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Come coltivare il peperoncino in casa e nell’orto

Scopri in questo articolo come coltivare il peperoncino: un prodotto fresco e genuino da usare in cucina in mille modi diversi.

Ultimo aggiornamento 08-06-2021
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Ci sono tante varietà di peperoncino che presentano, fra loro, differenze anche notevoli.
Chi ha la fortuna di avere uno spazio all’aperto adeguato può coltivare il peperoncino nell’orto e può anche optare per le qualità più grandi, che possono raggiungere anche il metro e mezzo d’altezza.

Ci sono tante varietà di peperoncino che presentano, fra loro, differenze anche notevoli.
Chi ha la fortuna di avere uno spazio all’aperto adeguato può coltivare il peperoncino nell’orto e può anche optare per le qualità più grandi, che possono raggiungere anche il metro e mezzo d’altezza.

Chi dispone di un terrazzo, un balcone, un davanzale o di un punto soleggiato in casa, prediligerà le qualità più piccole, perfette in vaso, la cui altezza si aggira sui 10/20 centimetri.

Coltivare il peperoncino: clima ed esposizione

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Per una corretta coltivazione del peperoncino è necessario scegliere una posizione luminosa ed assolata, una condizione indispensabile alla crescita e alla fruttificazione di queste piante.
Un altro aspetto di cui tenere conto è il freddo: il peperoncino non lo sopporta ed anche le specie perenni, durante l’inverno, devono essere protette dalle temperature troppo rigide e dalle gelate, che le rovinano irrimediabilmente.
Coltivare peperoncino indoor, ovvero dentro casa, è l’unica soluzione possibile se si abita in una zona tendenzialmente molto fredda o soggetta a improvvisi abbassamenti delle temperature.

Quando seminare il peperoncino

Se volete coltivare il peperoncino dai semi, il periodo di semina ideale è quello compreso fra gennaio ed aprile, ma se volete essere certi di poter godere della vostra personale produzione a fine estate, è più conveniente acquistare piantine già adulte e interrarle a Maggio.
Non interrate il peperoncino prima che sia primavera inoltrata, poiché le possibili basse temperature ed eventuali gelate tardive lo farebbero appassire.

Consigli per la cura ed il mantenimento

Il peperoncino è una pianta piuttosto resistente in grado di regalare notevoli soddisfazioni ai suoi estimatori, purché le siano riservate le giuste cure.
Il terreno deve essere molto fertile, quindi lavoratelo mescolando un po’ di stallatico e terra da orto, mentre per la coltivazione in vaso, bisogna disporre sul fondo uno strato di ghiaia oppure di argilla espansa (serve a drenare perfettamente il terriccio e ad evitare ristagni).
Per le varietà più piccole il giusto diametro del contenitore corrisponde a 12/16 centimetri, per quelle più grandi a circa 20.
A differenza di altre piante non occorre potare.

Annaffiatura e concimazione

La quantità di acqua da somministrare e la concimazione, sono aspetti di importanza fondamentale per poter ottenere un buon raccolto, abbondante e saporito.
Il peperoncino richiede annaffiature abbondanti, da diminuire solo poco prima della raccolta se si desiderano frutti più piccanti.
Per quanto riguarda il concime, esso deve avere un elevato contenuto di solfato di potassio e poco azoto.

Come moltiplicare il peperoncino

La moltiplicazione si pratica per semi, da disporre a file in una cassetta ad un centimetro di profondità circa.
Si bagna abbondantemente e si copre la cassetta con un telo di plastica.
Ogni 4-5 giorni si controlla il grado di umidità del terreno e, se occorre, si spruzza un po’ di acqua.

I primi germogli compaiono dopo tre settimane: si toglie la plastica, si eliminano gli esemplari più deboli e si procede al trapianto in vaso di quelli sani quando presentano almeno sei foglie.
Coltivare il peperoncino, come avrete capito, non è affatto complicato, è alla portata anche dei più inesperti e può essere mangiato in qualsiasi momento della vita, anche quando si è in dolce attesa.

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