Bonus Impianto Elettrico 2021: come funziona
Il Governo ha prorogato l'agevolazione fino al 31 dicembre 2021. Permette di avere una detrazione per il rifacimento dell'impianto elettrico, ma a precise condizioni. Ecco i dettagli
Avere l’impianto elettrico a norma è fondamentale quando si acquista una nuova casa o si ristruttura la propria abitazione. Questo tipo di intervento però richiede un investimento importante, che spesso raggiunge diverse migliaia di euro. Per aiutare i contribuenti, il Governo concede una detrazione per la realizzazione dell’impianto elettrico casalingo. Si tratta di un’opportunità che permette di rendere la casa più sicura ed efficiente. Ma quali sono i requisiti per ottenere l’agevolazione e gli interventi ammessi? Rispondiamo a queste ed altre domande incentrate proprio sul bonus impianto elettrico 2021.
Avere l’impianto elettrico a norma è fondamentale quando si acquista una nuova casa o si ristruttura la propria abitazione. Questo tipo di intervento però richiede un investimento importante, che spesso raggiunge diverse migliaia di euro. Per aiutare i contribuenti, il Governo concede una detrazione per la realizzazione dell’impianto elettrico casalingo. Si tratta di un’opportunità che permette di rendere la casa più sicura ed efficiente. Ma quali sono i requisiti per ottenere l’agevolazione e gli interventi ammessi? Rispondiamo a queste ed altre domande incentrate proprio sul bonus impianto elettrico 2021.
Bonus impianto elettrico: in cosa consiste
Il rifacimento dell’impianto elettrico è un intervento di manutenzione straordinaria e in quanto tale può essere detratto nella dichiarazione dei redditi. L’agevolazione consiste in una detrazione IRPEF del 50% fino ad investimento massimo complessivo di 96.000€. La detrazione quindi può arrivare fino a 48.000 € che vengono erogati in 10 rate annuali dello stesso importo. La misura è in vigore fino al 31 dicembre 2021.
Bonus impianto elettrico: requisiti
Prima di richiedere l’agevolazione per il rifacimento dell’impianto elettrico è fondamentale comprendere quali sono i requisiti. Innanzitutto, l’impianto deve essere a norma, cioè rispettare la CEI 64-8. Questa norma è stata pubblicata nel 2021 e successivamente ha subito alcune modifiche.
Al suo interno vengono indicati i parametri e i vincoli che devono essere seguiti quando si installa e verifica un impianto elettrico. Si tratta infatti di un aspetto fondamentale per la sicurezza dell’abitazione ed è assolutamente necessario affidarsi ad un professionista certificato e competente. Infatti, solo un professionista di questo tipo, dopo il lavoro, può rilasciare l’apposita certificazione necessaria per stabilire che l’impianto è a norma, non ha difetti e non rappresenta alcun pericolo per gli inquilini della casa ma anche per chi sta intorno.
Questo è quindi un punto fondamentale, non solo per ottenere l’agevolazione, ma anche per evitare brutti incidenti domestici. Tra i documenti da presentare spicca poi il Certificato di Conformità (DiCo). Si tratta di un documento obbligatorio da avere prima dell’installazione del nuovo impianto (non solo elettrico, ma anche di evacuazione, idrico e così via). In alternativa si può presentare la Dichiarazione di Rispondenza (DiRi).
Come richiederlo e ottenerlo
Per ottenere la detrazione è fondamentale che tutti i pagamenti siano effettuati tramite un bonifico postale o bancario dove devono comparire specifiche informazioni:
- il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione
- codice fiscale o Partita IVA della ditta o lavoratore che effettua l’intervento, quindi a cui viene pagata la fattura
- estremi della fattura
- causale di versamento con il riferimento alla norma, ovvero che dà accesso al bonus: “articolo 16-bis del Dpr 917/1986”
Chi paga in contanti non può beneficiare dell’agevolazione, quindi è importante fare attenzione a questo punto. Gli istituti bancari hanno a disposizione gli appositi moduli precompilati con la dicitura esatta di tutte le informazioni necessarie.
Beneficiari del bonus impianti elettrici 2021
Innanzitutto, questo bonus si può richiedere sia per prima che per seconda casa. Rientrano tra i beneficiari:
- i proprietari di immobili
- nudi proprietari
- titolari di diritto di godimento (ad esempio l’usufrutto)
- affittuari (ovvero i locatari) o i comodatari
- gli imprenditori di immobili che non rientrano nei beni strumentali o merce
- soci di cooperative
- società rientranti nell’articolo 5 del Tuir 2020 (Testo Unico delle Imposte sui Redditi)
Le persone che acquistano un immobile possono effettuare entro il termine di scadenza i lavori e ottenere l’agevolazione a patto che diventino effettivamente proprietari e i lavori siano a proprio carico.
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