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Impianto elettrico di cantiere: tutto quello da sapere

Per l’allestimento di un impianto elettrico di cantiere dobbiamo sapere innanzitutto da cosa è composto. Ecco una guida utile

Ultimo aggiornamento 05-07-2024
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Soprattutto nei cantieri più grandi è necessario l’allestimento di un impianto elettrico di cantiere. Ma quali sono i passaggi per poter attivarlo al meglio e soprattutto in sicurezza? Fortunatamente sono finiti i tempi in cui si tendeva ad arrangiarsi nell’edilizia, è cresciuta l’attenzione al lavoratore, alla sua salute, ma anche alle condizioni lavorative. Vediamo insieme su PG Casa come realizzare un impianto elettrico di cantiere e quali sono gli adempimenti da seguire.

Soprattutto nei cantieri più grandi è necessario l’allestimento di un impianto elettrico di cantiere. Ma quali sono i passaggi per poter attivarlo al meglio e soprattutto in sicurezza? Fortunatamente sono finiti i tempi in cui si tendeva ad arrangiarsi nell’edilizia, è cresciuta l’attenzione al lavoratore, alla sua salute, ma anche alle condizioni lavorative. Vediamo insieme su PG Casa come realizzare un impianto elettrico di cantiere e quali sono gli adempimenti da seguire.

Da cosa è composto un impianto elettrico di cantiere?

Per l’allestimento di un impianto elettrico di cantiere, dobbiamo sapere innanzitutto da cosa è composto e cosa, invece, non ne fa parte e va quindi trattato in un’altra maniera.

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Gli elementi che troviamo sono gli stessi di un impianto elettrico con normative e controlli:

Ciò che invece non fa parte dell’allestimento di un impianto elettrico di cantiere:

Documentazione necessaria

Prima di definire i documenti da trasmettere per un impianto di cantiere regolare, bisogna mettere ben in chiaro che la realizzazione di un impianto elettrico e la relativa messa a terra può essere eseguita solo da un installatore qualificato, come da D.M. 37/2008. Sarà lo stesso installatore a produrre la dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico di cantiere. Nel caso in cui la fonte energetica di distribuzione sia privata e non pubblica, il datore di lavoro deve produrre una dichiarazione di conformità anche per l’impianto sorgente.

Per l’erogazione provvisoria della corrente elettrica non è necessaria la suddetta dichiarazione, basta fare domanda all’azienda erogatrice. È però fondamentale che ci sia una trasmissione della dichiarazione dell’impianto elettrico di cantiere entro trenta giorni di messa in esercizio all’ISPESL, alla ASL e allo sportello unico delle attività produttive del Comune competente.

Cos’è la dichiarazione di conformità?

La dichiarazione di conformità altro non è che una relazione dell’installatore qualificato che attesti che l’impianto di cantiere è stato realizzato a regola d’arte, con componenti idonei e adatti alle circostanze di installazione, il tutto a norma di legge. Deve riportare i dati dell’impresa installatrice, con numero di iscrizione CCIAA, il nominativo del committente e la descrizione dello schema dell’impianto. Inoltre, devono essere allegati:

Controlli periodici

Per la sicurezza, sarebbe buona norma effettuare dei controlli periodici sull’impianto elettrico di cantiere, in particolare se i lavori durano più di qualche mese. Diventano poi necessari nel caso di un eventuale inutilizzo che si protrae per 6 mesi o più o nel caso di avvenimenti fuori dalla norma che rendano necessario un controllo. Per questi controlli, è bene tenere un registro di controllo nella documentazione di cantiere.

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