Bonus Sicurezza 2025: come funziona
Il Bonus Sicurezza ti permette di proteggere casa e risparmiare grazie a una detrazione IRPEF dell'Agenzia delle Entrate. Scopri come funziona e come richiederlo
Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Cos'è il Bonus Sicurezza 2025
- Cosa rientra nel Bonu Sicurezza 2025
- Chi può accedere al Bonus Sicurezza 2025
- Come chiedere il Bonus Sicurezza 2025
Il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta un’opportunità concreta per proteggere la casa da eventuali intrusioni e risparmiare grazie ad una detrazione fiscale. L’agevolazione permette, infatti, di detrarre tramite Agenzia delle Entrate una parte delle spese destinate all’acquisto di sistemi di sicurezza di vario tipo, come allarmi o inferriate. Gli interventi sono vantaggiosi sia per abitazioni che si trovano in centro città, sia per quelle situate in periferia, dove i ladri possono agire lontano dal traffico cittadino.
Ma come funziona il Bonus Sicurezza 2025 e cosa cambia rispetto al 2024? A chi è destinato e come richiederlo? Rispondiamo a tutte le domande.
Cos’è il Bonus Sicurezza 2025
Il Bonus Sicurezza è un’agevolazione fiscale che permette di avere una detrazione IRPEF del 36% su tutte le spese sostenute per acquistare e installare dispositivi mirati al miglioramento della sicurezza domestica. Il limite di spesa detraibile è di 48.000 € per ogni unità immobiliare e la detrazione si può ottenere in 10 rate annuali di pari importo.
Rispetto al 2024, il Bonus Sicurezza passa dal 50% al 36% e il tetto di spesa da 96.000 € a 48.000 €.
Cosa rientra nel Bonu Sicurezza 2025
L’agevolazione copre una vasta gamma di interventi, ovvero:
- acquisto e installazione di sistemi di allarme e antifurto
- acquisto e installazione di sistemi di videosorveglianza
- acquisto e installazione di porte blindate, grate, inferriate e sistemi di protezione passiva
- acquisto e installazione di videocitofoni
Contrariamente al Bonus Ristrutturazione, questo bonus non richiede che l’intervento sia effettuato in concomitanza con lavori di ristrutturazione, ma è importante attenersi all’anno della spesa effettuata. Quindi è importante utilizzare sistemi di pagamento tracciabili.
Chi può accedere al Bonus Sicurezza 2025
Il Bonus Sicurezza è destinato a contribuenti assoggettati IRPEF, cioè proprietari di immobili, titolari di diritti reali di godimento come usufrutto e utilizzo, inquilini e comodatari, soci di cooperative o società semplici, imprenditori individuali.
Come chiedere il Bonus Sicurezza 2025
Se si risulta tra i beneficiari del Bonus Sicurezza, chiederlo è molto semplice. Innanzitutto, è cruciale effettuare pagamenti tracciabili: le spese devono essere sostenute tramite bonifico bancario o postale parlante, che deve riportare la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, la Partita IVA o il codice fiscale del fornitore. Bisogna poi conservare tutte le ricevute fiscali delle spese e dei bonifici effettuati.
Se si ha tutta la documentazione in regola come indicato, per avere il Bonus Sicurezza basta inserirlo nella dichiarazione dei redditi che si invia all’Agenzia delle Entrate, indicando le spese sostenute.
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Domande frequenti:
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Bonus Sicurezza e Bonus Ristrutturazione sono cumulabili?
Sì, bonus sicurezza e bonus ristrutturazione sono cumulabili se vengono rispettati i requisiti di accesso.
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Cosa scrivere nella causale per Bonus Sicurezza?
Nella causale del Bonus Sicurezza bisogna inserire (rif. articolo 16-bis del DPR 917/1986), il numero, la data e l'importo delle fatture relative alle spese sostenute, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita IVA del beneficiario del pagamento, cioè di chi effettua l'intervento.