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La tua casa sta perdendo valore di mercato? Ecco i campanelli d'allarme

Casa troppo vecchia o poco efficiente energeticamente? Ecco i campanelli d’allarme che indicano che la tua casa sta perdendo valore di mercato

Ultimo aggiornamento 14-11-2024

Raffaella Festari

Content Marketing Specialist

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Quando si tratta di stabilire il valore di una casa, la classe energetica è un fattore cruciale, ma non l’unico. Infatti, molti parametri entrano in gioco quando si tratta di valutare un’abitazione nel settore immobiliare. Vuoi sapere di cosa stiamo parlando?

Ecco tutti i campanelli d’allarme che potrebbero indicare che la tua casa sta perdendo valore di mercato.

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Scarsa efficienza energetica

Una casa con una scarsa efficienza energetica può costare caro, soprattutto se si pensa all’impennata dei prezzi di luce e gas. Un’abitazione con una classe energetica bassa (ad esempio in classe G) può valere anche il 20-30% in meno rispetto ad una casa con classe energetica dalla C in su.

Se consideriamo che la maggior parte delle case nel nostro Paese è stata realizzata a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70, appare chiaro come gran parte del patrimonio immobiliare attuale non sia più in linea con gli standard di efficienza energetica moderni. In questo senso vanno inquadrati i tanti bonus edilizi promossi a livello nazionale, orientati soprattutto in favore dell’efficientamento energetico.

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Materiali e impianti superati

I materiali impiegati nella realizzazione di una casa, dunque mattoni, cemento, intonaco e pittura, diventano facilmente vittime del tempo, a causa di umidità o dilatazioni termiche.

Anche quei materiali che un tempo erano il top di gamma, con gli anni e l’usura subiscono un calo delle prestazioni, tanto da influire sulla qualità di vita e il comfort delle nostre case. Ecco perché un edificio realizzato 15 anni fa presenta standard qualitativi completamente diversi da uno realizzato negli anni ‘70.

Stesso discorso vale per tutti quegli impianti tecnici che, vuoi per l’elevato utilizzo, vuoi per l’obsolescenza tecnica, finiscono con l’influire negativamente sul valore della casa.

Irregolarità edilizie e catastali

Quando lo stato di fatto (ovvero l’effettiva planimetria della casa) non corrisponde ai dati catastali, si parla di difformità edilizia, un problema che può compromettere la compravendita.

Infatti, un immobile con irregolarità edilizie e catastali non è facilmente mutuabile e risulterebbe poco appetibile per qualsiasi acquirente, costretto a sanare la situazione al posto del proprietario o a pagare ingenti sanzioni. Per evitare di svalutare l’immobile, l’unica soluzione è quella di incaricare un tecnico abilitato per sanare la situazione, laddove possibile.

Distribuzione degli spazi

Un punto a sfavore di una casa con qualche anno sulle spalle è la suddivisione degli spazi, in relazione alle nuove richieste di mercato. Se prima le case avevano una precisa ripartizione, con spazi dedicati a specifiche funzioni, come ad esempio la cucina abitabile ben separata dal salone, oggi i gusti sono cambiati, perché si prediligono spazi aperti e polifunzionali, come un open space con cucina a vista.

La riorganizzazione degli spazi, tutt’altro che semplice perché influenza l’abitabilità, diventa dunque un parametro fondamentale per stabilire il valore di una casa. Del resto, la maggior parte degli acquirenti preferisce vivere in un immobile con gli spazi già pensati per l’uso che dovrà farne.

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