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Saldatura ad arco: in cosa consiste questa tecnica di saldatura?

La saldatura ad arco si definisce così per l’arco elettrico che si genera fra l’elettrodo e il metallo da saldare. Si distingue fra saldatura ad arco sommerso e ad arco elettrico, capiamo la differenza.

Ultimo aggiornamento 25-03-2024

Angelo Barillà

Fabbro Serramentista

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La saldatura ad arco è una delle tecniche di saldatura più diffuse e versatile utilizzate in molti settori industriali, come l’automotive, l’aerospaziale e la costruzione navale. Grazie alla capacità di unire diversi tipi di metalli con resistenza e affidabilità, la saldatura ad arco è una tecnica fondamentale per la creazione di strutture e macchinari complessi.

Tuttavia, per chi è alle prime armi con la saldatura, questa tecnica può sembrare complicata e difficile da comprendere. In questo articolo, esploreremo in dettaglio la saldatura ad arco, spiegando in cosa consiste, quali sono i suoi vantaggi e le sue applicazioni, e come eseguirla correttamente.

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Cos’è la saldatura ad arco?

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La saldatura ad arco è un tipo di saldatura che permette di unire due pezzi di metallo impiegando elettrodi che fungono da materiale d’apporto. La fusione avviene grazie al raggiungimento di temperature altissime per mezzo di corrente elettrica. Questo tipo di saldatura si definisce “ad arco” in riferimento all’arco elettrico che viene generato fra l’elettrodo e la parte da saldare. L’elettrodo è fuso e il materiale si deposita lungo la giuntura da colmare, attaccando i pezzi. Per un buon risultato il bagno di fusione va protetto dal contatto con l’aria (ossidazione) con dei gas, che vengono immessi in forma inerte sul rivestimento dell’elettrodo stesso.

Quando si parla di questo tipo di saldatura, si distingue fra la saldatura ad arco sommerso e quella ad arco elettrico (o ad arco rivestito). A cambiare è il meccanismo di base, l’ambiente e il processo chimico durante la saldatura. La saldatura ad arco si può usare sia per superfici molto piccole e sottili che per grandi spessori.

Saldatura ad arco elettrico e saldatura ad arco sommerso: differenze e caratteristiche

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Nella saldatura ad arco elettrico gli elettrodi sono rivestiti con metallo d’apporto e altri prodotti disossidanti che permettono di proteggere l’area di saldatura dall’aria che potrebbe rendere meno stabile la giuntura. Il materiale si trova all’esterno per ottimizzare il processo. Fra i rivestimenti più diffusi c’è il biossido di titanio. Questo tipo di saldatura, identificata dalla sigla SMAW (Shielded Metal Arc Weding), è economica e pratica ed è per questo che è sicuramente quella più diffusa, nonostante l’avvento di procedimenti più innovativi. Per la sua realizzazione si utilizza una saldatrice manuale ad arco.

La saldatura ad arco sommerso è una tecnica più avanzata rispetto a quella appena vista ed è anche più veloce perché non richiede la sostituzione degli elettrodi, che sono invece sostituiti da un filo continuo che fuoriesce mano a mano che si fonde da un motorino apposito. Il bagno di fusione è protetto da un getto di una speciale polvere immessa da un serbatoio a parte in modo regolare e continuo. Si crea così uno schermo protettivo sul bagno di fusione, che evita il contatto con l’aria. I residui lasciati vanno rimossi successivamente al termine del lavoro. Grazie alla saldatura ad arco si possono realizzare diverse strutture e arredamenti in ferro e vasi da fiori fatti a mano, ma vediamo come fare.

Come si fa la saldatura ad arco?

Per realizzare la saldatura ad arco elettrico si procede accostando i pezzi e fondendo l’elettrodo, delle dimensioni adeguate, lungo la giuntura che lega i pezzi da unire. La dimensione dell’elettrodo deve essere proporzionata all’intensità di corrente, sugli apparecchi stessi di solito ci sono indicazioni. La saldatrice è dotata di due pinze, una va messa al pezzo che si salda e l’altra va attaccata all’elettrodo, contenuto nel porta-elettrodo dove non c’è la guaina di rivestimento.

Attivando la macchina si avvia un corto circuito che fa luce e calore ad alta temperatura che fonde l’elettrodo. Passando l’elettrodo lungo la linea da saldare, si creerà un cordone che, una volta freddo, potrà essere pulito da eventuali scorie e lisciato con appositi attrezzi. Nella saldatura ad arco sommerso il procedimento è più o meno lo stesso, sebbene molto più rapido grazie a operazioni che l’apparecchio fa in automatico: come erogare i gas e muovere il filo d’apporto.

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