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Come leggere l'APE o Attestati di Prestazione Energeitca per ridurre i consumi

Vuoi capire come leggere l'Attestato di Prestazione Energetica o APE per ridurre i consumi e risparmiare in bolletta? Ecco tutte le informazioni necessarie e i consigli dell’esperto

10-05-2024

Pietro Pasquarelli

Bio Architetto/Esperto in diagnostica e impiantistica

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L’APE è la certificazione energetica necessaria per inquadrare le caratteristiche di un immobile dal punto di vista energetico. Indica la classe energetica dell’immobile, quindi il suo valore approssimativo sul mercato, ma anche le caratteristiche legate all’efficienza e all’isolamento termico. È un documento importante quando si vuol vendere, affittare o acquistare casa, ma anche eseguire una ristrutturazione.

L’ape contiene diversi valori e numeri che è importante saper leggere per ridurre i consumi. Vediamo quali sono i dati da osservare e come migliorarli.

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Cos’è l’APE o Attestato di Prestazione Energetica

Shutterstock

APE è l’acronimo di Attestato di Prestazione Energetica e stabilisce le caratteristiche energetiche di un edificio. Per farlo si calcolano una serie di parametri e caratteristiche, come la capacità di disperdere calore, il rendimento degli impianti di riscaldamento, del generatore, le fonti energetiche usate, informazioni utili anche per calcolare la classe energetica.

La classe energetica di un edificio è una valutazione della sua efficienza energetica ed è indispensabile per tanti motivi, tra cui vendere casa. Indica quanta energia si consuma per riscaldamento, raffreddamento, illuminazione e altre esigenze, rispetto a quanto ne potrebbe consumare un edificio di riferimento con le stesse caratteristiche e dimensioni, ma con un’efficienza energetica standard. Le classi energetiche sono generalmente indicate con lettere, come A, B, C, etc.

La classe A rappresenta l’edificio più efficiente dal punto di vista energetico, mentre le classi inferiori indicano una crescente inefficienza, fino ad arrivare alla classe energetica G. Questa valutazione può influenzare sia la vendita che l’affitto di un edificio, in quanto edifici con classi energetiche più alte tendono ad avere costi di gestione più bassi a lungo termine. L’analisi permette anche di calcolare l’energia primaria globale non rinnovabile al kwh/mq all’anno usata nell’edificio.

Come leggere l’APE o Attestato di Prestazione Energetica

Fonte foto: Shutterstock

Il documento è costituito da circa cinque pagine. La parte iniziale della certificazione è dedicata a un riepilogo delle caratteristiche del fabbricato che si vuole analizzare. Per esempio, contiene il codice identificativo e la validità del documento. L’APE, infatti, dovrebbe avere una validità di 10 anni dalla data di registrazione, anche se il periodo di validità è a discrezione del tecnico abilitato che redige il certificato.

Qui troviamo anche le informazioni sull’edificio come il numero di unità immobiliari, la loro destinazione d’uso, le informazioni catastali, il motivo per cui si sta realizzando il documento, l’indirizzo e anche alcuni dati climatici, fondamentali per lavorare poi sull’isolamento termico.

Troviamo anche una tabella con i dati relativi alla prestazione energetica globale suddivise in base alla stagione invernale ed estiva, la classe energetica.

L’informazione relativa alla classe energetica è importante perché ci indica da dove partire per rendere l’edificio più efficiente e fare un salto di classe, passando quindi a una più alta e sostenibile. Ma quali sono le attività su cui concentrarsi per ottenere questo risultato?

La risposta è nelle pagine successive, dove si entra nel dettaglio soprattutto per quanto riguarda le fonti usate e gli impianti installati presso l’edificio. Troviamo, infatti, le prestazioni energetiche degli impianti e i consumi stimati, ovvero l’indice di prestazione energetica rinnovabile e non rinnovabile e una stima dell’energia consumata a livello annuale secondo lo standard segnalato.

In particolare, troviamo una tabella con:

In base a queste informazioni nell’APE troviamo gli interventi raccomandati che possono migliorare l’efficienza energetica dell’edificio.

Per esempio, l’APE può raccomandare una ristrutturazione importante con sostituzione degli infissi, della caldaia e l’installazione dell’impianto fotovoltaico e quale classe energetica si può raggiungere con gli interventi consigliati.

Nella sezione successiva si scende nei particolari con i dati dell’immobile come il volume riscaldato e la superficie disperdente, che permettono di capire il dimensionamento del riscaldamento e alcuni interventi specifici. Anche qui troviamo alcuni dettagli sui singoli impianti usati, in modo da capire quali sono quelli che consumano maggiormente e che andrebbero sostituiti. Per esempio, è indicato se viene usato uno scaldabagno elettrico e quanto consuma per produrre acqua calda sanitaria. In base a questo, si consiglia il tipo di impianto da preferire in modo da ridurre i consumi. Ma vengono anche analizzati altri impianti, come quello di illuminazione. Le ultime pagine del documento contengono le informazioni dell’ente certificatore, con il titolo professionale, l’ordine a cui è iscritto il tecnico che si è occupato della certificazione, ma anche gli strumenti usati per effettuare sopralluogo e analisi.

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