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Bonus Sicurezza 2023: come funziona, scadenza e come fare domanda

Se vuoi mettere in sicurezza la tua abitazione, per tutto il 2023 puoi usufruire del Bonus sicurezza: approfondiamo funzionamento, requisiti e scadenze

Ultimo aggiornamento 19-02-2024

Alessandro Speziali

Dottore in Economia

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Ci sono tanti modi per rendere più confortevole la propria abitazione, tra queste spicca l’aumento del livello di sicurezza. D’altronde la casa è il luogo in cui dovremmo sentirci completamente al riparo da calamità naturali, aggressioni di ogni tipo e soprattutto da eventuali malintenzionati. Un sistema di sicurezza è un’ottima soluzione per prevenire furti, incendi, violazioni della privacy e problemi simili.

Fortunatamente lo Stato viene in aiuto agli italiani che vogliono proteggere la casa: il Bonus Sicurezza 2023 consente di risparmiare il 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di impianti di diverso tipo. Copre i costi di un sistema di videosorveglianza a circuito chiuso ma anche di una porta blindata o di un sistema anti-incendio. Quindi, si può usare per proteggere un immobile da qualsiasi problematica aumentando, così, il suo valore.

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Il Bonus Sicurezza si può richiedere fino al 31 dicembre, perchè è stato prorogato grazie alla Legge di Bilancio che contiene questo e altri Bonus Casa 2023. Ecco come funziona.

Cos’è il Bonus Sicurezza 2023

L’incentivo consiste in una detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute, fino a una spesa complessiva di 96 mila euro. Il rimborso è ripartito in 10 quote annuali di pari importo. Si può richiedere anche senza ristrutturare casa.

Come richiedere il Bonus Sicurezza 2023

Per avere questa agevolazione non è necessario presentare alcuna domanda. Si effettua solo tramite dichiarazione dei redditi, indicando i dati di pagamento e l’importo totale speso l’anno precedente. Inoltre, occorre anche inserire i dati catastali dell’immobile in cui si sono effettuati i lavori, allegando la documentazione.

Quali spese rientrano nel Bonus sicurezza 2023

Il Bonus sicurezza 2023 prevede la detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute per gli interventi di messa in sicurezza degli immobili. Tuttavia, per poter beneficiare della detrazione, è necessario che gli interventi siano finalizzati a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terze parti, come ad esempio aggressione, furto, sequestro di persona e reati che ledono i diritti giuridicamente protetti.

Gli interventi di messa in sicurezza per i quali è possibile beneficiare della detrazione fiscale includono quanto segue:

Tuttavia, è importante tenere presente che la detrazione fiscale si applica esclusivamente alle spese sostenute per gli interventi sugli immobili. Ciò significa che il contratto stipulato con un istituto di vigilanza non rientra nel Bonus sicurezza 2023 e non è detraibile.

I richiedenti devono essere regolari col pagamento dell’IMU ed essere intestatari delle spese. Infatti, usare un metodo di pagamento tracciabile è cruciale per poter ricevere regolarmente l’incentivo. Con ciò si intendono carte di credito o debito, bonifico bancario parlante o bancomat. Al momento del pagamento tramite bonifico occorre indicare il codice fiscale del beneficiario, la Partita Iva o il Codice Fiscale del professionista o l’impresa che effettua i lavori; la causale di versamento (indicare la normativa di riferimento: art. 16-bis del Dpr 917/1986), il numero e data della fattura, oltre all’importo.

Bonus sicurezza: beneficiari e massimali

La detrazione fiscale può essere richiesta dai proprietari di abitazioni, di unità immobiliari e dai locatari, che effettuano interventi di sicurezza nell’unità immobiliare che possiedono o detengono.

Tuttavia, è importante tenere presente che tale agevolazione fiscale è disponibile solo per le unità immobiliari residenziali. Se l’immobile viene utilizzato in modo promiscuo, cioè per uso abitativo e per attività di impresa, il vantaggio fiscale previsto dal bonus sicurezza rimane ma viene ridotto del 50%. Ciò significa che, su un investimento di 10mila euro, la detrazione fiscale viene ulteriormente dimezzata, per un totale di 2.500 euro.

Il limite massimo di spesa per cui è possibile richiedere la detrazione è di 96mila euro, da ripartire in 10 quote annuali di uguale importo. È importante anche ricordare che il bonus sicurezza 2023 è disponibile fino alla fine del 2024, ma è sempre bene verificare se esistono eventuali proroghe o modifiche alla normativa fiscale in vigore.

Per poter usufruire della detrazione fiscale, è necessario conservare la documentazione che attesti la spesa sostenuta per l’acquisto e l’installazione dei sistemi di sicurezza per la casa, come ad esempio le fatture o le ricevute fiscali.

Se il timore delle intrusioni non ti permette di vivere serenamente la tua casa, l’installazione di un antifurto potrebbe essere una soluzione efficace. Tuttavia, potrebbe essere difficile scegliere il tipo di sistema più adatto alle tue esigenze e capire come installarlo correttamente.

Vantaggi di un impianto di sicurezza

Un impianto di sicurezza offre enormi vantaggi. Innanzitutto, si assicura una protezione costante alla casa e a chi vive al suo interno quotidianamente. Gli immobili che dispongono di allarmi e videosorveglianza vengono evitati da intrusi e ladri. Grazie a questa soluzione, anche quando si è fuori casa per diverso tempo si ha la proprietà sotto controllo, soprattutto grazie a telecamere connesse via app con smartphone. Molti sistemi di allarme si possono anche spostare da un luogo all’altro. Quindi si possono, per esempio, inserire nella casa delle vacanze. Infine, si possono controllare a distanza i dispositivi smart connessi. In questo casi si dovrà acquistare un sistema di sicurezza intelligente. Sicuramente, più la soluzione è sofisticata e maggiore sarà l’investimento necessario. Ma per risparmiare, oltre al bonus, è opportuno chiedere quanti più preventivi possibile, in modo da trovare il sistema ideale per le proprie necessità al miglior prezzo.

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