Quale bonifico usare per il Bonus Facciate e come compilarlo
Usare un metodo di pagamento tracciabile è cruciale per ottenere la detrazione: ecco qual è la soluzione raccomandata dall'Agenzia delle Entrate e come compilarla
Alessandro Speziali
Dottore in Economia
- Bonifico per Bonus Facciate
- Proroga Bonus Facciate del 90%: fino a quando si può chiedere
- Bonus Facciate: normativa e applicazione
- Bonifico per Bonus Facciate
- Proroga Bonus Facciate del 90%: fino a quando si può chiedere
- Bonus Facciate: normativa e applicazione
Il Bonus Facciate è una delle numerose agevolazioni fiscali destinate al mondo della casa. Questa agevolazione può essere richiesta per rifare la facciata esterna di un edificio, quella che dà sulla strada. Infatti, il bonus non è applicabile se la facciata è interna e non visibile da suolo pubblico.
Il Bonus può essere richiesto per edifici di qualsiasi categoria catastale, inclusi immobili strumentali, a patto che siano situati in zone A e B, come specificato dal Decreto Ministeriale n.1444/1968 o da norme locali e regionali. Con la Legge di Bilancio 2022, è stato confermato che l’agevolazione verrà prorogata per un altro anno, ma con una percentuale ridotta. Attualmente, chi richiede il Bonus Facciate ha diritto a uno sgravio del 90%, mentre dal 2022 scenderà al 60%. È fondamentale dimostrare di aver saldato i pagamenti tramite bonifico. Vediamo quale tipo di bonifico è richiesto.
Bonifico per Bonus Facciate
Quando si richiede il Bonus Facciate o altre agevolazioni, bisogna utilizzare strumenti tracciabili per dimostrare il pagamento corretto al professionista incaricato o alla ditta esecutrice dei lavori. Il bonifico postale o bancario – con ritenuta d’acconto dell’8% a carico del beneficiario – è la soluzione migliore. L’Agenzia delle Entrate, nella circolare n.2/2020, ha specificato i dati da indicare: codice fiscale del beneficiario della detrazione e numero di partita IVA o codice fiscale del beneficiario del bonifico.
Nella causale, bisogna indicare la normativa di riferimento: “Articolo 1, commi 219-224, della legge n. 160 del 27 dicembre 2019”. Tuttavia, se si fa riferimento ad altre norme relative ad altre detrazioni sul recupero del patrimonio edilizio, il bonus viene comunque autorizzato.
Proroga Bonus Facciate del 90%: fino a quando si può chiedere
Il bonus facciate per il restauro e il rifacimento delle facciate esterne è stato introdotto con la Legge di Bilancio del 2020, consentendo un recupero del 90% delle spese totali. Con la proroga del 2022, il recupero è stato ridotto al 60%, tranne per i lavori iniziati entro la fine del 2021, che continuano ad essere coperti dalla detrazione al 90%.
Per ottenere l’agevolazione bisogna inoltrare domanda all’Agenzia delle Entrate allegando la ricevuta delle spese sostenute con bonifico bancario o postale. È possibile usufruire del bonus facciate con la detrazione sul 730, con la cessione del credito o con lo sconto in fattura. Nel caso si opti per la detrazione fiscale, nella compilazione della dichiarazione dei redditi dei 10 anni successivi deve essere inserita la quota di detrazione relativa al bonus facciate. Lo sconto in fattura consente una riduzione immediata sul totale delle spese. Con la cessione del credito, il bonus viene ceduto ai terzi che hanno anticipato il credito per l’esecuzione dei lavori.
Bonus Facciate: normativa e applicazione
La normativa di Bilancio stabilisce che con il bonus facciate è possibile ottenere l’agevolazione economica solo sui lavori di restauro o ristrutturazione della facciata esterna di un edificio. Possono accedere al bonus solo gli immobili appartenenti alle zone A e B, dove per A si intende il centro storico e per B una zona in cui la superficie coperta dagli edifici non sia inferiore all’1,25%. Nei lavori di rifacimento e ristrutturazione rientrano la pulitura e tinteggiatura della facciata, dei balconi e degli ornamenti. Sono detraibili anche le spese di intervento sull’involucro dell’edificio per l’intero perimetro esterno, inclusi grondaie, parapetti e cornicioni.
Il bonus facciate è un’agevolazione della manovra di Bilancio del 2020 che è stata prorogata e ha subito delle variazioni nel corso degli anni. La manovra di Bilancio del 2021 ha ridotto l’agevolazione dal 90% al 60% ed è stata prorogata fino al 31 dicembre 2022.
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