Legna da ardere: quale scegliere e prezzi
Scegli la migliore legna da ardere per il tuo camino o la tua stufa. Ecco una guida alle caratteristiche e ai prezzi
Ugo Sollazzo
Idraulico termotecnico
Un bel camino acceso, con delle fiamme scoppiettanti dà un’immagine di calore e armonia. Per alimentare le sue fiamme, come anche quelle di una stufa, occorre però un carburante ben preciso, la legna da ardere.
Un bel camino acceso, con delle fiamme scoppiettanti dà un’immagine di calore e armonia. Per alimentare le sue fiamme, come anche quelle di una stufa, occorre però un carburante ben preciso, la legna da ardere.
Non tutta la legna è uguale però e, per riscaldare nel modo migliore gli ambienti, occorra fare la giusta scelta in partenza. La migliore legna per camino è quella che ha una maggiore resa termica, ma si parla poi di legna dura e tenera. Andiamo a scoprire di più.
- Tipi di legna da ardere
- Come scegliere la giusta legna da ardere
- Che cosa è l’essenza della legna?
- Come si conserva la legna da ardere?
- La giusta pezzatura e il giusto costo
Tipi di legna da ardere
Ci sono varie tipologie di legna per stufa e per camino tra cui scegliere. Una prima divisione si può fare tra:
- legna dura (quercia, leccio, faggio, frassino, olmo, betulla, rovere, alberi da frutta)
- legna tenera (abete, pioppo, castagno, salice e pino)
La seconda è quella più adatta per la cottura, ma non per riscaldare la casa. Se hai un forno a legna, per esempio, dovresti pensare di farne una bella scorta in ottica delle tue preparazioni, come pizza e pane.
La legna dura è invece quella ideale da utilizzare per il riscaldamento, vista la sua maggiore densità, che riesce quindi a garantire un maggior rapporto tra calore e volume. Il legno, che ho descritto come duro, viene ricavato da alberi di latifoglie, come il faggio, il rovere o il noce.
La legna da ardere tenera è invece ottenuta dal legno delle conifere (pino, larice e abete).
Come scegliere la giusta legna da ardere
Sono l’essenza, cioè la derivazione del legno, e il suo grado di umidità i valori principali che devono guidarti nella scelta della giusta legna da ardere. Il livello di umidità è legato al livello di stagionatura del legno, infatti un pezzo più “vecchio” avrà un tasso di acqua minore di uno giovane. La legna migliore è quella che ha un tasso di umidità minore del 20%. Questo aspetto si riflette su un tempo di bruciatura più lungo, ma anche in un livello minore di calore rilasciato. Ma come capire se la legna è stagionata? Un ciocco si considera tale quando sono passati dai 9 mesi ai 2 anni dal suo taglio.
Un altro fattore da considerare quando si va a scegliere la legna da ardere è il diametro del ceppo. Più il ceppo è grande, infatti, più umidità tenderà a racchiudere all’interno.
Che cosa è l’essenza della legna?
Fino ad ora abbiamo visto che tipi di legna da ardere si possono trovare, vediamo adesso quali sono le tipologie più consigliate per avere la massima resa, in termini di calore emanato. Il legni top da usare, per avere una casa ben riscaldata, sono:
- acero;
- carpino;
- frassino;
- betulla;
- faggio.
Oltre a avere un’ottima resa, hanno anche il vantaggio di emettere pochissimo fumo durante la combustione, oltre che a essere facili da tagliare.
Come si conserva la legna da ardere?
Hai acquistato un lotto di legna da ardere e senti di aver fatto la scelta giusta, al giusto prezzo e con la miglior qualità possibile. Adesso è importante imparare a conservarla per fare in modo che l’umidità non penetri all’interno dei ciocchi andandola a rovinare.
Potresti per esempio aver bisogno di una legnaia. La legnaia è una struttura con la base e le pareti aerate, in modo che la legna non poggi direttamente sulla parete creando un riverbero di umidità. La legnaia si può collocare sia all’aperto che al chiuso, a patto che la zona sia ben areata. In caso di legnaia all’aperto, è opportuno costruire una tettoia che protegga la legna dalla pioggia.
Evita di coprire la legna da ardere con teli di plastica che non lasciano traspirare, conducendo poi al marciume. Ricordati che la legna umida costa di più (è più pesante, e la paghi a peso!), scalda di meno e ti obbligherà a fare tanta manutenzione al camino.
La giusta pezzatura e il giusto costo
Nella scelta della migliore legna da ardere, va dato uno sguardo anche alla sua pezzatura. Le misure vanno scelte in relazione anche alla camera di combustione, che deve essere più lunga del pezzo di legno, che dovrebbe avere a sua volta uno spessore di circa 7-10 cm. Non è consigliato l’uso dei tondini, più difficili da bruciare. La resa della legna sarà più alta tanto maggiore sarà la parte esposta alle fiamme, cosa che permetterà di avere tanto calore, consumando meno materiale. Con una spesa di 8-9 euro potrai acquistare un quintale di legna, in tagli da 40-50 cm.
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