portatile.
- Un impianto di condizionamento fisso consente di gestire le condizioni climatiche di ogni ambiente: il livello della temperatura, l’umidità e la purificazione dell’aria. Se ben posizionati e proporzionati, non è necessaria l’installazione di una singola unità per ogni ambiente. Ovviamente necessitano di un’installazione invasiva, fatta da professionisti specializzati, tuttavia oggi esistono tipologie di impianti di condizionamento fissi che si adattano a tutte le esigenze di spazio (esistono climatizzatori a parete, a soffitto, ad angolo, a pavimento o a incasso).
- I condizionatori portatili sono indicati per ambienti piccoli e facili da scaldare o raffrescare. Hanno sostanzialmente le stesse funzionalità di deumidificazione e filtraggio dell’aria, con l’unica differenza di una minore efficacia e una maggiore rumorosità. Ad ogni modo, i condizionatori portatili sono facili da usare e comodi da spostare, senza interventi strutturali alle pareti di casa.
Condizionatori con tecnologia inverter oppure on-off
La tecnologia on-off, quella classica dei primi impianti di condizionamento, funziona alternando periodi di attivazione a periodi di disattivazione della macchina, a seconda della temperatura presente all’interno del locale. La tecnologia inverter, invece, consente di regolare in continuazione e automaticamente la potenza e la velocità di funzionamento del climatizzatore.
Quale delle due tecnologie scegliere per un impianto di condizionamento? La tecnologia inverter comporta un risparmio energetico di circa il 30-40%, rappresentando un’opzione ideale per chi, a fronte di un investimento iniziale superiore, vuole usufruire di una maggiore efficienza per mantenere bassi i consumi elettrici e beneficiare di un comfort sostenibile.
Impianto di condizionamento mono-split o multi-split
In fase di scelta di un nuovo condizionatore per la casa, una decisione importante da prendere riguarda l’acquisto di un impianto mono-split o multi-split.
- I condizionatori mono-split sono quei sistemi in cui ogni apparecchio interno è collegato ad una unità esterna, indicati soprattutto per climatizzare degli ambienti unici o dei monolocali.
- Un impianto di condizionamento multi-split, invece, consiste in un sistema di climatizzazione munito di due o più apparecchi interni collegati alla stessa unità esterna. Questo sistema è più costoso ma anche più efficiente, sia per le abitazioni residenziali sia per i locali aziendali più grandi, perché permette di ottimizzare costi e prestazioni riducendo al contempo l’ingombro delle macchine esterne.
Come scegliere l’impianto di condizionamento per la casa
Abbiamo visto finora che esistono varie tipologie di condizionatori, ma come facciamo a scegliere il migliore impianto di condizionamento per la casa? Ecco le caratteristiche da tenere in considerazione per un acquisto consapevole.
- Potenza: questo valore deve essere direttamente proporzionale alla grandezza della stanza da climatizzare. L’unità di misura è espressa in BTU/h, quindi per scegliere il modello giusto basta moltiplicare i metri quadrati della stanza per un coefficiente fisso di 340.
- Sistema di filtraggio dell’aria: questo dispositivo dev’essere sempre presente nel proprio impianto, poiché aiuta a migliorare la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione e garantire un corretto benessere indoor.
- Classe energetica: è importante valutare la classe di efficienza energetica dell’impianto di condizionamento, per determinare quanto l’impianto inciderà sulla bolletta elettrica. La classe più efficiente in commercio è la A+++, perciò si consiglia di acquistare almeno un impianto classe A o A+.
- Livello di rumorosità: per garantire un comfort indoor ottimale bisogna tenere ben presente in fase di acquisto la rumorosità del condizionatore, il cui livello è indicato all’interno dell’etichetta del dispositivo, ed è espresso con un’unità di misura in decibel (dB).
- Funzionalità smart: al giorno d’oggi è importante che l’impianto di condizionamento offra delle funzionalità smart, ad esempio un modulo Wi-Fi integrato per collegare i condizionatori con la domotica residenziale, oppure un telecomando compatibile con le tecnologie di voice assistant.
- Design: le unità interne del sistema di condizionamento dell’aria rimangono inevitabilmente a vista, quindi è essenziale che le macchine presentino un design di qualità e in linea con lo stile dell’ambiente in cui installarle.
Impianto di condizionamento: prezzi indicativi
Il costo di un impianto di condizionamento dipende da tutti i fattori appena indicati e altri aspetti, tra cui:
- tecnologia dell’impianto;
- qualità dei materiali;
- funzionalità integrate;
- tipologia del dispositivo;
- potenza del condizionatore;
- numero di unità esterne.
Inoltre, bisogna tenere conto della spesa necessaria per l’installazione, considerando i costi della manodopera in base alla complessità del montaggio e alle eventuali opere murarie necessarie. In genere, un impianto di condizionamento canalizzato prevede un costo indicativo da 650 a 2 mila euro, a seconda della lunghezza della canalizzazione da installare e della potenza dei condizionatori.
Un impianto di condizionamento mono split, invece, può costare da 650 a 1.300 euro, arrivando fino a 1.300-2.000 euro per un dispositivo trial split dotato di tre unità esterne e un motore. Il condizionatore a pompa di calore è senza dubbio il modello più costoso, con un prezzo compreso tra 300 e 900 euro al kW. Tuttavia, si tratta di un impianto green alimentato con una fonte energetica rinnovabile e pulita, inoltre è integrabile con il fotovoltaico.
Impianto di condizionamento: come risparmiare con le agevolazioni
Per l’acquisto e la posa di un nuovo condizionatore è possibile usufruire di importanti agevolazioni fiscali, grazie alle misure contenute nel Bonus Condizionatori 2023. In particolare, come previsto dalla Legge di Bilancio 2023 per i bonus casa, è possibile beneficiare di una detrazione del 50% e IVA agevolata al 10%, se l’intervento prevede la sostituzione del vecchio dispositivo e il montaggio di un apparecchio nuovo di ultima generazione a basso consumo, con un tetto massimo di 96mila euro.
Inoltre, per gli impianti di condizionamento ad alta efficienza è possibile usufruire di una detrazione del 65%, qualora venga sostituito il vecchio impianto durante una ristrutturazione edilizia, oppure in caso di installazione di un condizionatore a pompa di calore per sostituire l’impianto di climatizzazione esistente. Se invece l’intervento viene realizzato insieme a un lavoro trainante di riqualificazione energetica incluso nel Superbonus, con l’aumento di almeno due classi di efficienza energetica dell’abitazione, in questo caso è possibile beneficiare di una detrazione del 90%.
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