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Quanti tipi di presa elettrica esistono e a cosa servono

Conoscere i vari tipi di presa elettrica è importante quando si vuole progettare il nuovo impianto elettrico della casa e per evitare rischi: ecco quali sono e a cosa servono

Ultimo aggiornamento 27-03-2024

Giorgio Santacroce

Tecnico riparazioni elettroniche

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Caricare il telefono, accendere il televisore o azionare la lavatrice. Come potresti svolgere queste normali azioni quotidiane senza l’utilizzo delle prese? In un mondo sempre più tecnologico, le prese elettriche e le spine rappresentano un elemento fondamentale per svolgere i compiti più basilari. Pur essendo presenti in ogni casa, spesso non ne riconosciamo l’importanza.

Tuttavia, la domotica sta evidenziando la necessità di avere più prese e spine disponibili per utilizzare al meglio i dispositivi elettronici che ci circondano, come televisori, smartphone, tablet e computer. In questo articolo approfondiamo tutte le tipologie di prese elettriche italiane e il loro utilizzo.

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Quanti tipi di presa elettrica ci sono?

Attualmente, ci sono diverse tipologie di prese elettriche in uso nei vari Paesi europei, tanto che non esiste ancora uno standard comune. Ciò significa che per utilizzare i propri dispositivi elettronici durante un viaggio all’estero è necessario procurarsi un adattatore per presa elettrica, in modo da connettere correttamente i dispositivi.

In Italia esistono 6 tipi di prese elettriche a muro e 11 tipologie di spine, varietà legata alla storia delle linee elettriche del nostro Paese. Negli anni ’60 e ’70 esistevano due diverse linee elettriche, una a 127 V per l’illuminazione e una a 220 V per la forza motrice. Questo ha portato alla creazione di molteplici tipologie di prese e spine elettriche, distinte in base alla potenza che sono in grado di reggere. Infatti, le tipologie di prese elettriche domestiche variano a seconda della quantità di corrente che possono supportare, che è espressa in ampere (A).

Quali prese elettriche si usano in Italia?

In Italia, le prese elettriche domestiche sono regolate dalla normativa Cei 23-50. Esistono diverse tipologie di prese, ma le più comuni sono simmetriche e non polarizzate, il che significa che possono essere inserite in entrambi i versi. Inoltre, la normativa prevede che i contatti siano parzialmente isolati per garantire la sicurezza durante l’utilizzo.

Ecco i tipi di spine elettriche italiane più comuni nelle nostre case:

Perché si usa la presa Schuko?

In passato, la Schuko era un tipo di presa elettrica comune in Germania, ma oggi non è più esclusivamente associata a questo paese. La presa Schuko è diventata un formato standard utilizzato in molte parti d’Europa per gli elettrodomestici. Anche in Italia, questo tipo di presa è una delle opzioni permesse dalla normativa nazionale, anche se in realtà la presa utilizzata per gli elettrodomestici non è esattamente la presa tedesca, ma una variante ibrida che è compatibile con praticamente tutta Europa.

La Schuko è in uso soprattutto per gli elettrodomestici. Ha la particolarità di proteggere efficacemente le parti in tensione, per questo viene usata in ambienti esterni e per ricariche lente di veicoli elettrici. Tuttavia, la Schuko non è polarizzata e, non essendo un accordo internazionale per la sua adozione, è diventata di fatto uno standard in molti paesi europei, grazie alla sua adozione pressoché universale da parte dei costruttori di elettrodomestici.

La norma Cei 64-8 raccomanda l’installazione di prese Schuko in cucina e per la lavatrice per evitare l’uso di adattatori e garantire la massima sicurezza nella connessione di elettrodomestici di potenza elevata.

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