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5 cose da sapere prima di installare una pergola bioclimatica

Cosa valutare prima di acquistare una pergola bioclimatica? L'esperto svela 5 aspetti a cui prestare attenzione

30-12-2024
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Installare una pergola bioclimatica rappresenta una scelta funzionale e di design per valorizzare gli spazi esterni della propria abitazione, migliorandone il comfort e l’efficienza energetica. Prima di procedere, è fondamentale conoscere alcuni aspetti chiave che possono influenzare la scelta, come le tipologie disponibili, i materiali, i permessi richiesti e le agevolazioni fiscali esistenti. 

Scopriamo le 5 cose da sapere prima di installare una pergola bioclimatica, con tutte le informazioni necessarie per realizzare un progetto su misura, pratico ed esteticamente piacevole.

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1. Permessi necessari per l’installazione di una pergola

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Prima di procedere con l’installazione di una pergola nel tuo spazio esterno, è fondamentale informarsi sui permessi necessari presso il proprio Comune. Le pergole climatiche da esterno, pur rientrando tra gli interventi di edilizia libera, richiedono sempre un’attenta verifica dei regolamenti comunali.

Le normative possono variare in base alla località e al tipo di struttura che si intende realizzare. Inoltre, a seconda delle norme regionali e dei piani regolatori locali, potrebbe essere indispensabile presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). Affidarsi ad aziende specializzate e tecnici affidabili può rendere l’intero processo più semplice ed efficiente.  

2. Approvazione dei vicini e condomini

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Nel caso di proprietà condominiali o di villette a schiera, è essenziale ottenere l’approvazione dei vicini prima di procedere con l’installazione di una pergola da giardino.

In queste situazioni, rimangono validi gli obblighi condominiali: è fondamentale non alterare l’estetica del fabbricato e non creare spazi in aderenza alla proprietà del vicino. Ad esempio, il mancato rispetto delle distanze minime di 3 metri potrebbe portare alla perdita del diritto di affaccio per l’abitazione sovrastante. Per le abitazioni condominiali, si deve fare riferimento al Dispositivo dell’articolo 1122 del Codice Civile.

Condividere il progetto con i vicini, seguendo le linee guida prestabilite e assicurandosi che la nuova struttura non causi disagi o ostacoli, è fondamentale per evitare conflitti e promuovere una convivenza armoniosa.

3. Vincoli paesaggistici e architettonici

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Quando si intende costruire una pergola in un’area tutelata per legge per il suo interesse paesaggistico, archeologico o di altra natura, è necessario seguire specifiche normative e ottenere le relative autorizzazioni. In particolare, se la zona o l’edificio interessato sono soggetti a vincoli paesaggistici o storico-artistici, è obbligatorio richiedere l’autorizzazione alla Soprintendenza di Archeologia, Belle Arti e Paesaggio.

Oltre ai vincoli di tutela, anche il Regolamento Comunale potrebbe imporre limiti o divieti ulteriori. Tra questi possono figurare restrizioni relative alle dimensioni della pergola, all’adesione a un piano del colore vigente nel Comune e al rispetto delle caratteristiche architettoniche, inclusi i materiali e le finiture esistenti.

L’autorizzazione paesaggistica è immediatamente efficace e ha una validità di 5 anni. Trascorso questo periodo, sarà necessario richiedere una nuova autorizzazione per mantenere la conformità dell’opera alle norme vigenti.

4. Le tipologie di pergole bioclimatiche

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Le pergole bioclimatiche si distinguono principalmente per le caratteristiche delle lamelle e delle strutture:

Possiamo poi distinguere tre strutture: 

Le pergole bioclimatiche offrono molteplici possibilità di personalizzazione, dalla scelta del colore della struttura agli accessori disponibili, come luci LED, chiusure laterali con vetrate scorrevoli, tende da sole o in tessuto per creare un ambiente confortevole.

5. Incentivi fiscali

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Grazie agli incentivi fiscali, è possibile recuperare fino al 50% delle spese sostenute per l’installazione delle pergole bioclimatiche, sfruttando due principali agevolazioni. Con l’Ecobonus, previsto dall’art. 14 del D.L. 63/2013, è necessario che la pergola sia addossata all’edificio e protegga una superficie vetrata esposta al sole. La detrazione è valida solo se l’installazione contribuisce a migliorare l’efficienza energetica, con un orientamento compreso tra Est, Sud e Ovest ed escludendo Nord, Nord-Est e Nord-Ovest. Inoltre, il valore del fattore di trasmissione solare totale deve essere inferiore o uguale a 0,35, secondo la norma UNI EN 14501. La scadenza per richiedere questa agevolazione è fissata al 31 dicembre 2024.

In alternativa, è possibile usufruire del Bonus ristrutturazione, che consente una detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione, inclusa l’installazione della pergola. Per accedere a questa agevolazione, è sufficiente presentare una CILA (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata) o una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). La spesa massima detraibile è di 96.000 euro per ogni unità immobiliare, con un risparmio effettivo fino a 48.000 euro .

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