Impianto allarme casa: tipi, prezzi, bonus per rendere la tua abitazione sicura
L’allarme rende la casa più sicura, ma scegliere tra le varie tipologie può essere difficile. Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sull’allarme domestico

Maria Francesca Pinna
Content Manager
- Come scegliere il sensore antifurto
- Antifurto cablato o wireless: qual è il migliore
- Quanto costa un impianto allarme per la casa
- Installare un impianto allarme: cosa dice la normativa
- Bonus Sicurezza 2025: le detrazioni per installare l'allarme
Una abitazione sicura permette a chi vi vive di sentirsi sereni durante il giorno e la notte, sia quando si è presenti in casa che, quando si è lontani. Per far sì che ciò sia possibile è necessario installare gli infissi adatti e, soprattutto, un impianto per l’allarme domestico che tenga conto del budget a disposizione, della struttura della casa e del livello di rischio.
Scegliere non è semplice, poiché in commercio esistono diverse tipologie di antifurto che possono essere installate presso la propria abitazione. Il consiglio di un professionista esperto del settore può essere essenziale per individuare la soluzione più giusta, ma anche una conoscenza delle varie opzioni presenti sul mercato, dei loro punti di forza e di debolezza, è importante per poter fare la scelta migliore.
Scopriamo tutto ciò che c’è da sapere sull’impianto allarme per la casa.
Come scegliere il sensore antifurto
Tra gli elementi più importanti dei sistemi di sicurezza domestici ci sono i sensori antifurto, ossia quei dispositivi che individuano alterazioni o modifiche. In altre parole, percepiscono il pericolo ed emettono l’allarme.
I sensori d’allarme rappresentano l’elemento chiave, che determina la qualità dell’intero impianto e il livello di sicurezza raggiungibile. Sono presenti varie tipologie di sensori di allarme: per l’esterno, per l’interno, a tenda, per la finestra, a doppia tecnologia e altri ancora.
Se ci si concentra sui sensori da esterno, le tipologie presenti in commercio sono essenzialmente quattro. Una è una barriera ad infrarossi attivi, costituita da due colonne che comunicano tra loro e formano una barriera invisibile che, se superata, fa scattare un allarme. Si tratta di una tipologia difficile da manomettere.
Ci sono, poi, anche i sensori ad infrarossi passivi, che captano le variazioni di temperatura all’interno di una determinata area. Sono meno costosi e molto diffusi. Le barriere a microonde, invece, si basano sull’emissione di onde elettromagnetiche e sono l’ideale per le aree più estese. La quarta tipologia è costituita dai sensori antifurto a doppia tecnologia, ciò a infrarossi e a microonde.
I sensori dall’allarme per interni sono difficili da sabotare e generalmente utilizzano una tecnologia a infrarossi e una a microonde, riducendo così le possibilità di falso allarme. In commercio sono presenti anche sensori che riescono a comprendere la presenza di un animale domestico.
I sensori di allarme a tenda servono per monitorare piccole aree e monitorano un confine tra l’esterno e l’interno. Scattano quando la soglia viene superata. Possono essere installati sulle finestre.
Sempre sulle finestre, si possono installare i contatti magnetici, molto economici, ma efficaci. Scanno quando i due magneti vengono separati.
Scopri di più: Sensori antifurto: come scegliere l’allarme più adatto alla propria casa
Antifurto cablato o wireless: qual è il migliore

Shutterstock
Antifurto senza fili o cablato? Questa è una delle prime scelte da compiere quando si deve installare un impianto d’allarme per l’abitazione.
L’impianto d’allarme cablato, o via filo, è un sistema tradizionale e affidabile. Non corre il rischio di interferenze, che possono invece capitare con i sistemi wireless. È un sistema più economico rispetto a quello senza fili, soprattutto se si tengono in considerazione i costi della manutenzione.
L’impianto wireless, invece, è sicuramente più moderno e, ormai, ampliamente diffuso. Si tratta di una soluzione comoda, che permette la trasmissione del segnale anche su grandi distanze e che possiede caratteristiche smart. Tuttavia, può risultare più costoso.
Una buona alternativa sono dei sistemi d’antifurto ibridi, che cercano di ottenere le caratteristiche positive di entrambi i sistemi.
Scopri di più:Il miglior antifurto per la tua casa è wireless o cablato? Fai la scelta giusta
Quanto costa un impianto allarme per la casa
Ma quanto costa un impianto per la casa? Ad influenzare il prezzo, che può essere di poche centinaia d’euro o superare anche i 2000 euro, sono diversi fattori. Influiscono la grandezza dell’abitazione o l’estensione della superficie che si vuole monitorare, il numero di finestre e punti di accesso, gli accessori che si vogliono inserire, la scelta tra cablato e wireless, la tipologia di sensori e tanto altro ancora.
In ogni caso, è bene affidarsi a dei professionisti in grado di suggerire la soluzione migliore in base al budget a propria disposizione. È consigliabile investire su impianti di qualità e durevoli. Generalmente, un buon impianto ha una durata che va dai 10 ai 15 anni.
Scopri di più: Quanto costa un impianto di allarme? Prezzi e normative da conoscere
Installare un impianto allarme: cosa dice la normativa

Shutterstock
Quando si decide di installare un impianto di allarme per la propria casa, non si può ignorare la normativa vigente, la Normativa nazionale CEI 79-03, introdotta nel 2021 . Quella attuale determina tutti gli aspetti: la progettazione, la realizzazione, il collaudo e la manutenzione dell’intero impianto.
Si parte da una essenziale analisi del rischio, che deve essere stabilito su una scala che va dal primo grado al quarto grado e che tiene conto di dove viene installato l’impianto e del livello di sicurezza finale che si vuole ottenere.
Analizzato il luogo in cui si installerà l’impianto d’allarme, valutandone le caratteristiche (ad esempio quanto è isolato, se presenti strade private o ad alto scorrimento, se presente una buona illuminazione), si devono poi individuare tutti i varchi da cui potrebbe avvenire l’intrusione e le eventuali protezioni presenti.
In base a tutte queste analisi, si deve scegliere il livello di sicurezza dei componenti dell’impianto. La normativa ne stabilisce tre. In base agli elementi che compongono l’impianto (rivelatori, apparati centrali o opzionali e dispositivi d’allarme), si valuta il livello di prestazione e, di conseguenza, il grado di sicurezza.
Oltre a ciò, si deve tener conto anche di altri fattori, come la presenza di disturbi elettromagnetici che possono derivare da linee elettriche ad alta tensione e la presenza di elementi che attraverso il movimento o le vibrazioni possono far scattare l’allarme (ad esempio ascensori o animali domestici).
In qualsiasi caso, l’impianto di sicurezza che si decide di installare presso la propria abitazione deve ottenere la dichiarazione CE di conformità.
Scopri di più: Guida alla creazione di un impianto di sicurezza a norma
Bonus Sicurezza 2025: le detrazioni per installare l’allarme
Per chi vuole installare un impianto di sicurezza per proteggere la propria casa, ci sono buone notizie. Si può, infatti, accedere al Bonus Sicurezza 2025, che prevede delle detrazioni per chi installa un allarme.
Si tratta di un’agevolazione fiscale che consente di accedere ad una detrazione IRPEF del 36%, con un limite di spesa di 48000 euro. Si può ottenere per l’acquisto e l’installazione di sistemi di allarme e antifurto, di sistemi di videosorveglianza, di porte blindate, inferriate, grate e di videocitofoni. Per richiedere il bonus, è necessario effettuare pagamenti tracciabili e inserirlo nella dichiarazione dei redditi.
Vuoi installare un impianto di allarme presso la tua abitazione? Con PagineGialle Casa puoi ottenere fino a cinque preventivi gratuiti da consultare senza impegno.
Scopri di più: Bonus Sicurezza 2025, come funziona
Domande frequenti:
-
Qual è il sistema di allarme migliore per la propria casa?
Per capire quale tipologia di impianto allarme è il migliore per la propria casa occorre valutare il livello di rischio, partendo dall'analisi del luogo e dello studio di tutti i varchi presenti.
-
Quanto costa un impianto di allarme per una casa?
Un impianto allarme per la casa può avere un prezzo che parte da poche centinaia di euro e superare i 2000 euro. Tutto dipende dalla tipologia di sensori scelti e dagli accessori aggiuntivi che si decide di installare.
-
Meglio un allarme con fili o senza fili?
Entrambe le soluzioni presentano dei punti di forza. I sistemi wireless sono più moderni e possono incorporare accessori smart che permettono di monitorare la propria abitazione anche a distanza. I sistemi senza fili sono più economici, ma molto affidabili.